20.08.2013 Views

entropia di entanglement in teorie invarianti conformi bidimensionali

entropia di entanglement in teorie invarianti conformi bidimensionali

entropia di entanglement in teorie invarianti conformi bidimensionali

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CAPITOLO 1. TEORIE DI CAMPO INVARIANTI CONFORMI 18<br />

Le classi <strong>di</strong> universalità sono ulteriormente specificate dall’ <strong>in</strong>sieme dei valori<br />

delle coppie (h, ¯ h) che sono possibili nella teoria prendendo coppie <strong>di</strong> valori della<br />

tabella <strong>di</strong> Kac. Ad esempio, il modello <strong>di</strong> Is<strong>in</strong>g al punto critico è descritto dal primo<br />

modello m<strong>in</strong>imale m = 3, c = 1<br />

2<br />

e le coppie ammesse per le due algebre <strong>di</strong> Virasoro<br />

sono quelle con h = ¯ h. Se le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> Kac sono cioè h1,1 = 0, h1,2 = h2,1 = 1<br />

2 ,<br />

h2,2 = 1<br />

16 , analogamente per ¯ hp,q, i campi primari dell’ identità (1), dell’ energia<br />

(ε) e dello sp<strong>in</strong> (σ) sono rispettivamente identificati con φ h ¯ h = φ00, φ 1<br />

1<br />

2 2<br />

e φ 1<br />

1<br />

16 16<br />

Per un generico valore <strong>di</strong> c sono possibili più <strong>di</strong> una scelta <strong>di</strong> coppie (h, ¯ h). Questo<br />

contenuto operatoriale delle <strong>teorie</strong> <strong>conformi</strong> si puo’ determ<strong>in</strong>are completamente fa-<br />

cendo ulteriori richieste fisiche: una possibilità è quella <strong>di</strong> richiedere che la funzione<br />

<strong>di</strong> partizione sulla geometria toroidale sia correttamente def<strong>in</strong>ita, ovvero <strong>in</strong>variante<br />

per trasformazioni modulari, [13].<br />

1.3 Invarianza modulare<br />

Un toro T è una superficie <strong>di</strong> Riemann <strong>di</strong> genere uno che puo’ essere pensata come<br />

il quoziente <strong>di</strong> C rispetto ad un reticolo <strong>in</strong>tero Λ 10 (ve<strong>di</strong> Figura 1.5):<br />

T = C<br />

, (1.47)<br />

Λ<br />

con Λ = {z ∈ C t.c. z = a + bτ; a, b ∈ Z, τ ∈ H}, H essendo il semipiano<br />

superiore, Im(τ) > 0.<br />

La def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> T secondo la (1.47) non è univocamente associata alla Figura<br />

1.5: lo stesso quoziente C<br />

Λ<br />

puo’ essere ottenuto per valori <strong>di</strong>versi del parametro<br />

modulare τ, ve<strong>di</strong> Figura 1.7, legati da trasformazioni <strong>di</strong>screte. Tali trasformazioni<br />

corrispondono a cambiare i generatori del reticolo Λ, senza che esso venga mo<strong>di</strong>-<br />

ficato e sono dette trasformazioni modulari 11 . Il gruppo modulare è isomorfo a<br />

10 Più propriamente del gruppo delle traslazioni che lo genera.<br />

11 Il gruppo modulare è il quoziente dei <strong>di</strong>ffeomorfismi della metrica del toro rispetto ai<br />

<strong>di</strong>ffeomorfismi connessi all’ identità.<br />

.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!