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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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7.1. Durante l'ora santa, il Signore mi concesse <strong>di</strong> sperimentare la SuaPassione; con<strong>di</strong>visi l'amarezza della Passione, <strong>di</strong> cui era colma la Suaanima. Gesù mi fece conoscere come l'anima deve essere fedele allapreghiera, nonostante le tribolazioni, l'ari<strong>di</strong>tà e le tentazioni, poiché dallapreghiera in prevalenza <strong>di</strong>pende talvolta la realizzazione dei gran<strong>di</strong>progetti <strong>di</strong> Dio, e se noi non perseveriamo nella preghiera, mettiamodegli impe<strong>di</strong>menti a ciò che Id<strong>di</strong>o voleva compiere per mezzo nostrooppure in noi. Ogni anima ricor<strong>di</strong> queste parole: «E trovandosi in unasituazione <strong>di</strong>fficile, pregava più a lungo ». Una preghiera <strong>di</strong> questogenere la prolungo sempre per quanto ciò mi è possibile ecompatibilmente coi miei doveri.8.1. Venerdì mattina, mentre andavo in cappella per la santa Messa, vi<strong>di</strong>improvvisamente sul marciapiede un grande cespuglio <strong>di</strong> ginepro e inesso un gatto orribile, che fissandomi con malvagità, voleva impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong>andare in cappella. Una sola invocazione del Nome <strong>di</strong> Gesù e tuttoscomparve. Ho offerto tutta la giornata per i peccatori agonizzanti.Durante la santa Messa ho sentito in modo particolare la presenza delSignore. Dopo la santa Comunione guardai con fiducia il Signore e Gli<strong>di</strong>ssi: « Desidero tanto <strong>di</strong>rTi una cosa ». Ed il Signore si rivolse verso <strong>di</strong>me con amore e <strong>di</strong>sse: “E cosa desideri <strong>di</strong>rMi?”. « Gesù, Ti prego perl'inconcepibile potenza della Tua Misericor<strong>di</strong>a, che tutte le anime chemuoiono oggi evitino il fuoco dell'inferno, anche se sono i più gran<strong>di</strong>peccatori. Oggi è venerdì, che ricorda la Tua dolorosa agonia sulla croce;siccome la Tua Misericor<strong>di</strong>a è inimmaginabile, gli angeli non simeraviglieranno per questo ». E Gesù mi strinse ai Suo Cuore e <strong>di</strong>sse:«Figlia amata, hai conosciuto bene l'abisso della MiaMisericor<strong>di</strong>a. Farò come chie<strong>di</strong>, ma unisciti continuamente alMio Cuore agonizzante e sod<strong>di</strong>sfa la Mia giustizia. Sappi cheMi hai chiesto una cosa grande, ma vedo che te l'ha suggerita ilpuro amore verso <strong>di</strong> Me; per questo esau<strong>di</strong>rò la tua richiesta».O Maria, Vergine Immacolata, pren<strong>di</strong>mi sotto la Tua specialissimaprotezione e custo<strong>di</strong>scila purezza della mia anima, del mio cuore e delmio corpo. Tu sei il modello e la stella della mia vita. Oggi ho provato ungrande <strong>di</strong>spiacere nel momento della visita delle nostre suore. Sonovenuta a sapere una certa cosa che mi ha ferito profondamente il cuore;però sono riuscita a dominarmi, <strong>di</strong> modo che le suore non se ne sonoaffatto accorte. Quella sofferenza mi ha <strong>di</strong>laniato il cuore per un lungomomento, ma tutto ciò vada per i poveri peccatori... O Gesù, per i poveripeccatori... Gesù, mia forza, stammi vicino, aiutami...10.1.37. Oggi ho pregato il Signore <strong>di</strong> darmi la forza la mattina, per poterandare a ricevere la santa Comunione. O mio Maestro, Ti prego con tuttoil mio cuore assetato, se ciò è conforme alla Tua santa volontà, dammi215tutte le sofferenze ed i malanni che vuoi; io desidero soffrire giorno enotte. Ma Te ne prego ardentemente, dammi la forza nel momento in cuidebbo accostarmi alla santa Comunione. Ve<strong>di</strong> bene, Gesù, che nonportano la santa Comunione ai malati, e perciò se non mi dai la forza inquesto momento per poter scendere in cappella, come posso riceverTi nelTuo mistero d'amore? E Tu sai quant'è la nostalgia del mio cuore per Te.O mio dolce Sposo, a che scopo tanti ragionamenti? Tu lo sai quantoardentemente Ti desidero e se vuoi, puoi farmi questo. La mattina delgiorno dopo mi sono sentita come se fossi guarita completamente; nonavevo più svenimenti né altri malanni. Però, appena sono ritornata dallacappella, tutte le sofferenze ed i malanni hanno ripreso subito, come sefossero stati li ad aspettarmi. Io però non ho avuto paura <strong>di</strong> loro nelmodo più assoluto, poiché mi ero nutrita del Pane dei Forti. Guardo concoraggio a tutto, anche negli occhi della morte stessa.O Gesù nascosto nell'Ostia, mio dolce Maestro e fedele Amico, oh, quantoè felice la mia anima, perché ho un tale Amico, che mi tiene semprecompagnia. Non mi sento sola, anche se sono in isolamento. O GesùOstia, noi ci conosciamo, questo mi basta.12.1.37. Oggi quando è passato a visitarmi il me<strong>di</strong>co, non ha avuto unabuona impressione. In realtà soffrivo <strong>di</strong> più e la temperatura eraaumentata parecchio. Naturalmente decise che non andassi acomunicarmi, finché la temperatura non si fosse regolarizzata del tutto.Risposi che andava bene, benché il dolore mi stringesse il cuore, maaggiunsi che ci sarei andata non appena fosse passata la febbre. Egliacconsentì. Partito il me<strong>di</strong>co, <strong>di</strong>ssi al Signore: « Gesù, ora <strong>di</strong>pende da Tese potrò comunicarmi o dovrò farne a meno ». E non ci pensai più.Tuttavia ero continuamente assillata dal pensiero: dovrò essere privata <strong>di</strong>Gesù? No, non è possibile! E ciò non per una volta sola, ma per alcunigiorni, finché non passa la febbre. Ma quella sera <strong>di</strong>ssi al Signore: «Gesù,se le mie comunioni ti sono gra<strong>di</strong>te, umilmente Ti prego, fa' che iodomattina non abbia neanche una linea <strong>di</strong> febbre». La mattina misuro latemperatura e pensavo tra me che, anche con una sola linea <strong>di</strong> febbre,sarei rimasta a letto per non fare cosa contraria all'obbe<strong>di</strong>enza. Tolgo iltermometro: non segna nemmeno una linea <strong>di</strong> febbre. M'alzaiimme<strong>di</strong>atamente e andai a ricevere la S. Comunione. Quando venne ilme<strong>di</strong>co e gli <strong>di</strong>ssi che non avevo avuto nemmeno una linea <strong>di</strong> febbre edero andata alla S. Comunione, rimase stupito e io lo pregai che non miostacolasse nell'andare a ricevere la S. Comunione, poiché ciò avrebbeinfluito negativamente sulla cura. Il me<strong>di</strong>co rispose: « Per esseretranquillo in coscienza e nello stesso tempo per non contrariare lei,sorella, ci accor<strong>di</strong>amo così: quando è bel tempo, non piove e lei si sentebene, vada pure, ma in coscienza stia ben attenta a quello che le ho detto». Mi rallegrai, constatando che il me<strong>di</strong>co era così <strong>di</strong>sponibile verso <strong>di</strong>216

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