Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

MASCHERATA DI SELVAGGI
Amore
Amor'io sono, e foco e fiamme ho meco,
Meco ho l'arco e gli strali
E se bendato ho gl'occhi io non son cieco;
Oh semplici mortali.
Ciechi ben séte voi, che non scorgete
Per qual sentiero in porto
Scorgo gl'amanti, e m'incolpate a torto.
Ma, se vago di pianti,
Crudel, talor mi mostro,
Donne e donzelle e cavalieri amanti,
È per far più soave il gioir vostro.
Mirate in questa notte allegra e bella
Con qual nuov'arte Amore
Ritorna in libertà real donzella.
Mentre riscalda il core
Di barbaro che mai senti pietate :
Onde a l'alma beltate
Di lei, nobil regina.
Sua preda e sua rapina,
Non osa fare oltraggio
Fatto cortese e pio, d'aspro e selvaggio.
Ma, qual guerriero errante,
Spera col suo valor renderla amante,
E di lasciarla, giura.
Libera ritornar nel patrio regno
S'in battaglia aspra e dura
Guerrier trova di lui più forte e degno.
Ond'ella al gran Toscano
Soccorso chiede, e non lo chiede in vano.
Tacete, ornai tacete,
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