accetta quello che noi consideriamo buono, questo Dio lo accetta e loconsidera buono. Non abbattersi se, passato il tempo, ciò che abbiamofatto non si <strong>di</strong>mostra buono. Il Signore Dio guarda l'intenzione con laquale cominciamo e secondo questa darà la ricompensa. Questo è unprincipio al quale dobbiamo attenerci. Anche oggi sono andata a fare unabreve visita al Signore prima <strong>di</strong> coricarmi. Il mio spirito si è immerso inLui, come nell'unico mio tesoro; il mio cuore ha riposato un momentovicino al Cuore del mio Sposo. Sono stata illuminata su comecomportarmi con le persone che mi stanno attorno e sono tornata allamia solitu<strong>di</strong>ne. Il me<strong>di</strong>co mi ha circondato con le sue premure; vedoattorno a me dei cuori ben <strong>di</strong>sposti.10.XII.1936. Oggi mi sono alzata presto e, ancora prima della santaMessa, ho fatto la me<strong>di</strong>tazione. Qui la santa Messa è alle sei. Dopo lasanta Comunione il mio spirito è sprofondato nel Signore, come l'unicooggetto del suo amore. Ho notato che venivo inghiottita dalla Suaonnipotenza. Quando sono tornata nella mia solitu<strong>di</strong>ne non mi sonosentita bene ed ho dovuto coricarmi subito. Una suora mi ha portatodelle gocce, ma mi son sentita male tutto il giorno. Verso sera ho cercato<strong>di</strong> fare l'ora santa, ma non ci sono riuscita; mi sono unita soltanto a Gesùsofferente. La mia stanzetta isolata è vicino ad una sala dove ci sono gliuomini. Non sapevo che gli uomini fossero così chiacchieroni; dalmattino fino a notte fonda continuano a parlare <strong>di</strong> svariati argomenti.Nella sala delle donne c'è molto più silenzio. Si fa sempre questa accusaalle donne; io però ho avuto modo <strong>di</strong> convincermi del contrario. Difficileper me concentrarmi nella preghiera in mezzo a quelle risate e a quellespiritosaggini. Non mi danno alcun <strong>di</strong>sturbo solo quando la grazia <strong>di</strong> Dioprende totalmente possesso <strong>di</strong> me, poiché allora non so quello cheavvenga attorno a me. O Gesù mio, questa gente quanto poco parla <strong>di</strong> Te!Parlano <strong>di</strong> tutto, ma non <strong>di</strong> Te, o Gesù. E se parlano poco, certamentenon Ti pensano affatto. Si occupano del mondo intero, ma su <strong>di</strong> Te, oCreatore, il silenzio. È triste per me, o Gesù, vedere questa grandein<strong>di</strong>fferenza e ingratitu<strong>di</strong>ne da parte delle Tue creature. O mio Gesù,desidero amarTi per loro e ricompensarTi col mio amore.L'IMMACO<strong>LA</strong>TA CONCEZIONE. Fin dal mattino ho avvertito lavicinanza della Madre SS. ma. Durante la santa Messa l’ho vista cosìsplendente e bella, che non ho parole per poter esprimere almeno inpiccola parte la Sua bellezza. Era tutta bianca, cinta da una sciarpaazzurra; anche il manto azzurro, la corona sul capo e da tutta la Suapersona s'irra<strong>di</strong>ava uno splendore inconcepibile. “Sono la Regina delcielo e della terra, ma soprattutto la vostra Madre”. Mi strinseal Suo Cuore e <strong>di</strong>sse: « Ti sono sempre vicina nelle sofferenze ».Sentii la potenza del Suo Cuore Immacolato che si trasmise alla miaanima. Ora comprendo perché da due mesi mi sono preparata a questa199festa e perché l'ho attesa con tanta nostalgia. Da oggi m'impegnerò per lamassima purezza dell'anima, in modo che i raggi della grazia <strong>di</strong> Dio vi siriflettano in tutto il loro splendore. Desidero essere come il cristallo, pertrovare compiacimento davanti ai Suoi occhi.In questo giorno ho visto un certo sacerdote circondato dallo splendoreche proveniva da Lei; evidentemente quell'anima ama l'Immacolata. Unamisteriosa nostalgia avvolge la mia anima; mi meraviglio che essa non<strong>di</strong>stacchi l'anima dal corpo. Desidero Id<strong>di</strong>o, desidero immergermi in Lui.Comprendo che mi trovo in un terribile esilio; tutta la potenza della miaanima tende ad innalzarsi verso Dio. O abitanti della mia patria,ricordatevi <strong>di</strong> questa esiliata. Quando cadranno i veli anche per me?Benché io veda e senta in maniera ravvicinata, un velo molto tenue mi<strong>di</strong>vide dal Signore. Io desidero vederLo faccia a faccia, ma avvenga tuttosecondo la Tua volontà.11.XII. Oggi non ho potuto esser presente a tutta la santa Messa; sonorimasta solo durante le parti più importanti e, dopo la santa Comunione,sono tornata subito nella mia stanzetta d'isolamento. All'improvviso miha investito la presenza <strong>di</strong> Dio e in quel momento per un brevissimoistante ho sperimentato la Passione del Signore. In quell'animo hoconosciuto più a fondo l'opera della Misericor<strong>di</strong>a. Di notte sono statasvegliata <strong>di</strong> soprassalto e sono venuta a sapere che una certa anima sirivolgeva a me perché pregassi e che aveva un gran bisogno <strong>di</strong> preghiere.Brevemente, ma con tutta l'anima, ho pregato che il Signore le facesse lagrazia. Il giorno appresso, dopo mezzogiorno, quando sono entrata nellasala, ho visto una persona che stava agonizzando ed ho saputo chel'agonia era cominciata <strong>di</strong> notte. Dopo aver verificato ho saputo che eraproprio quando mi era stato chiesto <strong>di</strong> pregare. Ad un tratto sentiinell'anima una voce: “Recita la coroncina che ti ho insegnato”.Corsi a prendere il rosario, m'inginocchiai vicino all'agonizzante ecominciai con tutto il fervore dello spirito a recitare la coroncina.Improvvisamente l'agonizzante aprì gli occhi, guardò verso <strong>di</strong> me e nonriuscii a terminare tutta la coroncina che essa era già morta in unamisteriosa serenità. Pregai fervorosamente il Signore, perché mantenessela promessa che mi aveva fatto per la recita della coroncina. Il Signore mifece conoscere che quell'anima aveva ottenuto la grazia che il Signore miaveva promesso. Quell'anima fu la prima che sperimentò la promessa delSignore. Sentii come la potenza della Misericor<strong>di</strong>a avvolgeva quell'anima.Quando entrai nella mia cameretta d'isolamento u<strong>di</strong>i queste parole:«Nell'ora della morte <strong>di</strong>fenderò come Mia gloria ogni animache reciterà questa coroncina, oppure altri la reciterannovicino ad un agonizzante, ed otterranno per l'agonizzante lostesso perdono. Quando vicino ad un agonizzante viene200
ecitata questa coroncina, si placa l'ira <strong>di</strong> Dio el'imperscrutabile Misericor<strong>di</strong>a avvolge l'anima e sicommuovono le viscere della Mia Misericor<strong>di</strong>a, per la dolorosaPassione <strong>di</strong> Mio Figlio». Oh, se tutti conoscessero quanto è grande laMisericor<strong>di</strong>a del Signore, e quanto noi tutti abbiamo bisogno <strong>di</strong> questaMisericor<strong>di</strong>a e specialmente in quell'ora decisiva!Oggi per un'anima ho ingaggiato una battaglia con gli spiriti delletenebre. Che o<strong>di</strong>o tremendo nutre satana per la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio! Lovedo da come si oppone a tutta quest'opera.O Gesù Misericor<strong>di</strong>oso, <strong>di</strong>steso sulla croce, ricordati dell'ora della nostramorte! O Misericor<strong>di</strong>osissimo Cuore <strong>di</strong> Gesù, aperto dalla lancia,nascon<strong>di</strong>mi nell'ultima ora della morte. O Sangue e Acqua, che scaturistidal Cuore <strong>di</strong> Gesù, come sorgente d'insondabile Misericor<strong>di</strong>a per me, oGesù agonizzante, ostaggio <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a, mitiga l'ira <strong>di</strong> Dio nell'oradella mia morte.12.XII.1936. Oggi sono stata soltanto alla santa Comunione e per un po'alla santa Messa. Tutta la mia forza sta in Te, o Pane Vivo. Sarebbe<strong>di</strong>fficile per me trascorrere una giornata, senza accostarmi alla S.Comunione. Egli è il mio scudo. Senza <strong>di</strong> Te, Gesù, non riesco a vivere.Gesù, il mio Amore, oggi mi ha fatto comprendere quanto mi ami,sebbene fra <strong>di</strong> noi ci sia un abisso così grande: il Creatore e la creatura, etuttavia in un certo modo è come se ci fosse l'uguaglianza; l'amorepareggia l'abisso. Egli stesso si abbassa fino a me e mi rende idonea atrattare familiarmente con Lui. Mi sono immersa in Lui annientandomiquasi completamente, e tuttavia, sotto il Suo sguardo amorevole la miaanima acquista potenza, vigore e la consapevolezza che ama ed è amatain modo particolare, sa che l'Onnipotente la <strong>di</strong>fende. Una similepreghiera benché breve, dà però molto all'anima, mentre ore intere <strong>di</strong>preghiera normale non danno all'anima la luce, che le dà un breve istante<strong>di</strong> preghiera superiore.Dopo mezzogiorno sono stata per la prima volta sulla veranda. E’ venutaa trovarmi Suor Felicia e mi ha portato qualche cosetta che mi serviva ealcune bellissime mele e i saluti dell'amata Madre Superiora e delle careconsorelle.13.XII.1936. <strong>LA</strong> CONFESSIONE DAVANTI A GESU’. Quandoconsiderai che erano già tre settimane che non mi confessavo, mi misi apiangere, vedendo la fragilità della mia anima e certe <strong>di</strong>fficoltà. Non miero confessata a causa <strong>di</strong> circostanze sfavorevoli. Il giorno in cui ci fu laconfessione, in ero a letto. La settimana dopo, la confessione ci fu nelpomeriggio ed io la mattina ero partita per l'ospedale. Questo pomeriggioè venuto nella mia cameretta d'isolamento Padre Andrasz e si è seduto,201affinché mi confessassi. Prima non ha scambiato nemmeno una parola.Sono stata enormemente contenta, poiché desideravo tanto confessarmi.Come al solito svelai tutta la mia anima. Il Padre mi rispose ad ognipiccola cosa. Mi sentii stranamente felice per aver potuto così <strong>di</strong>re tutto.Per penitenza mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> recitare le litanie del Nome <strong>di</strong> Gesù. Quandovolevo fargli presente la <strong>di</strong>fficoltà che avevo per recitare quelle litanie, sialzò e mi <strong>di</strong>ede l'assoluzione. Improvvisamente dalla Sua personacominciò a sprigionarsi un grande splendore e vi<strong>di</strong> che non era PadreAndrasz, ma Gesù. Le Sue vesti erano bianche come la neve e scomparveimme<strong>di</strong>atamente. In un primo momento rimasi un po' ansiosa, ma pocodopo una certa tranquillità entrò nella mia anima. Notai che Gesùconfessa come gli altri confessori. Tuttavia il mio cuore durante quellaconfessione intuii stranamente qualche cosa, che in un primo momentonon ero riuscita a capire che significato avesse.16.XII.1936. La giornata o<strong>di</strong>erna l'ho offerta per la Russia; tutte le miesofferenze e preghiere le ho offerte per quel povero paese. Dopo la S.Comunione, Gesù mi ha detto: «Non posso sopportare più a lungoquesto paese; non legarMi le mani, figlia Mia». Compresi che, senon fosse per le preghiere delle anime care a Dio, tutta questa nazionesarebbe stata già annientata. Oh, quanto soffro per questa nazione, cheha espulso Dio dai propri confini!O sorgente inesauribile della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio, riversati sopra <strong>di</strong> noi.La Tua bontà non ha confini. Conferma, Signore, la potenza della tuaMisericor<strong>di</strong>a sull'abisso della mia miseria, poiché la Tua pietà è senzalimiti. Misteriosa ed irraggiungibile è la Tua Misericor<strong>di</strong>a, che riempie <strong>di</strong>stupore le menti degli uomini e degli angeli. L'Angelo Custode mi haraccomandato <strong>di</strong> pregare per una certa anima e la mattina ho saputo chesi trattava <strong>di</strong> una persona che era entrata in agonia in quel momento. Inmaniera sorprendente Gesù mi fa conoscere che qualcuno ha bisognodelle mie preghiere. In modo particolare vengo a conoscerlo quando, chiha bisogno delle mie preghiere, è un'anima in agonia. Questo ora siverifica più spesso che in passato. Gesù mi ha fatto conoscere quanto Gliè cara un anima che vive della volontà <strong>di</strong> Dio, dando con ciò a Dio lamassima gloria. Oggi ho compreso che, se anche non portassi a terminenulla <strong>di</strong> quello che vuole il Signore da me, so che verrò ricompensatacome se avessi concluso tutto, poiché Egli vede l'intenzione con la qualeho iniziato. E se anche mi chiamasse a Sé oggi stesso, quest'opera nonsoffrirebbe nulla per questo, poiché Lui solo è il Padrone e dell'opera edell'operaio. Il mio compito è quello <strong>di</strong> amarLo alla follia. Tutte le operesono una gocciolina davanti a Lui; l'amore ha un significato, ha forza emerito. Ha svelato alla mia anima vasti orizzonti; l'amore pareggia gliabissi.202
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«Scrivi: sono tre volte santo ed h
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