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Linee Guida COP - Casettagiovanni.it

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5.4 INFEZIONI DELLE GHIANDOLE SESSUALI ACCESSORIE MASCHILI(MAGI)INTRODUZIONELe infezioni delle ghiandole uro-gen<strong>it</strong>ali maschili (male accessory gland infections, MAGI) sonopiuttosto diffuse, sebbene l’esatta incidenza delle varie forme cliniche nell’infertil<strong>it</strong>à maschile nonsia nota. Esse rappresentano un evento clinico importante sia dal punto di vista epidemiologicoche dal punto di vista clinico data la difficoltà nel trattamento, la varietà degli agenti eziologici, ladivers<strong>it</strong>à dei s<strong>it</strong>i di infezione e le complicanze correlate.Le infezioni possono colpire vari tratti del sistema gen<strong>it</strong>o-urinario maschile e possono essereclassificate in complicate o non complicate a seconda che interessino solo la regione uretrale eprostatica (prostat<strong>it</strong>i) o si estendano anche a più ghiandole sessuali accessorie (prostato-vescicul<strong>it</strong>i,prostato-vesciculo-epididim<strong>it</strong>i, epididimo-orch<strong>it</strong>i) 1 .Le MAGI possono presentarsi in forma acuta (in una bassa percentuale di casi) od avere unesordio subdolo con decorso per lo più cronico, subclinico, paucisintomatico o asintomatico. Is<strong>it</strong>i di infezione anatomicamente più rilevanti sono la prostata, la vescica, le vescichette seminali,i dotti deferenti, l’uretra peniena, il bulbo uretrale, gli epididimi e i testicoli. Importante da sottolineareè l’estrema facil<strong>it</strong>à con la quale le infezioni che colpiscono un tratto dell’apparato gen<strong>it</strong>o-urinariosi trasmettono ad altre sedi vicine per contigu<strong>it</strong>à.Gli agenti eziologici principali in causa nelle infezioni del tratto gen<strong>it</strong>o-urinario sono principalmentebatteri Gram-negativi (E. Coli, Proteus, Enterococchi e Serratia), Gram pos<strong>it</strong>ivi (Stafilococchi eMicobatteri tubercolari) e batteri intracellulari (Clamidia Trachomatis e Ureaplasma Urealyticum).Anche alcuni virus, sebbene più raramente, possono interessare questi distretti e fra di essi i piùfrequenti sono gli Adenovirus, gli Herpesvirus umani ed il Papillomavirus. Infine, non ultimi perfrequenza, alcuni miceti come Candida Albicans 2 .Esistono almeno due definizioni convenzionali delle infezioni del tratto urogen<strong>it</strong>ale, risultato distudi paralleli di ricerca. Secondo la WHO 1 le MAGI devono rispondere a precisi cr<strong>it</strong>eri diagnostici.Tali cr<strong>it</strong>eri sono la presenza di una o più alterazioni dei principali parametri seminali (oligo,asteno e/o teratospermia) associate alla combinazione di due o più dei seguenti fattori:Fattore A: anamnesi pos<strong>it</strong>iva per infezione urogen<strong>it</strong>ale, infezione sessualmente trasmessa e/opresenza di alterazioni post-flogistiche all’esame obiettivo didimo-epididimario e/o della regioneprostato-vescicolare alla esplorazione rettale;Fattore B: segni c<strong>it</strong>ologici e/o microbiologici di infezione e/o infiammazione sul secreto ottenutodopo massaggio prostatico;Fattore C: segni di infezione dell’eiaculato (leucoc<strong>it</strong>ospermia >1x106/ml; spermiocoltura pos<strong>it</strong>ivaper significativa presenza di batteri patogeni; alterazioni delle proprietà chimico-fisiche e/obiochimiche del plasma seminale).Prostat<strong>it</strong>iLe prostat<strong>it</strong>i rappresentano la terza patologia della prostata in ordine di importanza, dopo il carcinomae l’ipertrofia prostatica benigna. La prevalenza delle prostat<strong>it</strong>i nella popolazione adultaoccidentale è del 5-9% 3 . Le prostat<strong>it</strong>i, più modernamente interpretate come “sindromi prostatiche”,comprendenti sindromi flogistiche delle basse vie urinarie (LUTS), sono diagnosticabiliattraverso l’anamnesi, la sintomatologia (pollachiuria, difficoltà del m<strong>it</strong>to, dolore durante la minzione)e l’esame colturale del secreto prostatico e/o del m<strong>it</strong>to urinario.Secondo l’NIH Chronic Prostat<strong>it</strong>is Collaborative Research Network, che ha prodotto la classificazioneNIDDK/NIH del 1995, pubblicata da Krieger nel 1999 4 , le prostat<strong>it</strong>i vengono classificate in:123

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