Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Non sia chi di veder più speri o pensi 930
La beila cacciatrice.
Giovinetta infelice,
Nel più bel fior de ]a tua verde etade
Per terrena beltade
Tra' pianti e tra' sospir venisti meno. 935
Dove la bella man, dove '1 bel seno,
Dove i begli occhi or sono ?
Ahi ! tutto in pianto è gito; ahi ! sol n'avanza
Di cotanta bellezza un'ombra, un suono,
Esempio a chi 'n Amor pone speranza. 940
Io, che le menti altere
AlVfDRE.
De' gran monarchi affreno,
E sol con un crin d'or Talma incateno;
Io, che tra molli schiere
A trattar l'arco e '1 fuso 945
Sforzo la man guerriere;
Trionfator del mondo,
De l'abisso, del ciel, del mar profondo,
Non domerò d'un pastorel l'orgoglio ?
S'adamantino scoglio 950
Gli armasse il petto o 'mpenetrabil marmo.
S'avesse alma di ferro o cor di smalto
Di questo strai non sosterrà l'assalto.
Coro di Ninfe.
Alma Dea. che l'arco tendi
Per campagne e per foreste, 955
Alma Dea, nume celeste,
Spegni tu d'amor gl'incendi.
Tu di casti e bei desiri
Arma, Diva, i nostri petti,
Onde invan l'arco saetti 960
Strai d'affanno e di martiri.