Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Non più gridi o querele :
Non son tiranno no, non son crudele;
Ho bene, ho ben sentito
Ciò che detto ha di me quella superba,
Ben la conosco, e mostrerolla a dito.
Ma, se di piaga acerba
Non si trova una volta il cor ferito,
Non so più saettar, non son Cupido.
No, no, non me ne rido:
Ridi, ridi pur ora.
Tal canta in sul mattin ch'a notte plora.
Regina
Dunque fuor d'ogni speme
Sosterrà questo collo e questo fianco,
Omai, pur troppo, stanco.
Il pondo, ohimè, di tant'aspre catene ?
Oh troppo acerbe pene.
Oh troppo dura sorte,
Oh martire, oh dolore, o viva morte !
Io, che nacqui regina
E d'oro ebbi le fasce, e d'or la cuna,
Qual provo, oh me meschina,
Nel fior degl'anni miei crudel fortuna ?
Avranno, avran mai fine
Ditelo, o cielo, o stelle, o sole, o luna,
Tante miserie mie, tante mine ?
Dove vedrò guerriero
Si coraggioso e forte
Che mi riponga nell'antico impero.
S'io no '1 ritrovo in questa nobil corte,
Ove, s'il guardo giro.
Tanti rimiro e tanti
Spirar laìtnpi d'ardir guerrieri amanti?
Dove vedrò piotate^
S'io non 1a veggio in voi. nel vostro seno
Donne, sembianza d'immortal beltate?