11.07.2014 Views

Progetto e Realizzazione di un Sensore Ibrido Omnidirezionale/pin ...

Progetto e Realizzazione di un Sensore Ibrido Omnidirezionale/pin ...

Progetto e Realizzazione di un Sensore Ibrido Omnidirezionale/pin ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

2.2. <strong>Sensore</strong> cata<strong>di</strong>ottrico per la visione a 360 gra<strong>di</strong><br />

2.2.1. I cata<strong>di</strong>ottri<br />

Molte delle applicazioni nel campo della visione artificiale richiedono (o com<strong>un</strong>que<br />

possono trarre beneficio da) <strong>un</strong> ampio campo visivo. Esistono molteplici esempi a<br />

questo riguardo: la sorveglianza, la tele-conferenza, l’acquisizione <strong>di</strong> modelli per la<br />

realtà virtuale, l’operazione in spazi <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> lavoro, e chiaramente il trasporto, l’autolocalizzazione,<br />

la stima del proprio movimento, la pianificazione.<br />

Purtroppo le telecamere convenzionali hanno, nella maggior parte dei casi, <strong>un</strong> campo<br />

visivo piuttosto limitato, e questo risulta essere spesso restrittivo per l’applicazione. Per<br />

cercare <strong>di</strong> ovviare a questa mancanza sono state introdotte numerose varianti ai sensori<br />

visivi classici. Fra le soluzioni proposte le più imme<strong>di</strong>ate riguardano l’utilizzo <strong>di</strong> più<br />

telecamere o <strong>di</strong> telecamere mobili (active vision). Un approccio alternativo molto<br />

efficace che permette <strong>di</strong> semplificare la gestione dell’input visivo è <strong>di</strong> accrescere il<br />

campo visivo utilizzando specchi in congi<strong>un</strong>zione alle tra<strong>di</strong>zionali telecamere. Per<br />

sensore cata<strong>di</strong>ottrico si intende app<strong>un</strong>to la combinazione <strong>di</strong> lenti e specchi posizionati<br />

in configurazioni appropriatamente stu<strong>di</strong>ate per ottenere <strong>un</strong> campo visivo molto<br />

superiore rispetto a quello del sensore effettivamente utilizzato. Il termine cata<strong>di</strong>ottrico<br />

deriva da “<strong>di</strong>ottrica”, la <strong>di</strong>sciplina degli elementi rifrangenti (le lenti) e la “catottrica”, la<br />

<strong>di</strong>sciplina delle superfici riflettenti (gli specchi).<br />

Se si vuole espandere il campo visivo in maniera isotropa, la migliore delle soluzioni è<br />

probabilmente quella <strong>di</strong> adottare specchi convessi con <strong>un</strong> asse <strong>di</strong> simmetria centrale<br />

(quin<strong>di</strong> a sezione tipicamente conica, sferica, ellittica, parabolica, eccetera) e in effetti<br />

quasi tutti i sistemi impiegati sono <strong>di</strong> questo tipo ([Svoboda e Pajdla, 2000], [Hicks e<br />

Bajcsy, 1999]). Posizionando l’asse ottico della telecamera in verticale e facendolo<br />

coincidere con l’asse <strong>di</strong> simmetria dello specchio si ottiene <strong>un</strong> ampio campo visivo in<br />

tutte le <strong>di</strong>rezioni.<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!