Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

Da indi in qna le notti
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Eco.
Fùr senza sonao e i di torbidi e foschi.
Per campagne e per boschi,
Compagna si, ma sconosciuta amante.
Dietro le fiere anch'io,
Anzi dietro al mio mal ,
Filli.
Tu pur sovente al meno,
Cacciatrice beata.
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stanco le piante. 115
Contempli de' begli occhi il bel sereno !
Eco.
Per mio maggior tormento
Soffre ch'io miri il ciel quegli empi lumi: 120
Ben me ne accorgo, e ben nel cor lo sento.
Filli.
Perchè indarno ti struggi e ti consumi ?
S'appresso ognor gli stai.
Che non gli scopri un di tanti martiri ?
Eco.
Ohe mi di' tu ? non sai ' 125
Come s'innaspri il fier, come s'adiri ?
Filli.
fanciul troppo crudo e troppo bello !
Eco.
Ascolta, Filli; senti
Che suon, che canto è quello ?
Taci, si dolci accenti
Filli.
Sol da Lidia uscir ponno, o da Amarilli.
Eco.
Taccio: taci ancor tu, leggiadra Filli,
Secretarla fedel de le mie pene.
'
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