Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Al chiamar di Plutone uscirono di quella caverna molte Ombre
orribili e mostruose, che versavano fiamme da varie parti con molto
terrore altrui; e presentateglisi avanti con voce orrenda, ma però
armoniosa, dissero:
Che vuoi? che imperi?
E Plutone soggiunse:
Ombre d'Inferno.
Le tenebrose porte
De la prigion caliginosa e nera,
E de l'anime ingrate
Traete qui la condannata schiera.
Aprite
Mentre queir Ow&re crudeli andarono ad eseguir la mente di
Plutone et a condur fuori la condannata schiera delle Donne In-
grate^ che doveva far il balletto, Venere rivolta inverso Plutone
cantò i seguenti versi:
Non senz'alto diletto
De' magnanimi Regi
Venere.
Il pie porrai ne l'ammirabil tetto;
Ivi, di fabbri egregi
Incredibil lavoro,
Oh quanti ammirerai marmorei fregi.
D'ostro lucenti e d'oro
Splendon pompose le superbe mura;
E per dedalea cura
Scorger potrai tra l'indorate travi
Palme e trofei d'innumerabil'avi:
Né minor meraviglia
Ti graverà le ciglia
Folti teatri rimirando a scene.
Scorno de '1 Tebro e de la dotta Atene. (1)
(1) L'ediz. separata ha: Qui cominciano a farsi vedere l'Ingrate.