Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Nunzio.
E pur fissando '1 guardo 1140
Dentro a quell'onde in vano,
Soggiungea, lagrimando, amante insano:
— Deh, perch'ai pianger mio pianger ti miro ?
Perchè porgi l'orecchie a' caldi preghi?
E 86 pietà mi neghi, 1145
Perchè sospiri tu, quand'io sospiro ?
Perchè movi '1 bel labbro, e non rispondi ?
Perch'a' baci t'inchini, e poi t'ascondi ? —
Coro.
fanciul senza senno.
Dove t'ha giunto Amore ? 1150
Nunzio.
Mft di si folle errore
Al fin, ma tardi, accorto,
Con roca voce e stanca
Segui, tremando, impallidito e smorto:
— A chi chieggo pietà fra tanto ardore ? 1155
Misero ! a l'ombre, a l'acque ? ah sorte acerba !
troppo crudo a le vendette Amore !
—
E qui cadde su l'erba
Pur come fusse un marmo, un freddo sasso.
Là con veloce passo 1160
In un momento arrivo,
E trovo lo, oh pietàte !
Di color, di calor, di moto privo.
Sol quel tepido rivo.
Che scendea per la guancia scolorita, 1165
Dava segno di vita.
Chiamolo; ei non risponde, anzi non m'odo;
Or questa prendo ed or quell'altra mano.