Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Arianna.
Vivo, moro, o vaneggio ?
pur son larva od ombra ?
Lassa ! che far debb'io, che creder deggio ? 885
DORILLA.
Sgombra ogni tema, sgombra:
Affisati colà dond'il huou venne.
Non vedi omai. non vedi
Il porto ingombro già da mille antenne ?
Arianna.
Ma che sian di Teseo chi m'assicura ? 890
Ancor pensi r.udrir gii aapri dolori,
Speranza iniqua ? ah mori;
Non cercar. Arianna, altra ventura.
Ne Pampio sen di mortie
DORILLA.
Ricovrar ponno ogri'or gli egri mortali, 896
Refugio estremo a disperata sorte:
Ma de' tuoi gravi mali
Forse non lungi è il fin: deh Vienne, al lido ;
Non sprezzar le mie voci, alma gentile,
S'ospite pur ti fui cortese e fido. 900
Io sono, io son contenta;
Arianna.
Scorgimi ov'a a te p»ace ;
Ma ch'ei mi lasci e spregi,
Or torni e mi raccolga, è folle speme :
Non si leve i pensier cangiano i regi. 905
Coro primo di Pescatori.
Breve momento scopriranno il vero ;
Ma di vederti ancor lieta e felice
Nei cor mi dice—un mio fatai pensiero.