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Linee Guida COP - Casettagiovanni.it

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8.1 INSEMINAZIONE INTRAUTERINA (IUI)L’inseminazione con seme del partner è una tecnica di procreazione medicalmente assist<strong>it</strong>aampiamente utilizzata, grazie alla sua semplic<strong>it</strong>à di esecuzione, alla bassa invasiv<strong>it</strong>à, ai bassicosti e perché rispettosa delle fisiologiche tappe dei processi di fecondazione dell’ovoc<strong>it</strong>a.Di tutte le procedure disponibili (inseminazione intravaginale, inseminazione intracervicale oinseminazione intraper<strong>it</strong>oneale), l’inseminazione intra-uterina (IUI) è quella maggiormenteconsiderata ed applicata.O’Donovan in una metanalisi del 1993 conclude che in coppie con partner maschile affettoda oligozoospermia, l’inseminazione intra-uterina raddoppia le possibil<strong>it</strong>à di ottenere unagravidanza dopo induzione della superovulazione, se paragonata all’inseminazione intracervicaleo a rapporti mirati 1 . Gli stessi risultati possono essere dedotti da una metanalisi diHughes di quattro anni dopo 2 .Guzick nel 1999 riporta, in un suo studio prospettico e randomizzato, come l’utilizzo dell’inseminazioneintra-uterina raddoppi le probabil<strong>it</strong>à di gravidanza rispetto all’inseminazioneintracervicale 3 .Nella metanalisi di Hughes 2 l’associazione all’inseminazione intra-uterina di un trattamentoper ottenere una super-ovulazione (SO) comporta un incremento di ben 5 volte delle probabil<strong>it</strong>àdi successo.Lo studio randomizzato di Guzick 3 dimostra che l’associazione induzione della superovulazionee inseminazione intra-uterina triplica le possibil<strong>it</strong>à di successo di una coppia, se paragonataalle sole inseminazioni intra-cervicali e raddoppia le stesse possibil<strong>it</strong>à se paragonataalla sola inseminazione intra-uterina.INDICAZIONINumero di spermatozoi inseminatiIl parametro più frequentemente utilizzato per valutare le correlazioni tra percentuali di successoe caratteristiche del liquido seminale è sicuramente il numero totale di spermatozoimobili inseminati (NTSM).Campana nel 1996 16 riporta, dopo l’analisi retrospettiva di 1115 inseminazioni, una riduzionesignificativa delle probabil<strong>it</strong>à di gravidanza qualora il NTSM sia < 1 x 106 (percentuale digravidanze per inseminazione che passa dal 6,7% al 2,1%).Van der Westerlaken 32 riporta gli stessi risultati considerando un NTSM < 2 x 106.Khalil nel 2001 33 in segu<strong>it</strong>o ad uno studio retrospettivo su 2473 inseminazioni in una popolazionescandinava aumenta questo “cut-off” a 5 x 106 (percentuale di gravidanze per inseminazioneche passa dal 12,8% al 5,3%).Un parametro preso in considerazione in diversi studi è la percentuale di spermatozoi normali.A tale riguardo una recente metanalisi 20 riporta un incremento significativo dei risultati dopoinseminazione intrauterina quando la percentuale di forme fisiologiche supera il 4% (secondogli stretti cr<strong>it</strong>eri dell’OMS). La “risk difference” riportata è pari a – 0.07 (95% CI 0.11-0.03), e tutti gli studi analizzati sono retrospettivi.In considerazione dei risultati riportati si r<strong>it</strong>iene che un numero totale di spermatozoi mobiliinseminati di almeno 2 x 106 ed una percentuale di forme normali superiore al 4% sianovalori soddisfacenti per dare indicazione ad una procedura di inseminazione intra-uterina.154

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