Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Coro [primo di Pescatori.]
Miseri pere^rin ! quietar non [)onno,
E per la notte oscura
Vanno i riposi altrui turbando e ^1 sonno.
Coro [secondo dì Pescatori.]
sorga Feboj o chiugga in mar sua face,
Da' molesti pensieri
Non san posa impetrar regi e guerrieri.
Ma già le stelle impallidir rimiro^ 455
E con candida man la belFAurora
Le porte aprir d'orientai zaffiro.
Coro.
Stampagli ciel con Tauree piante,
Bell'Aurora, e 'l di rimena:
Vien gioconda, vien serena; 460
Non udir quel vecchio amante.
Desto già, l'aurata briglia
Posto ha Febo a i suoi destrieri,
E da gli umidi sentieri
Verso il ciel la strada piglia; ' 465
A fuggir l'aperte ciglia
Scoton l'ali i sogni oscuri :
Spiega, spiega i raggi puri,
Bella nunzia, al sol davante.
Stampa il ciel con l'auree piante, 470
Bell'Aurora, e '1 di rimena;
Vien gioconda, vien serena;
Non udir quel vecchio amante.
Già, raccolto il fosco velo.
Con le stelle e con la luna 475
Se ne va la notte bruna
A danzar per altro cielo;