10.1.1935.Giovedì. La sera durante la bene<strong>di</strong>zione, cominciai ad essere tormentatada pensieri <strong>di</strong> questo genere: tutto quello che <strong>di</strong>co della grandeMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio, non è per caso una menzogna od un'illusione?.., evolevo riflettere per un po' su questo argomento, quando all'improvvisosentii nel mio intimo una voce forte e chiara: «Tutto quello che <strong>di</strong>cidella Mia bontà è vero e non ci sono espressioni sufficienti peresaltare la Mia bontà ». Queste parole furono così piene <strong>di</strong> forza ecosì chiare, che darei la vita per esse, per confermare che provenivano dalSignore. Le riconosco dalla profonda serenità che in quei momenti miviene trasmessa e che mi rimane anche in seguito. Tale serenità mi dàuna forza ed un'energia così gran<strong>di</strong>, che nulla sono le <strong>di</strong>fficoltà, lecontrarietà, le sofferenze e la morte stessa. Questa luce mi ha sollevatoun lembo <strong>di</strong> mistero, cioè mi ha fatto capire che tutti gli sforzi cheintraprendo perché le anime conoscano la Misericor<strong>di</strong>a dei Signore, sonomolto gra<strong>di</strong>ti a Dio e da ciò è venuta alla mia anima una tale gioia, chenon so se in para<strong>di</strong>so ce ne possa essere una maggiore. Oh! se le animevolessero ascoltare almeno un po' la voce della coscienza e la voce, cioèl'ispirazione dello Spirito Santo! Dico « almeno un po' », dato che unavolta che ci consegnamo all'influsso dello Spirito <strong>di</strong> Dio, Egli stessocompleterà quello che manca a noi.Capodanno 1935. A Gesù piace partecipare alle più piccole circostanzedella nostra vita e sod<strong>di</strong>sfa talvolta i miei desideri segreti, quelli che certevolte nascondo anche a Lui, sebbene lo sappia che per Lui non ci puòessere nulla <strong>di</strong> segreto. A Capodanno da noi c'è l'usanza <strong>di</strong> estrarre ilPatrono particolare per tutto l'anno. La mattina, durante la me<strong>di</strong>tazione,mi venne uno <strong>di</strong> questi segreti desideri, e cioè che Gesù Eucaristico fosseil mio Patrono particolare anche per quest'anno, come per il passato.Nascosi però questo mio desiderio al mio Diletto; parlai con Lui <strong>di</strong> tutto,ad eccezione del fatto che Lo volevo come Patrono. Quando andammo inrefettorio per la colazione, dopo aver fatto il segno della croce, ebbe iniziol'estrazione dei Patroni. Appena mi avvicinai alle immaginette sulle qualierano scritti i Patroni, ne presi una senza pensarci e non la lessi subito.Volevo mortificarmi per qualche minuto. All'improvviso sento nel miointimo una voce: « Sono il tuo Patrono, leggi ». Allora guardai subitoquello che c'era scritto e lessi: « Patrono per il 1935 la SantissimaEucaristia ». il cuore mi sobbalzò dalla gioia e mi allontanai allachetichella dal gruppo delle suore ed andai almeno per un momentodavanti al SS.mo Sacramento e là <strong>di</strong>e<strong>di</strong> sfogo ai sentimenti del mio cuore.Gesù però mi fece osservare in modo delicato che in quel momento avreidovuto essere con le consorelle. Andai imme<strong>di</strong>atamente, attenendomialla regola. O <strong>Santa</strong> Trinità, Unico Dio, insondabile nella grandezza dellaMisericor<strong>di</strong>a verso le creature e specialmente verso i poveri peccatori.Hai mostrato l'abisso insondabile della Tua Misericor<strong>di</strong>a, che nessuna99mente, né umana né angelica, è riuscita mai a scandagliare. Il nostronulla e la nostra miseria sprofondano nella Tua grandezza. O Bontàinfinita, chi può adorarti degnamente? Si trova un'anima che possacomprendere il Tuo amore? O Gesù, tali anime esistono, ma non sonomolte.Un giorno, durante la me<strong>di</strong>tazione del mattino, sentii questa voce: « IoStesso sono la tua guida, sono stato, sono e sarò; ma dato cheMi hai chiesto un aiuto visibile, te l'ho dato. L'ho scelto IoStesso ancor prima che Me lo chiedessi, poiché l'esige la Miacausa. Sappi che le mancanze che commetti contro <strong>di</strong> lui,feriscono il Mio Cuore. Guardati bene in modo particolaredall'agire <strong>di</strong> testa tua; in ogni più piccola cosa ci sia il sigillodell'obbe<strong>di</strong>enza». Col cuore contrito ed annientato chiesi perdono alSignore Gesù per quelle mancanze. Chiesi perdono anche al padrespirituale e feci il proposito <strong>di</strong> non far nulla, piuttosto che fare molto emale. O Gesù buono, Ti ringrazio per questa grande grazia, cioè peravermi fatto conoscere quello che sono per me stessa: miseria e peccato,nient'altro. Da me stessa posso fare una cosa soltanto, cioè offenderTi, omio Dio, poiché la miseria non può fare nient'altro da se stessa cheoffendere Te, o Bontà infinita.Una volta mi venne chiesto <strong>di</strong> pregare per una certa amma. Decisi <strong>di</strong> faresubito una novena alla Misericor<strong>di</strong>a del Signore ed alla novena aggiunsiuna mortificazione, che consisteva nel tenere in entrambe le gambe unacatenella <strong>di</strong> ferro per la durata della santa Messa. Erano tre giorni chefacevo quella penitenza, quando andai a confessarmi e <strong>di</strong>ssi al padrespirituale che avevo intrapreso quella mortificazione col suo permessopresunto. Pensavo infatti che il Padre spirituale non avrebbe avuto nullacontro <strong>di</strong> ciò. Invece la risposta che ascoltai fu il contrario, cioè che nondovevo far nulla <strong>di</strong> mia iniziativa, senza il permesso. O mio Gesù, ecco hoagito <strong>di</strong> nuovo a mio arbitrio, ma non perdo il coraggio a causa delle miemancanze; so bene che sono miseria. A motivo della salute non ottenni ilpermesso, ed il Padre spirituale si meravigliò che avessi potutosottopormi a maggiori mortificazioni senza il suo permesso. Chiesiperdono per il mio comportamento arbitrario, o meglio per aver agitocon un permesso presunto e chiesi che mi venisse cambiata quellapenitenza in un'altra. il Padre spirituale me la cambiò in unamortificazione interiore, invitandomi a riflettere, durante la santa Messa,al motivo per cui Gesù volle essere battezzato. Quella me<strong>di</strong>tazione non fuuna mortificazione per me, dato che pensare a Dio è una delizia, e nonuna mortificazione; ma in quello c'era la mortificazione della volontà,dato che facevo non quello che piaceva a me, ma quello che mi era statoin<strong>di</strong>cato ed appunto in questo consiste la mortificazione interiore. Dopoche mi fui allontanata dal confessionale e cominciai a fare la penitenza,u<strong>di</strong>i queste parole: « Ho concesso la grazia all'anima, per la quale100
Mi hai pregato, ma non per la tua mortificazione, quella che tieri scelta da sola, bensì solo per l'atto <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>enza totaleverso il Mio Sostituto ho fatto grazia all'anima, per la quale haiinterceduto presso <strong>di</strong> Me e per la quale hai men<strong>di</strong>cato laMisericor<strong>di</strong>a. Sappi che quando annienti in te la tua propriavolontà, allora la Mia regna in Te ». O mio Gesù, abbi pazienza conme. Ora starò più attenta per l'avvenire. Questo proposito non lo baso sume stessa, ma sulla Tua grazia e bontà, che è così grande verso <strong>di</strong> metantomisera.Una volta Gesù mi fece conoscere che quando Lo prego per qualcheintenzione, che talvolta mi viene raccomandata, è sempre pronto aconcedere le Sue grazie, solo che non sempre le anime le voglionoaccettare: « Il Mio Cuore è stracolmo <strong>di</strong> tanta Misericor<strong>di</strong>a per leanime e soprattutto per i poveri peccatori. Oh! se riuscissero acapire che Io sono per loro il migliore dei Padri; che per loro èscaturito dal Mio Cuore Sangue ed Acqua, come da unasorgente strapiena <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a; che per loro <strong>di</strong>moro neltabernacolo e come Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a desidero colmare leanime <strong>di</strong> grazie, ma non vogliono accettarle. Vieni almeno tu ilpiù spesso possibile a prendere le grazie che essi non voglionoaccettare e con ciò consolerai il Mio Cuore. Oh! quanto ègrande l'in<strong>di</strong>fferenza delle anime per tanta bontà, per tanteprove d'amore! Il Mio Cuore è ripagato solo con ingratitu<strong>di</strong>ne etrascuratezza da parte delle anime che vivono nel mondo.Hanno tempo per ogni cosa; per venire da Me a prendere legrazie non hanno tempo. E perciò Mi rivolgo a voi, a voi, animeelette! Anche voi non comprendete l'amore del Mio Cuore? Eanche qui è rimasto deluso il Mio Cuore. Non trovo il completoabbandono al Mio amore. Tante riserve! Tanta <strong>di</strong>ffidenza!Tanta cautela! Per tua consolazione ti <strong>di</strong>rò che ci sono animeche vivono nel mondo, che Mi amano sinceramente; <strong>di</strong>moronei loro cuori con delizia. Ma non sono molte. Anche neiconventi ci sono tali anime che riempiono <strong>di</strong> gioia il MioCuore; in esse sono impressi i Miei lineamenti e per questo ilPadre Celeste guarda a loro con un compiacimentoparticolare. Esse saranno la meraviglia degli angeli e degliuomini. Il loro numero è molto piccolo. Esse costituiscono una<strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> fronte alla giustizia del Padre Celeste ed impetrano laMisericor<strong>di</strong>a per il mondo. L'amore <strong>di</strong> queste anime ed il lorosacrificio mantengono l'esistenza del mondo. Quello cheferisce più dolorosamente il Mio Cuore è l'infedeltà <strong>di</strong> unanima che Io ho scelto in modo particolare. Quelle infedeltàsono come lame taglienti che trafiggono il Mio Cuore ».10129.1.1935. Questo martedì mattina, durante la me<strong>di</strong>tazione, ho vistointeriormente il Santo Padre che celebrava la santa Messa. Dopo il «Pater noster » si è messo a parlare con Gesù della causa, <strong>di</strong> cui Gesùaveva or<strong>di</strong>nato a me <strong>di</strong> parlarGli. Benché io non abbia parlato <strong>di</strong> ciòpersonalmente col Santo Padre, dato che l'argomento è stato trattato daqualcun altro, in questo momento però io so, per conoscenza interiore,che il Santo Padre sta riflettendo su tale questione, che in breve tempo sievolverà secondo i desideri <strong>di</strong> Gesù. Prima degli esercizi spirituali <strong>di</strong> ottogiorni, andai dal mio <strong>di</strong>rettore spirituale, a chiedergli il permesso percerte mortificazioni da fare durante gli esercizi, tuttavia non ottenni ilpermesso per tutto quello che avevo chiesto, ma solo per alcune. Ottennil'autorizzazione per un ora <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione sulla Passione del SignoreGesù e per certi atti <strong>di</strong> umiliazione. Ero rimasta però un po' insod<strong>di</strong>sfatta,per non aver ottenuto il permesso per tutto quello che avevo chiesto.Quando tornammo a casa, entrai un momento in cappella e subito u<strong>di</strong>inel mio intimo una voce: « Un'ora <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione sulla Miadolorosa Passione ha un merito maggiore <strong>di</strong> un anno intero <strong>di</strong>flagellazioni a sangue. La me<strong>di</strong>tazione sulle Mie Piaghedolorose è <strong>di</strong> grande profitto per te ed a Me procura unagrande gioia. Mi stupisce che tu non abbia ancora rinunciatocompletamente alla tua volontà, ma gioisco enormementepensando che tale cambiamento avverrà durante gli esercizispirituali ». Questo stesso giorno, mentre ero in chiesa ed aspettavo <strong>di</strong>confessarmi, vi<strong>di</strong> gli stessi raggi che uscivano dall'ostensorio e sipropagavano per tutta la chiesa. Questo durò per tutto il tempo dellafunzione. Dopo la bene<strong>di</strong>zione si proiettarono su entrambi i lati e poirientrarono nell'ostensorio. Ad osservarli erano chiari e limpi<strong>di</strong> come ilcristallo. Chiesi a Gesù che si degnasse <strong>di</strong> accendere il fuoco del Suoamore in tutte le anime in<strong>di</strong>fferenti. Sotto questi raggi il cuore si riscalda,anche se fosse freddo come un pezzo <strong>di</strong> ghiaccio; se fosse duro come laroccia, si ridurrebbe in polvere.G.M.G. Wilno, 4.11.1933 ESERCIZI SPIRITUALI DI OTTOGIORNI. O Gesù, Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a, ecco <strong>di</strong> nuovo un momento in cuirimango faccia a faccia con Te. Per questo T'imploro per tutto l'amore <strong>di</strong>cui arde il Tuo Cuore Divino, annienta in me completamente l'amorproprio ed in cambio infiamma il mio cuore del fuoco del Tuo amorepurissimo. Verso sera, finita la pre<strong>di</strong>ca, u<strong>di</strong>i queste parole: « Io sonocon te. Durante questi esercizi spirituali consoliderò la tuapace e il tuo coraggio, in modo che non vengano meno le tueforze nel dare attuazione ai Miei propositi. Pertanto durantequesti esercizi annullerai completamente la tua volontà,mentre si compirà in te tutta la Mia volontà. Sappi che ciò ti102
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