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Progetto e Realizzazione di un Sensore Ibrido Omnidirezionale/pin ...

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Si noti come tramite la trasformazione suddetta gli istogrammi delle tre componenti<br />

dell’immagine da cata<strong>di</strong>ottro vengano espansi e assumano <strong>un</strong> profilo molto simile a<br />

quello dell’istogramma dell’immagine da telecamera frontale.<br />

Nella terza fase viene generata <strong>un</strong>a nuova immagine a partire dal confronto <strong>di</strong>retto delle<br />

altre due: si calcola cioè la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> intensità pixel a pixel nelle tre <strong>di</strong>verse bande <strong>di</strong><br />

colore. Detti C 1 e C 2 i colori dei due pixel in esame si ottengono le seguenti <strong>di</strong>fferenze<br />

dR=|R 1 -R 2 |, dG=|G 1 -G 2 |, dB=|B 1 -B 2 |. Tra dR, dG, dB si sceglie poi la più alta<br />

(chiamiamola dM) e si opera su <strong>di</strong> essa <strong>un</strong>a sogliatura ad <strong>un</strong> valore S, cosicché dM=0<br />

per Max{dR,dG,dB} < S, dM = Max{dR,dG,dB} per Max{dR,dG,dB} = S. Per rendere il<br />

valore S <strong>di</strong>pendente dall’ambiente specifico e dall’illuminazione, lo si è reso pari al<br />

valore me<strong>di</strong>o delle intensità me<strong>di</strong>e (Im) delle due immagini: S = Im. Questa uguaglianza<br />

si è <strong>di</strong>mostrata valida, permettendo <strong>un</strong>a buona separazione dell’informazione dal rumore<br />

in tutti gli ambienti in cui si è effettuato <strong>un</strong> test del sistema. Il valore <strong>di</strong> dM infine<br />

rappresenta l’intensità del tono <strong>di</strong> grigio della nuova immagine generata. Nelle due<br />

immagini proposte in figura 4.11 e in figura 4.12, viene mostrato prima il risultato <strong>di</strong><br />

questo confronto nelle sue tre componenti R, G, B e poi l’immagine generata con i<br />

valori dM.<br />

Figura 4.11 Figura 4.12<br />

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