Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Dalla stampa originale , di cui riproduco il frontespizio, in-4, di ce. 8 n. n. Dal solito Diario del Tinghi, (II, e. 193 v.) si apprende chel'ambasciatore Covier (sic) era giunto a Firenze il 25 marzo 1619. Il 2 aprile (o. 196): «... la sera venne il detto ambasciatore a licenziarsi da S A.; fu ricevuto nel medesimo modo et accompagniate et così fece a Madama e a tutti e principi; et doppo S. A. lo menò nella stanza della Cappella della Ser.ma Arciduchessa dove fu cantato la compieta , et alla grolla d' ogni salmo apariva fra nuvole un santo [che] cantando le lodi della passione del Signore et la sua resuscitazione: il primo fu San Giovanni, poi San Francesco, san Andrea , santa Filippa di Loreno , san Lodovico re di Francia e poi la beata Vergine con molti angioli at- torno, con buonissima musica: et fu invenzione di Ottavio E,inuocini, et loro Altezze ser.me et detto Ambasciatore ebbero gusto. »
AirUlustrìss. Mons. Corsini Mio Signore, Fornito il Sig. Marchese di Coivre, ambasciatore del Ke Cri- stianissimo, i complimenti di partenza con la serenissima Arcidu- chessa , fu da quella invitato e accompagnato alla cappella con- tigua al suo appartamento per udir una compieta che S. A. faceva per celebrare il terzo giorno di Pasqua , dove comparvero 1' Al- tezze e tutti i principi e principesse della serenissima casa. E la Cappella (come sa V. S. Illustrissima) ornata di bellissime pitture, e vi si conserva gran quantità dì reliquie in vasi di cristallo , d'oro e di diverse pietre preziose, ammirabili per ricchezza di gioie e finezza di lavori , delle quali ne' giorni santi se ne fa nobilissima e devotissima mostra. Risplendeva sopra l'altare un cielo, che aprendosi scopriva un paradiso, che per artifizio della prospettiva e scompartimento de' lumi, mostrava ampiezza infinita ripiena di cori di Angeli : vista tanto più meravigliosa quanto che in quel sito stesso poco avanti, ne' giorni del Giovedì e Venerdì santo (non senza mistero) con l'occasione deirorazion-'s delle quarant'ore s' era veduto un fonte, che versando gran copia d'acque formava un mare, dalle cui sponde s'alzava sin al cielo la scala di lacob. Ma come si scorgesse la ca- duta dell'acque, l'ondeggiar del mare , e '1 discendere e '1 salire degli angeli ; di quali splendori fiammeggiasse il paradiso , è più da ammirarsi che da descriversi: dirò solo che furono opere di Giulio Parigi. Alla fine di ciascun salmo della compieta apparivano di mezzo a quegli Angeli alcuni Santi, rappresentati da' più eccellenti can- tori di Firenze, i quali, dopo una breve ma soave sinfonia, can- torno con esquisitezza i versi a questa congiunti. Ma, quello ch'io non voglio né debbo tacere, fu 1' ammirabile stupore che lasciò negli animi di ciascuno la signora Arcangela Paladini Brohomans, la quale con si graziosa e devota maniera rappresentò con 1' a- zione e col canto Santa Cecilia, che, se è lecito il dirlo, credo che ciascuno in quel punto credesse che quella stessa gloriosa Vergine fosse apparita in quel santo oratorio a chiamarne al paradiso; perciocché non solo col tuono di voce veramente angelica , ma con gesti e movimenti sovraumani esprimeva le parole e concetti spirando talora da gli occhi sollevati in alto purissimi raggi d'u- 43
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ANGELO SOLERTI GLI mm DEL ilLODlUMM
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OTTAVIO RINUCCINI BIBLIOGRAFIA
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3IASCHERATE BALLETTI E MELODRaMMI D
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Ardisci, ardisci forte. - 34 - Entr
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Queste stanze sono autografe nel Tr
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Maschere di bergiere una delle qual
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accorti. - 48 - D'amor degna e d'am
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MASÊRATA PE GU ACCECATI 25 febbrai
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Mascherata degli Accecati andata a
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- 55 — Risposta de le Oentil Donn
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MASÊRATA PI STELLE 27 febbraio 159
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Maschere fatte la sera del Carnoval
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MASCHERATA PI PONNE TRAPITE [?]
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Mascherata di Donne tradite. Cortes
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A Vincenzo Gtonzaga, duca di Mantov
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Alla cristianissima Maria Medici Re
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Spiega le penne d'oro, - 181 - [SCE
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da la face ardente, da l'aurato tel
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Infelice cor mio. — 211 - Altra N
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Vano veder con bellissimo ordine co
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MASCHERATA DI NINFE Di Senna Bailo
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In un Diario manoscritto della cort
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