la sicurezza dei prodotti e la responsabilità del produttore nella ...
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Per quanto riguarda le merci o i servizi che possano presentare i rischi – secondo <strong>la</strong><br />
dizione testuale: le merci o i servizi che possano mettere a pericolo <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
persona e <strong>del</strong><strong>la</strong> proprietà – <strong>la</strong> legge prevede so<strong>la</strong>mente l’obbligo di informazione da<br />
adempiere attraverso adeguate istruzioni e avvertenze.<br />
Emerge chiaramente l’enorme differenza rispetto al<strong>la</strong> direttiva europea sul<strong>la</strong><br />
<strong>sicurezza</strong> generale <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong>, <strong>la</strong> quale, all’art. 5, dispone, oltre all’obbligo di<br />
informazione, anche quello di adozione di «misure proporzionate» al fine di consentire<br />
l’individuazione di pericoli connessi all’uso <strong>del</strong> prodotto, nonché quello di adozione di<br />
tutte le «azioni opportune» per evitare tali pericoli. Tra queste, <strong>la</strong> direttiva menziona il<br />
«ritiro» <strong>del</strong> prodotto dal mercato e il «richiamo» (che interviene come ultimo rimedio,<br />
qualora altre azioni non siano sufficienti a prevenire i rischi <strong>del</strong> caso), nonché<br />
l’«informazione appropriata ed efficace <strong>dei</strong> consumatori». Con riferimento a queste<br />
ultime misure, <strong>la</strong> norma precisa che esse possono essere adottate non solo su richiesta<br />
<strong>del</strong><strong>la</strong> autorità competenti, ma anche su base volontaria 189 . Fra le «misure<br />
proporzionate» che il <strong>produttore</strong> ha l’obbligo di adottare, <strong>la</strong> direttiva menziona, a titolo<br />
esemplificativo (e dunque tale obbligo può essere esteso anche a misure non<br />
espressamente contemp<strong>la</strong>te), l’indicazione <strong>del</strong>l’identità <strong>del</strong> <strong>produttore</strong> e <strong>dei</strong> suoi<br />
estremi, nonché <strong>del</strong> riferimento al<strong>la</strong> tipologia <strong>del</strong> prodotto, i controlli a campione,<br />
l’esame <strong>dei</strong> rec<strong>la</strong>mi, <strong>la</strong> tenuta di un registro degli stessi. Il <strong>produttore</strong>, inoltre, è<br />
obbligato anche nei confronti <strong>del</strong> distributore, essendo tenuto ad informarlo in merito a<br />
tale sorveglianza.<br />
La normativa cinese pone a carico degli operatori economici per i <strong>prodotti</strong> già<br />
immessi sul mercato che presentano rischi rispetto ai quali è opportuno un intervento<br />
rapido <strong>del</strong>le Autorità competenti, sia l’obbligo di informare immediatamente le<br />
per <strong>la</strong> prevenzione <strong>del</strong>l’avvenimento <strong>del</strong> danno».<br />
189<br />
La disposizione, specie se letta congiuntamente all’art. 8, comma 2, paragrafo 2, <strong>del</strong><strong>la</strong> direttiva,<br />
ove si specifica che le amministrazioni competenti devono «incoraggiare e favorire l’azione volontaria<br />
<strong>dei</strong> produttori e <strong>dei</strong> distributori conformemente agli obblighi loro imposti dal<strong>la</strong> presente direttiva»,<br />
appare assai significativa, <strong>la</strong>sciando espressamente emergere un deciso favor verso le forme di<br />
autorego<strong>la</strong>mentazione, Cfr. E. BELLISARIO, op. cit., p. 690.<br />
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