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Linee Guida COP - Casettagiovanni.it

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Nel 2009 sono stati pubblicati due trial randomizzati multicentrici (livello di evidenza 1b): lo studioPLCO (Prostate, Lung, Colorectal and Ovary) 12 e lo studio ERSPC (European RandomizedScreening for Prostate Cancer) 13 .Nello studio PLCO 12 sono stati arruolati 76693 pazienti con età compresa tra 55 e 74 anni nelperiodo 1993-2001 di cui 38343 nel gruppo screening e 38350 nel gruppo controllo.I pazienti nel gruppo screening hanno esegu<strong>it</strong>o un dosaggio annuale del PSA per 6 anni, e unaesplorazione rettale annuale per 4 anni. A 7 anni dall'arruolamento, sono stati diagnosticati 2820casi nel gruppo screening rispetto a 2322 nel gruppo controllo (rate ratio, 1.22; 95% confidenceinterval [CI], 1.16 to 1.29). A 10 anni dall'arruolamento tale differenza si consolida con 3452diagnosi nel gruppo screening rispetto a 2974 nel gruppo controllo (rate ratio, 1.17; 95% CI,1.11 to 1.22).Valutando i dati relativi alla mortal<strong>it</strong>à cancro specifica, a 7 anni si sono registrati 50 casi nel grupposcreening rispetto a 44 nel gruppo controllo (rate ratio, 1.13; 95% CI, 0.75 to 1.70). Con unfollow up di 10 anni i casi di morte cancro specifica sono 92 nel gruppo screening, e 82 nelgruppo controllo (rate ratio, 1.11; 95% CI, 0.83 to 1.50). Lo screening dunque non ha comportatouna riduzione della mortal<strong>it</strong>à cancro specifica. I dati pubblicati sono relativi ad un follow upprobabilmente non lungo a sufficienza per ricavarne una raccomandazione clinica, in quantosono necessari 12.3 anni di follow up per pazienti con età di 55 anni e 6 per pazienti con età di75 anni 12 . I dati potrebbero invece essere maturi per non raccomandare uno screening per uominicon età superiore a 75 anni.Nello studio ERSPC 13 sono stati arruolati 182160 pazienti con età compresa tra 50 e 74 anni dicui 82816 bel gruppo screening, 99184 nel gruppo controllo. Selezionando la fascia di età tra55 e 69 anni i pazienti arruolati sono 162387, di cui 72890 nel gruppo screening, 89353 nelgruppo controllo.I pazienti nel gruppo screening hanno esegu<strong>it</strong>o il test del PSA con un cut off tra 3 e 4 ng/ml inbase alla sede di arruolamento.Nel gruppo screening sono stati diagnosticati 6830 casi di tumore prostatico (5990 nella fasciad'età 55-69), rispetto ai 4781 casi del gruppo controllo (4307 nella fascia d'età 55-69).L'incidenza cumulativa di tumore prostatico localizzato è stata maggiore nel gruppo screeningrispetto a quello controllo: i pazienti con localizzazione ossea di malattia sono stati 0.23 ogni1000 nel gruppo screening rispetto a 0.39 ogni 1000 del gruppo controllo. La percentuale dipazienti con Gleason score uguale o inferiore a 6 è stata del 72.2% nel gruppo screening rispettoal 54.8% nel gruppo controllo, mentre la percentuale di pazienti con Gleason score maggioredi 7 è stata del 27.8% nel gruppo screening rispetto al 45.2% nel gruppo controllo.Con un follow up medio di 8.8 anni per il gruppo screening e di 9 anni per il gruppo controllosi sono registrati 214 casi di morte cancro specifica nel gruppo screening rispetto a 326 nel gruppocontrollo. La differenza tra i due gruppi emerge dopo almeno 7 anni di follow up. Nell'analisiintention to screen la differenza assoluta tra gruppo controllo e gruppo screening è di 0.71 mortiper cancro prostatico su 1000 pazienti: in pratica per prevenire una morte cancro specifica sidevono eseguire 1410 screening e trattare 48 soggetti.I due studi analizzati non forniscono dati inequivocabili a favore o contro i programmi di screening, ma comunque non portano alla conclusione che l'utilizzo del PSA debba essere abbandonato.La tendenza, che deve essere confermata da follow up più lunghi, è che lo screening siadi maggiore importanza nei pazienti giovani (con età inferiore a 74 anni) e che nella popolazionesoggetta a screening sono necessari strumenti per distinguere i tumori indolenti rispetto aglialtri per ev<strong>it</strong>are che alla overdiagnosi corrisponda l'overtreatment.382

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