Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Non più lagrime o sospiri
Eschin fuor dai tristi seni:
Tu le notti e i di sereni
• Fanne, o Dea ch'in ciel risplendi. 965
Alma Dea ec.
Non soffrir, ch'indegno arciere,
Che va nudo e ciechi ha gli occhi,
Armi l'arco e' dardi scocchi
Contro a noi, si crudo e fiero.
Serve sinm del casto impero, 970
Tutte oneste e tutte pure;
Contro Amor fanne sicure,
Saggia Dea; tu ne difendi.
Alma Dea ec.
Tu, che sgombri i foschi orrori
De la notte algente e bruna, 975
Sgombr'ancor, celeste Luna,
D'ogni nebbia gli occhi e i cori
Fatti ciechi a gli splendori
Di due ciglia alfin mortali,
Ove Amor s'arma di strali: 980
E tu Farmi ancor non prendi ?
Alma Dea ec.
[Atto V.]
[SCENA I.]
Coro di Cacciatori. Coro di Ninfe.
Coro primo di Cacciatori.
Non torna e non appare
Il bel Narciso ancora ?
E pur tutt'è nascoso il sol nel mare.