Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

Maschere di bergiere una delle quali cantò le seguenti
STANZE E POI BALLORNO BELLISSIMO BALLO ALLA
PRESENZA DELLA GRANDUCHESSA , DEL GRANDUCA E DEL
CARDINALE DI LORENA. La SIGNORA LUCIA DI GlULIO
Romano cantò:
Serenissima donna, il cui gran nome
Di mille fregi adorno alto risuona,
De la cui regia man, de le cui chiome
Degno '1 mondo non ha scettro o corona,
Stanche et oppresse omai da l'aspre some
Del furibondo Marte e di Bellona,
Vaghe di pace a più tranquilla sede
Moviam, donzelle peregrine, il piede.
Là ve
'1 Rodano alter con rapid'onde
Porta superbo ampio tributo al mare,
Lasciati i dolci alberghi e le feconde
Piagge, mentr'al ciel piacque amate e care.
Qui del bell'Arno a le famose sponde
Scòrte n'ha '1 sol de le tue luci chiare,
A '1 cui vago sereno, a '1 cui splendore
Speme anco abbiam di serenare il core.
Poi che partiste voi, quel regno tutto
Sembra che d'ira e di furore avvampi;
Ogni piaggia, ogni colle arso e distrutto,
Par che di sangue sol si segni e stampi;
De le gravi fatiche indarno il frutto
Speriamo, misere noi, da' còlti campi.
Vedendo ogn'or da l'inimiche spade
Tronche cader le desiate biade.