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la sicurezza dei prodotti e la responsabilità del produttore nella ...

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commerciante rispondono <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> propri <strong>prodotti</strong> non solo per ciò che<br />

concerne l’uso normale e legittimo <strong>del</strong> prodotto, ma anche per quegli usi impropri, che<br />

siano in ogni modo prevedibili: una prima e rilevante disposizione a favore di un reale<br />

mutamento nell’ottica <strong>del</strong><strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>del</strong> consumatore 65 .<br />

Come nel<strong>la</strong> direttiva sul<strong>la</strong> <strong>responsabilità</strong> <strong>del</strong> <strong>produttore</strong>, l’esistenza sul mercato di<br />

un prodotto maggiormente sicuro, non consente di valutare un prodotto pericoloso,<br />

<strong>la</strong>ddove spesso caratteristiche di minore <strong>sicurezza</strong> corrispondono ad un prezzo inferiore.<br />

Di conseguenza, sarà “ prodotto pericoloso” unicamente quello che non corrisponda<br />

al<strong>la</strong> suddetta valutzione di <strong>sicurezza</strong>.<br />

Destinatari <strong>del</strong><strong>la</strong> normativa sono, da un <strong>la</strong>to, <strong>la</strong> categoria <strong>la</strong>to sensu intesa <strong>dei</strong><br />

produttori, ossia il fabbricante e colui che apponga sul prodotto un segno distintivo;<br />

quindi il rappresentante <strong>del</strong> fabbricante e l’importatore e tutti gli operatori professionali<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> catena commerciale, che possano in qualche modo incidere sui caratteri di<br />

<strong>sicurezza</strong> <strong>del</strong> prodotto. Sono dunque destinatari <strong>del</strong><strong>la</strong> direttiva anche i distributori, cioè<br />

quei professionisti <strong>del</strong><strong>la</strong> catena commerciale, <strong>la</strong> cui attività non è in grado di incidere in<br />

modo essenziale e decisivo sui suddetti caratteri di <strong>sicurezza</strong> determinati in sede di<br />

65<br />

Si considera che nelle direttive verticali venga menzionato il solo criterio <strong>del</strong>l’uso<br />

rego<strong>la</strong>mentare, mentre sia assente ogni considerazione di tutti quegli usi impropri, anche prevedibili <strong>del</strong><br />

prodotto, che possano avere però conseguenze importanti e determinanti in termini di tute<strong>la</strong> effettiva <strong>dei</strong><br />

consumatori. Così, A. CORDIANO, Sicurezza <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> e tute<strong>la</strong> preventiva <strong>dei</strong> consumatori, cit., p.<br />

16.<br />

Sul<strong>la</strong> tematica <strong>del</strong>l’uso prevedibile in re<strong>la</strong>zione a determinate categorie di consumatori, con<br />

partico<strong>la</strong>re riferimento ai bambini, si veda P. CENDONP, P. ZIVIZ, Prodotti difettosi e i bambini, in<br />

Contr. impr., 1992, p. 301; F. CAPELLI, Tute<strong>la</strong> <strong>del</strong> consumatore nel<strong>la</strong> Comunità europea con partico<strong>la</strong>re<br />

riferimento ai bambini, in Dir. com. scambi int., 1993, p. 713; si segna<strong>la</strong> anche <strong>la</strong> normativa comunitaria<br />

indirizzata specificatamente ai bambini: <strong>la</strong> direttiva 88/378/CEE sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> giocattoli; <strong>la</strong><br />

direttiva 87/357/CEE re<strong>la</strong>tiva ai <strong>prodotti</strong> che, avendo un aspetto di o da quello che sono in realtà,<br />

compromettono <strong>la</strong> salute o <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> consumatori e in partico<strong>la</strong>re <strong>dei</strong> bambini; <strong>la</strong> direttiva 90/35/<br />

CEE, che stabilisce quali <strong>prodotti</strong> devono avere imbal<strong>la</strong>ggi muniti di chiusure di <strong>sicurezza</strong> per bambini;<br />

<strong>la</strong> direttiva 91/ 321/ CEE sugli alimenti per <strong>la</strong>ttanti e alimenti di proseguimento. Ancora, per un’analisi<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> direttiva sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> giocattoli, si segna<strong>la</strong> V. KENDALL, EC Consumer Law, Chichester<br />

Londra, 1994, p. 49 ss.; G. ROLIE, Il nuovo approccio <strong>del</strong><strong>la</strong> CEE al<strong>la</strong> normalizzazione tecnica: il caso<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> direttiva sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> giocattoli, in O. CALLIANO (a cura di), Tute<strong>la</strong> <strong>del</strong> consumatore e<br />

libera circo<strong>la</strong>zione <strong>del</strong>le merci nel commercio internazionale, cit. p. 345 ss.<br />

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