Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

Maschere di Bergiere.
Serenissima Gran Duchessa^
Quando V. A. trasse il real piede del regno di Francia, tutto
il popolo quasi presago delle future calamità pianse amaramente
la partita vostra. Noi ancora , benché povere Villanelle , quando
sentimmo che ella passava per le nostre contrade del Delfinato,
corremmo tutte dolenti al Rodano per saziare gli occhi nostri del
vostro reale aspetto, ma con tanta furia portavano i venti i vostri
legni, che in quel medesimo punto che ne fu conceduto di potervi
rimirare, con infinito dolore vi perdemmo di vista. Ora, stimolate
dal desiderio di vedervi a sforzate a lasciar i nostri pur troppo mi-
seri e sfortunati paesi, dove dalle discordie e dall' armi ci è ne-
gato la quiete e la tranquillità della vita , confidate nella vostra
regal cortesia, venghiamo in questa nobilissima città, la quale per
chiara fama abbiamo inteso esser oltre ad ogni altra città d'Italia
felicissima mercè delle virtù e del valore del Serenissimo gran Ferdinando
vostro consorte, il quale in questi calamitosi tempi, quando
tutte l'altre città languiscono per la fame, ha i suoi stati forniti in
tal maniera che non solo i suoi popoli restano largamente provvisti,
ma i vicini ancora a lui ricorrono come a dispensatore d'ogni bene.
E come che la nostra misera condizione richiedesse che in altro
abito le venissimo davanti , per non turbare 1' allegrezza che ha
V. A. e tutta questa città della venuta del vostro illustrissimo fra-
tello, siamo venuti {sic) con suoni e canti in questo real palazzo,
dove, obliati i passati travagli, di già cominciamo a gustar la quiete
e la dolcezza di questo vostro felicissimo paese.