Progetto e Realizzazione di un Sensore Ibrido Omnidirezionale/pin ...
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egione centrale e <strong>un</strong>a esterna dello specchio possono essere considerate corrispondenti<br />
al progetto, mentre tutta la regione interme<strong>di</strong>a è <strong>un</strong>a regione <strong>di</strong> passaggio dal profilo<br />
della sfera a quello del cono. Si sono inoltre osservate imprecisioni anche dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong><br />
vista della simmetria assiale (ossia la sezione perpen<strong>di</strong>colare all’asse non è<br />
perfettamente circolare ma piuttosto leggermente ellittica) e delle irregolarità locali a<br />
livello della superficie riflettente. Questi problemi hanno richiesto, per la calibrazione<br />
del cata<strong>di</strong>ottro, l’utilizzo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a tecnica parzialmente empirica per il recupero delle<br />
<strong>di</strong>storsioni locali legate alle irregolarità osservate.<br />
Data la sua forma lo specchio non presenta <strong>un</strong> singolo p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> proiezione, ma come<br />
osservato in precedenza, questo risulta essere utile solo nel caso <strong>di</strong> generazione e analisi<br />
<strong>di</strong> immagini panoramiche o prospettiche pure. Nella nostra situazione, invece, il p<strong>un</strong>to<br />
<strong>di</strong> arrivo del processo <strong>di</strong> calibrazione dovrà essere piuttosto <strong>un</strong>a inversione prospettica<br />
riferita al piano del pavimento (con la conseguente visione <strong>di</strong> tipo bird-eye). Il progetto<br />
della forma dello specchio è stato finalizzato a:<br />
− ottenere <strong>un</strong> campo visivo molto ampio mantenendo il più possibile alta la<br />
risoluzione degli oggetti ai margini <strong>di</strong> questo,<br />
− rendere minima l’occlusione del campo visivo da parte del robot stesso: esso,<br />
riflettendosi nello specchio, fa sì che l’area centrale dell’immagine sia “persa” e con<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> più tra<strong>di</strong>zionali specchi conici determina la copertura della regione<br />
vicina al robot. Quin<strong>di</strong> oggetti vicini o a contatto con il robot possono risultare<br />
occlusi e non osservabili tramite il cata<strong>di</strong>ottro. In particolare in applicazioni quali la<br />
competizione Robocup (per la quale lo specchio è stato progettato) dove il robot<br />
deve identificare specifici oggetti, raggi<strong>un</strong>gerli e manipolarli, è fondamentale evitare<br />
che si verifichi questa occlusione.<br />
La soluzione è stata quella <strong>di</strong> adottare <strong>un</strong>o specchio con la regione centrale sferica, che<br />
riduce questo effetto <strong>di</strong> occlusione, e <strong>un</strong>a parte esterna conica che permette <strong>di</strong> ottenere<br />
<strong>un</strong> migliore compromesso fra campo visivo e risoluzione.<br />
La telecamera superiore, infine è posizionata lateralmente rispetto all’asse ottico del<br />
cata<strong>di</strong>ottro in maniera tale da ottenere <strong>un</strong>a maggiore <strong>di</strong>sparità stereo e quin<strong>di</strong> <strong>un</strong>a più<br />
facile estrazione delle informazioni tri<strong>di</strong>mensionali contenute nella coppia <strong>di</strong> immagini.<br />
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