Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Ecco la relazione secondo la stampa musicale:
Sesto intermedio.
La musica fu di Cristofano Malvezzi.
Questo madrigale fecesi con gli strumenti soli senza voce , e
furono due chitarroni , due lire, quattro lenti , un basso dì viola,
un violino. Poi si replicò con le voci raddoppiate:
Del vago e bel sereno
Ove non cangia mai stagion il sole,
Ove non vengon meno
Per soverchio di giel gigli e rose,
Moviam liete carole
In questo di giocondo
Per arricchir, per adornare il mondo.
Il madrigale che segue fu concertato con 4 lenti , quattro
viole, due bassi, quattro tromboni, due cornetti , una cetera , un
salterio ,{ una mandola, l'arciviolata lira, un violino con venti-
quattro voce:
qual, qual risplende
Nube nell'aria di si bei colori !
Accorrete, pastori,
E voi, vezzose e liete
Belle Ninfe, accorrete accorte e preste
Al dolce suon dell'armonia celeste.
Questo madrigale fu cantato da Onofrio Gualfreducci vagamente
sopra un chitarrone. La musica è del signor Emilio de'
Cavalieri:
Godi, turba mortai felice e lieta,
Godi di tanto dono, ^
E col canto e col suono
I faticosi tuoi travagli acqueta.
Il seguente madrigale a sette cori si fece con gli primi soprannominati
strumenti e tutti gli altri e le voci furono al numero
di sessanta, e fra molti atri nelli cori cantò Tomaso Benigni, Ce-