l'abbondanza delle Mie grazie. Quando vai alla confessione,sappi che Io stesso ti aspetto in confessionale, Mi coprosoltanto <strong>di</strong>etro il sacerdote, ma sono Io che opero nell'anima.Lì la miseria dell'anima s'incontra col Dio della Misericor<strong>di</strong>a.Dì alle anime che da questa sorgente della Misericor<strong>di</strong>apossono attingere le grazie unicamente col recipiente dellafiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità nonavrà limiti. I rivoli della Mia grazia inondano le anime umili. Isuperbi sono sempre nell'in<strong>di</strong>genza e nella miseria, poiché laMia grazia si allontana da loro e va verso le anime umili».14.II.38. Durante l'adorazione ho u<strong>di</strong>to queste parole: «Prega perun'educanda, che ha tanto bisogno della Mia grazia». Conobbiche si trattava <strong>di</strong> N., ho pregato molto e la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio avvolsequell'anima. Durante l'adorazione, dopo aver ripetuto più voltel'invocazione «Santo Dio » all'improvviso fui investita da una più vivapresenza <strong>di</strong> Dio e venni trasportata in ispirito davanti alla Maestà Divina.E vi<strong>di</strong> come rendono gloria a Dio gli angeli ed i santi del Signore. E cosìgrande questa gloria resa a Dio, che non voglio lasciarmi tentare adescriverla, perché non ne sono capace ed anche perché le anime nonpensino che quello che ho scritto sia tutto. San Paolo, ora comprendoperché non hai voluto descrivere il para<strong>di</strong>so, ma hai detto soltanto che «quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, nè mai entrarono incuore <strong>di</strong> uomo, queste ha preparato Dio per coloro che Lo amano ». Ed ècosì, che tutto, come è uscito da Dio, così a Lui ritorna e Gli rende unagloria perfetta. Ed ora, dopo averla esaminata, quanto trovo misera lagloria che io rendo a Dio. Che minuscola goccia è in confronto allaperfetta gloria del cielo! Oh, quanto sei buono, o Dio, che accetti anche lamia adorazione e rivolgi benignamente il Tuo Volto verso <strong>di</strong> me e faiconoscere che Ti è gra<strong>di</strong>ta la nostra preghiera! «Scrivi sulla Mia bontàciò che ti viene in mente». Risposi: “Ma, Signore, e se scrivessitroppo?”. Ed il Signore mi rispose: «Figlia Mia, anche se tu parlassicontemporaneamente tutte le lingue degli uomini e degliangeli, non riusciresti a <strong>di</strong>re troppo, ma al contrario,glorificheresti solo in piccola parte la Mia bontà, la Miainsondabile Misericor<strong>di</strong>a». O mio Gesù, poni Tu stesso le parolesulle mie labbra, affinché io Ti possa adorare degnamente. «Figlia Mia,sii tranquilla, fa' quello che ti or<strong>di</strong>no. I tuoi pensieri sono unitiai Miei pensieri, perciò scrivi quello che ti viene in mente. Seila segretaria della Mia Misericor<strong>di</strong>a: ti ho scelta per questoincarico in questa vita e in quella futura. Voglio così,nonostante tutte le opposizioni che ti faranno; sappi che noncambierò ciò che è <strong>di</strong> Mio gra<strong>di</strong>mento». Allora con grande umiltàmi sprofondai davanti alla Maestà <strong>di</strong> Dio. Però più mi umiliavo, più la391presenza <strong>di</strong> Dio penetrava in me... O Gesù, mia unica consolazione. Oh,quanto è terribile l'esilio, e che sorta <strong>di</strong> foresta debbo attraversare! Lamia anima avanza a fatica attraverso i paurosi grovigli <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>fflcoltà.Se non mi sostenessi Tu stesso, Signore, mi sarebbe assolutamenteimpossibile andare avanti.16.II.1938. Mentre pregavo il vivo Cuore <strong>di</strong> Gesù, presente nel SS.moSacramento, secondo l'intenzione <strong>di</strong> un certo sacerdote, in un attimoGesù mi fece conoscere la Sua bontà e mi <strong>di</strong>sse: «Non gli darò pesi al<strong>di</strong> sopra delle forze».Quando venni a sapere <strong>di</strong> certe sofferenze e <strong>di</strong>fficoltà che una personaaveva in quest'opera <strong>di</strong> Dio, prima della santa Comunione, pregai Gesù <strong>di</strong>farmi conoscere se per caso quelle sofferenze non fossero causate da me.« Mio dolcissimo Gesù, Ti supplico per la Tua infinità bontà eMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> farmi conoscere se in quest'opera c'è qualche cosa chenon Ti piace o se c'è qualche mia colpa. Se è così, quando vieni nel miocuore, riempilo <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne e fammi conoscere la Tua<strong>di</strong>sapprovazione. Ma se non ho colpe in questo, rafforza la mia pace ».Quando ricevetti il Signore, la mia anima venne inondata da una grandepace ed il Signore mi fece conoscere che l'opera era messa alla prova, manon per questo era meno gra<strong>di</strong>ta a Dio. Ne fui molto lieta, ma raddoppiaile mie preghiere, affinché quest'opera uscisse indenne dalla prova delfuoco. O mio Gesù, quanto è bene stare sulla croce, ma con Te. Con Te,amor mio, la mia anima è continuamente stesa sulla croce e si riempie <strong>di</strong>amarezza. L'aceto e il fiele sfiorano le mie labbra, ma è bene, è bene chesia così; d'altronde il Tuo Cuore <strong>di</strong>vino nel corso <strong>di</strong> tutta la vita è statosempre <strong>di</strong>ssetato con l'amarezza ed in cambio dell'amore hai ricevutoingratitu<strong>di</strong>ne. Eri talmente addolorato, che dalle Tue labbra usci quellamento doloroso col quale cercavi chi Ti consolasse e non l'hai trovato.Quando chiesi al Signore che si degnasse <strong>di</strong> volgere il Suo sguardo su unacerta anima che da sola lotta contro molte contrarietà, in un attimo ilSignore mi fece conoscere che tutti sono come polvere sotto i Suoi pie<strong>di</strong>.«E perciò non affliggerti. Ve<strong>di</strong> che essi, per quello che sono,non possono far nulla e se permetto loro quasi <strong>di</strong> trionfare, lotaccio per i Miei imperscrutabili <strong>di</strong>segni». Vedendo che tutto<strong>di</strong>pende dal Signore, provai una grande serenità. Cfr.Quando viene il cappellano con Gesù, ci sono dei momenti in cui minveste una vivissima presenza <strong>di</strong> Dio ed il Signore mi fa conoscere la Suasantità, ed allora vedo anche il più piccolo pulviscolo nella mia anima eprima <strong>di</strong> ogni santa Comunione desidererei purificarla. L'ho chiesto alconfessore e mi ha risposto che non è necessario confessarsi prima <strong>di</strong>ogni santa Comunione. Tali minuzie le cancella la santa Comunione ed èuna tentazione pensare a confessarsi al momento <strong>di</strong> ricevere l'Eucaristia.Non chiarii oltre lo stato della mia anima poiché non era il mio <strong>di</strong>rettore392
spirituale, ma un confessore occasionale. E questa conoscenza non miprende tempo, poiché è più veloce del lampo, accende in me l'amore,lasciandomi la conoscenza <strong>di</strong> me stessa...20.II.38. Oggi ho avuto questa risposta dal Signore: «Ho bisognodelle tue sofferenze per la salvezza delle anime». O mio Gesù, fa'<strong>di</strong> me quello che Ti piace. Non ho avuto il coraggio <strong>di</strong> chiedere al Signoremaggiori sofferenze, poiché l'ultima notte ho sofferto talmente che nonpotrei sopportare nemmeno una goccia in più <strong>di</strong> quello che il SignoreGesù stesso mi ha dato. Per quasi tutta la notte avevo avuto dei dolori <strong>di</strong>una tal violenza che mi sembrava mi si lacerassero tutte le viscere.Rigettai, tra conati convulsi, la me<strong>di</strong>cina che avevo preso. Quando mipiegai verso terra, perdetti la conoscenza, rimanendo per qualche tempocon la testa contro il pavimento. Dopo essermi riavuta, m'accorsi che contutto il corpo premevo sul viso e sulla testa; inondata <strong>di</strong> vomito, pensaiche quella fosse ormai la fine. La cara Madre Superiora e Suor Tarcisiafecero del loro meglio per soccorrermi. Gesù chiedeva la sofferenza, nonla morte. O mio Gesù, fa' <strong>di</strong> me quello che Ti piace. Dammi però la forza<strong>di</strong> soffrire. Quando mi sostiene la Tua potenza, sopporto tutto. O anime,quanto vi amo! Oggi è venuta da me una suora e mi ha detto: « Scusi,sorella, ma ho sentito stranamente in me come se qualcosa mi spingessea venite da lei per raccomandarle certe mie questioni prima che leimuoia. Lei, sorella, potrà intercedere e risolvere la faccenda con Gesù.Continuo a sentire qualcosa che mi <strong>di</strong>ce che lei può risolvermi questo ».Le risposi con la stessa sincerità che si, sentivo nell'anima che dopo lamorte avrei potuto ottenere da Gesù più <strong>di</strong> adesso. Mi ricorderò <strong>di</strong> leidavanti al Suo trono. Quando entrai un momento nella attigua camera daletto, per far visita alle suore ammalate, una suora mi <strong>di</strong>sse: « Sorella,quando lei morirà io non avrò paura <strong>di</strong> lei. Venga da me dopo morta,poiché debbo confidarle un segreto dell'anima, perché me lo risolva conGesù. Io so che lei può ottenermi questo dal Signore Gesù ». Siccomeparlava pubblicamente, le risposi in questo modo: « Il Signore Gesù èmolto <strong>di</strong>screto e pertanto i segreti che ci sono fra Lui ed un'anima non litra<strong>di</strong>sce con nessuno ».O mio Signore, Ti ringrazio che mi ren<strong>di</strong> simile a Te con l'annientamento.Vedo che il mio involucro terreno comincia a <strong>di</strong>sfarsi. Sono lieta perquesto, poiché fra non molto sarò nella casa del Padre mio.27.II.38. Oggi sono stata a confessarmi dal Padre Andrasz. Mi sonocomportata come desiderava Gesù. Dopo la santa confessione un cumulo<strong>di</strong> luce ha inondato la mia anima. Ad un tratto ho u<strong>di</strong>to una voce: «Epoiché sei una bambina, rimarrai accanto al Mio Cuore. Mi èpiù gra<strong>di</strong>ta la tua semplicità che le mortificazioni». Parole <strong>di</strong>393Padre Andrasz: « Vivi maggiormente <strong>di</strong> fede. Prega perché la <strong>di</strong>vinaMisericortlia si <strong>di</strong>ffonda <strong>di</strong> più e quest'opera, in buone mani, sia <strong>di</strong>rettabene. Tu cerca <strong>di</strong> essere qui una buona religiosa, sebbene potrebbe essereanche così come <strong>di</strong>ci tu, ma cerca <strong>di</strong> essere qui una buona religiosa. Edora se senti quelle attrazioni <strong>di</strong>vine e conosci che è il Signore che te lemanda, seguile. De<strong>di</strong>ca alla preghiera tutto il tempo che le è assegnato ele annotazioni falle dopo la preghiera...Ultimi due giorni <strong>di</strong> carnevale. Le mie sofferenze fisiche sono aumentate.Mi sono unita più intimamente al Salvatore sofferente, invocando da LuiMisericor<strong>di</strong>a per il mondo intero che impazzisce nella sua cattiveria. Pertutto il giorno ho sentito il dolore della corona <strong>di</strong> spine. Quando mi sonocoricata, non potevo appoggiare il capo sul cuscino. Alle <strong>di</strong>eci però sonocessati i dolori e mi sono addormentata, ma il giorno dopo mi sentivosfinita.O Gesù Ostia, se non mi sostenessi Tu, non saprei resistere sulla croce,non riuscirei a sopportare tante sofferenze, ma la forza della Tua graziami mantiene ad un livello superiore e rende meritorie le mie sofferenze.Tu mi dai la forza <strong>di</strong> andare sempre avanti e <strong>di</strong> conqulstare d'assalto ilpara<strong>di</strong>so e <strong>di</strong> nutrire nel cuore amore per coloro dai quali ricevo ostilità e<strong>di</strong>sprezzo. Si può tutto con la Tua grazia.1.III.1938. Esercizi spIrituali <strong>di</strong> un giorno. Nella me<strong>di</strong>tazione ho capitoche debbo nascondermi il più profondamente possibile nel Cuore <strong>di</strong>Gesù, me<strong>di</strong>tare sulla sua dolorosa Passione e penetrare nei sentimentidel Suo Cuore <strong>di</strong>vino, che è pieno <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a per i peccatori. Alloscopo <strong>di</strong> ottenere per loro Misericor<strong>di</strong>a mi annienterò ogni momento,vivendo della volontà <strong>di</strong> Dio.Durante tutta questa Quaresima sarò un'ostia nelle Tue mani; serviti <strong>di</strong>me per poter entrare nell'intimo dei peccatori. Chie<strong>di</strong>mi quello che vuoi,nessun sacrificio mi sembrerà troppo grande, quando si tratta delleanime.Per tutto questo mese la santa Messa e la santa Comunione saranno perPadre Andrasz, affinché il Signore gli faccia conoscere più a fondo il Suoamore e la Sua Misericor<strong>di</strong>a. In questo mese mi eserciterò in queste trevirtù che mi ha raccomandato la Madonna: umiltà, purezza e amor <strong>di</strong>Dio, accettando, con profonda sottomissione alla volontà del Signore,tutto quello che Egli mi manderà.2.III.38. Ho iniziato la santa Quaresima come voleva Gesù,abbandonandomi totalmente alla Sua santa volontà ed accettando conamore tutto ciò che mi manda. Non posso fare maggiori mortificazioni,poiché sono molto debole. La lunga malattia mi ha lasciatocompletamente senza forze. Mi unisco a Gesù per mezzo delle sofferenze.Quando me<strong>di</strong>to sulla Sua dolorosa Passione, le mie sofferenze fisiche394
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