Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Coro.
Di quel suon parlo, ahi suono ! ahi rimembranza !
Che sol d'Eco n'avanza, Eco infelice, 1090
Ch'ai pianto in abbandono
Kestò, p'angendo, al fin nud'ombra e suono.
Nunzio.
Dunque nud'ombra e suono
Son quegli occhi leggiadri e quel bel viso ?
Filli.
Altro, Tirsi, non sono; 1095
Si volle il ciel, si piacque al fier Narciso.
Nunzio.
Alma di pietà nuda, alma di gelo.
Meraviglia non è, s'oggi un fior sei:
Ingiusto è Amor, ma non è ingiusto il cielo.
Coro.
Che di' tu, Tirsi ? Oh cielo ! oh
sommi Dei ! 1100
Dunque conversa è 'n fior tanta bellezza ?
Nunzio.
Tanta bellezza altro non è che un iiore,
Misero fior che del suo pianto nacque !
Coro.
Ma chi fé' lagrimar quel duro core ?
Nunzio.
La bella imago ch'ei mirò ne l'acque.
Coro.
Qual ne l'acque mirò si bella imago ?
Deh ! con più chiari accenti
Rendi '1 nostro desio contento e pago.
' 1105