Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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seri di Missere, Placido Marcelli e Giulio Cima tenore del serenissimo
Duca di Mantova.
fortunato giorno
Poi che di gioia e speme
Lieta canta la terra e '1 ciel insieme !
Ma quanto fia più adorno
Quando farà ritorno
Per Ferdinando ogni reai costume,
E con eterne piume
Dall'uno all'altro polo
La fama andrà col suo gran nome a volo.
Quinto coro. A 30. {segue la musica del precedente).
Questo ballo fu cantato da tutte le voci e sonato da tutti gli
strumenti suddetti:
Oh che nuovo miracolo !
Ecco ch'in terra scendono
Grli Dei ch'il mondo accendono:
Ecco Imeneo e Venere
Col pie la terra or prèmere.
Furono tutti gli terzetti cantati e ballati da Vittoria Archilei
e Lucia Caccini e Margherita, e sonavano Vittoria e Lucia una
chitarrina per uno, una alla spagnola e l'altra alla napoletana, e
Margherita un cembalino adornato di sonagli d' argento , con si
dolce armonia e mirabil vaghezza e attitudine che maggior né
sentir né veder si poteva.
[G-Li Dei (1).]
Del grande eroe, che con benigna legge
Etruria frena e regge,
Udito ha Giove in cielo
Il purissimo zelo,
E dal suo seggio santo
Manda il Ballo ed il Canto.
(1) La divisione di questo ballo per ciò che riffuarda i personaggi è fatta da me, a
senso: nella stampa musicale i versi si seifuono senza alcuna divisione e senza indi-
cazioni di sorta.