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Linee Guida COP - Casettagiovanni.it

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8.Parametri seminalie tecniche di procreazionemedicalmente assist<strong>it</strong>aINTRODUZIONEL’avvento delle tecniche di fecondazione assist<strong>it</strong>a ha posto il problema di mettere a punto dellemetodologie che consentano di selezionare, in v<strong>it</strong>ro, gli spermatozoi dotati di migliore potenzial<strong>it</strong>àfecondante. Mediante il corretto impiego delle varie tecniche di inseminazione intrauterina e difecondazione assist<strong>it</strong>a (FIVET e ICSI) e delle metodiche di preparazione del seme si è riusc<strong>it</strong>i ad otteneresuccessi anche in casi in cui, per impedimenti organici o funzionali del partner maschile o femminile,sarebbe stato improbabile od impossibile ottenere una fecondazione per via naturale.L’obiettivo comune delle metodiche di preparazione del seme, da utilizzare in un programma difecondazione assist<strong>it</strong>a, è quello di giungere ad ottenere il maggior numero di spermatozoi mobilie normoconformati, possibilmente dotati di una buona capac<strong>it</strong>à fecondante. In realtà non sempresi raggiunge lo scopo perché, al di là dell’esistenza della oligozoospermia intesa come riduzionepuramente numerica della concentrazione nemaspermica, il punto che più gravementeinterferisce con la potenzial<strong>it</strong>à fecondante del seme è l’esistenza di una “oligozoospermia funzionale”,intesa come riduzione della capac<strong>it</strong>à potenziale fecondante. In tal senso, prima di impostareprotocolli terapeutici per una infertil<strong>it</strong>à di coppia legata al fattore maschile, basati sull’usodi tecniche di preparazione del seme, è fondamentale un approccio di studio del liquido seminalemirato alla valutazione della funzione nemaspermica.Scopo delle metodiche di selezione nemaspermica è quello di mimare in v<strong>it</strong>ro, quanto più possibile,le modificazioni che fisiologicamente lo spermatozoo subisce durante il trans<strong>it</strong>o nell’apparatogen<strong>it</strong>ale femminile. Le vie gen<strong>it</strong>ali femminili, infatti, svolgono una funzione indispensabile aifini della fecondazione, preparando lo spermatozoo all’incontro con l’ovoc<strong>it</strong>a e rendendolo quindicapace di penetrare gli involucri esterni del gamete femminile. Tale azione si svolge a partiredall’incontro con il muco cervicale che agisce come una vera e propria barriera selezionandonegativamente gli spermatozoi con alterata motil<strong>it</strong>à e morfologia ed innescando il processo dicapac<strong>it</strong>azione che sarà poi completato dal fluido uterino, tubarico, follicolare e dalle sostanze rilasciatedalle cellule del cumulo ovoforo.Un postulato considerato irrinunciabile per migliorare le caratteristiche del campione in esame èrappresentato dall’eliminazione del plasma seminale e delle componenti cellulari non nemaspermiche(leucoc<strong>it</strong>i, cellule ep<strong>it</strong>eliali, ecc.) in esso contenute e dalla scelta del terreno di coltura in151

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