la sicurezza dei prodotti e la responsabilità del produttore nella ...
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È ovvio che, sia nel 1999 sia negli ultimi cinque anni, i rec<strong>la</strong>mi sul<strong>la</strong> qualità <strong>dei</strong><br />
<strong>prodotti</strong> si trovano sempre al primo posto nel<strong>la</strong> graduatoria <strong>dei</strong> rec<strong>la</strong>mi ricevuti dalle<br />
associazioni <strong>dei</strong> consumatori.<br />
Degno di nota appare il fatto che nel 1999, prima <strong>del</strong><strong>la</strong> revisione ed emanazione <strong>del</strong><br />
Product Quality Law, i rec<strong>la</strong>mi sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> e <strong>dei</strong> servizi non sono stati<br />
calco<strong>la</strong>ti da soli. I dati statistici ad essi re<strong>la</strong>tivi, infatti, sono quelli legati ai rec<strong>la</strong>mi sui<br />
danni a persone o cose derivati dall’utilizzo di merci difettose, ovvero sul<strong>la</strong> quantità di<br />
persone decedute o ferite, nonché sul valore <strong>dei</strong> beni irrimediabilmente danneggiati a<br />
causa di <strong>prodotti</strong> o servizi difettosi.<br />
Dall’analisi <strong>dei</strong> dati re<strong>la</strong>tivi all’anno 2003, è emersa <strong>la</strong> necessità di dare partico<strong>la</strong>re<br />
importanza al<strong>la</strong> protezione <strong>del</strong> diritto al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> consumatori. I rec<strong>la</strong>mi hanno<br />
fatto emergere, infatti, una serie di problemi re<strong>la</strong>tivi ai <strong>prodotti</strong> alimentari, agli articoli<br />
per i bambini, agli elettrodomestici e alle automobili.<br />
In partico<strong>la</strong>re, vi sono stati 1621 rec<strong>la</strong>mi re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong><br />
alimentari, che sono così aumentati <strong>del</strong> 24,1% rispetto all’anno precedente. Sono stati<br />
rilevati i seguenti problemi: a) danni alle persone derivanti dall’esplosione di bottiglie<br />
di birra. Anche se <strong>la</strong> quantità <strong>dei</strong> rec<strong>la</strong>mi sulle esplosioni <strong>del</strong>le bottiglie di birra è<br />
diminuita poiché lo Stato ha imposto dal giugno 1999 <strong>la</strong> produzione e <strong>la</strong> diffusione<br />
<strong>del</strong>le bottiglie di birra <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo “B” più sicure, i rec<strong>la</strong>mi re<strong>la</strong>tivi a questo settore non<br />
si sono mai interrotti, tanto che durante l’estate <strong>del</strong> 2003 sono balzati al primo posto; b)<br />
presenza di sostanze e materiali anomali nei <strong>prodotti</strong> alimentari. A titolo<br />
esemplificativo: nelle caramelle era stato introdotto filo di ferro, nei biscotti era stato<br />
introdotto <strong>del</strong> cotone; un consumatore mentre mangiava anatra arrosto ha scoperto<br />
sostanza nociva; c) errata o mancata indicazione sulle confezioni <strong>del</strong><strong>la</strong> data di scadenza<br />
<strong>dei</strong> <strong>prodotti</strong> alimentari. A titolo d’esempio: in un negozio <strong>del</strong><strong>la</strong> provincia di Hubei,<br />
erano ancora in vendita tè scaduti da 18 mesi. Ad essi era stata apposta una nuova<br />
etichetta (o meglio, una nuova etichetta era stata attaccata su quel<strong>la</strong> vecchia), nel<strong>la</strong><br />
quale il termine di scadenza era stato corretto.<br />
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