Gesù, salvami! ». Ma nemmeno un raggio <strong>di</strong> luce entrò nella mia anima esentii che le forze mi abbandonavano, come se avvenisse la separazionedel corpo dall'anima. Mi sottomisi alla volontà <strong>di</strong> Dio e ripetei: avvenga<strong>di</strong> me, o Dio, quello che hai stabilito, ormai in me non c'è più nulla <strong>di</strong>mio. All'improvviso s'impossessò <strong>di</strong> me la presenza <strong>di</strong> Dio e mi penetròda una parte all'altra fino al midollo delle ossa. Era il momento <strong>di</strong>accostarsi alla santa Comunione. Un istante dopo la santa Comunionepersi la cognizione <strong>di</strong> tutto ciò che mi circondava e del luogo dove mitrovavo. Ad un tratto vi<strong>di</strong> Gesù, così come è <strong>di</strong>pinto nell'immagine, chemi <strong>di</strong>sse: « Dì al confessore che quest'opera è Mia e Mi servo <strong>di</strong>te come <strong>di</strong> un misero strumento». E <strong>di</strong>ssi: « Gesù, io non posso farnulla <strong>di</strong> quello che mi or<strong>di</strong>ni, poiché il confessore mi ha detto che tuttoquesto è un'illusione e non debbo dar retta ai Tuoi or<strong>di</strong>ni, io perciò nonfarò nulla <strong>di</strong> quello che ora mi raccomanderai. Scusami, Signore, ma ame non è permesso nulla, debbo ubbi<strong>di</strong>re al confessore. Gesù, Ti chiedoperdono nel modo più sentito, Tu sai quello che sto soffrendo per questomotivo, ma purtroppo, Gesù, il confessore mi ha proibito <strong>di</strong> eseguire iTuoi or<strong>di</strong>ni». Gesù ascoltò con amabilità e sod<strong>di</strong>sfazione queste mieargomentazioni e lamentele. Io pensavo che ciò avrebbe offeso moltoGesù e invece, al contrario, Gesù era contento e mi <strong>di</strong>sse amabilmente: «Riferisci sempre al confessore tutto ciò che Io ti raccomando equello <strong>di</strong> cui parlo con te e fa' soltanto quello per cui ottieni ilpermesso. Non ti turbare e non aver paura <strong>di</strong> nulla, Io sonocon te ». La mia anima fu ripiena <strong>di</strong> gioia e svanirono tutti i pensieri chela tormentavano, mentre entrarono nell'anima la certezza ed il coraggio.Un momento dopo però fui investita dai tormenti che Gesù soffrinell'Orto degli Ulivi. Questo durò fino al venerdì mattina. Il venerdìsperimentai la Passione <strong>di</strong> Gesù, ma già in un modo <strong>di</strong>verso. In quelgiorno giunse da noi da Derdy il Padre Bukowski. Una forza misteriosami ingiunse <strong>di</strong> andare a confessarmi e <strong>di</strong> <strong>di</strong>re tutto quello che mi eracapitato e quello che mi aveva detto Gesù. Il Padre era completamentecambiato e mi <strong>di</strong>sse: “Non abbia paura <strong>di</strong> nulla, sorella, non le capiterànulla <strong>di</strong> male, poiché Gesù non lo permetterà. Dato che lei è obbe<strong>di</strong>ente ein questa <strong>di</strong>sposizione d'animo, la prego <strong>di</strong> non preoccuparsi <strong>di</strong> nulla.Id<strong>di</strong>o troverà il modo <strong>di</strong> realizzare quest'opera, abbia sempre questasemplicità e sincerità e <strong>di</strong>ca tutto alla Madre Generale. Quello che leavevo detto è stato per metterla in guar<strong>di</strong>a, sorella, poiché capitanoillusioni anche in persone sante. A queste cose può talvolta mischiarsiqualche suggerimento del <strong>di</strong>avolo, e proveniente alle volte anche da noistessi, perciò deve essere prudente. Lei, sorella, continui a comportarsicome ha fatto finora. Lei ha visto che Gesù non si è a<strong>di</strong>rato per questo.Può ripetere queste poche cose, che sono successe ora, al suo confessorefisso”. Una cosa l'ho capita, che debbo pregare molto per ogni confessore,perché lo Spirito Santo lo illumini, poiché quando mi accosto al167confessionale e prima non ho pregato fervorosamente, il confessore micapisce poco. Questo Padre mi esortò a pregare con fervore secondoquesta intenzione, perché Dio faccia conoscere e comprendere meglio lecose che vuole da me. « Sorella, faccia una novena <strong>di</strong>etro l'altra e Dio nonrifiuterà la grazia ». Venerdì Santo. Alle tre vi<strong>di</strong> Gesù Crocifisso che miguardava e <strong>di</strong>sse: « Ho sete ». Ad un tratto vi<strong>di</strong> che dal Suo costatouscirono gli stessi due raggi che sono nell'immagine. Nello stessomomento sentii nell'anima un gran desiderio <strong>di</strong> salvare le anime e <strong>di</strong>annientarmi per i poveri peccatori. Assieme a Gesù agonizzante mi offriiall'Eterno Padre per la salvezza del mondo. Con Gesù, per Gesù e in Gesùsono unita a Te, o Eterno Padre. Il Venerdì Santo, Gesù soffri in modo<strong>di</strong>verso nell'anima, da come aveva sofferto il Giovedì. La S. Messa dellaResurrezione.12.IV.1936. Quando entrai nella cappella, il mio spirito s'immerse inDio, unico mio Tesoro. La Sua presenza mi inondò. O mio Gesù, o mioMaestro e Direttore spirituale, fortificami, illuminami in questi <strong>di</strong>fficilimomenti della mia vita; non attendo aiuto dagli uomini, ogni miasperanza è riposta in Te. Sento che sono sola <strong>di</strong> fronte alle Tue richieste,Signore. Nonostante i timori e l'avversione della natura, compio la Tuasanta volontà e desidero compierla nella maniera più fedele per tutta lavita e nell'ora della morte. Gesù, con Te posso tutto, fa, <strong>di</strong> me quello cheTi piace, dammi soltanto il Tuo Cuore misericor<strong>di</strong>oso e sarà sufficienteper me. O Gesù e Signore mio, aiutami, avvenga <strong>di</strong> me quello che haistabilito prima dei secoli; sono pronta ad ogni cenno della Tua santavolontà. Illumina la mia mente, in modo che io possa conoscere qual è laTua santa volontà. O Dio, che scruti nel profondo la mia anima, Tu lo saiche non desidero altro all'infuori della Tua gloria. O volontà <strong>di</strong>vina,delizia del mio cuore, nutrimento della mia anima, luce del mio intelletto,forza onnipotente della mia volontà, poiché quando sono unita alla Tuavolontà, Signore, la Tua potenza agisce in me e prende il posto della miavolontà. Ogni giorno cerco <strong>di</strong> compiere i desideri <strong>di</strong> Dio. O Dioincomprensibile, quanto è grande la Tua Misericor<strong>di</strong>a! Oltrepassa ogniconcezione umana ed angelica messe assieme. Tutti gli angeli e gliuomini sono usciti dalle viscere della Tua Misericor<strong>di</strong>a. La Misericor<strong>di</strong>a èil fiore dell'amore, Dio è amore, la Misericor<strong>di</strong>a è la Sua azione,nell'amore ha il suo inizio, nella Misericor<strong>di</strong>a la sua manifestazione.Ovunque io guar<strong>di</strong>, tutto mi parla della Sua Misericor<strong>di</strong>a, anche la stessagiustizia <strong>di</strong> Dio mi parla della Sua infinita Misericor<strong>di</strong>a, poiché lagiustizia deriva dall'amore. Ad una parola faccio attenzione, e conquest'unica parola faccio sempre i conti e questa parola per me è tutto, <strong>di</strong>essa vivo e con essa muoio, essa è la santa volontà <strong>di</strong> Dio. Essa è il mionutrimento quoti<strong>di</strong>ano, tutta la mia anima è tesa ad ascoltare i desideri<strong>di</strong> Dio. Compio sempre quello che vuole Dio da me, sebbene qualche168
volta la mia natura frema e senta che la grandezza delle richieste superale mie forze. So bene chi sono da me stessa, ma so anche quello che è lagrazia <strong>di</strong> Dio che mi sostiene.25.IV.1936. Walendòw. La sofferenza della mia anima quel giorno fucosì acuta, come m'era capitato raramente. Fin dal mattino sentii quasi il<strong>di</strong>stacco del corpo dall'anima, sentii che Dio mi penetrava da parte aparte, sentii tutta la giustizia <strong>di</strong> Dio in me, sentii che ero sola davanti aDio. Pensai che una parola del <strong>di</strong>rettore spirituale mi avrebbetranquillizzata completamente. Ma che fare? Egli qui non c'era. Ad ognimodo decisi <strong>di</strong> cercare luce nella santa confessione. Quando svelai la miaanima, quel sacerdote ebbe paura <strong>di</strong> continuare ad ascoltare la miaconfessione e questo mi provocò una sofferenza ancora maggiore.Quando avverto la timidezza <strong>di</strong> qualche sacerdote, non riesco ad ottenereaffatto la tranquillità interiore, perciò ho deciso che farò in modo <strong>di</strong>rivelare la mia anima in tutto, dalle cose più gran<strong>di</strong> alla più piccolasoltanto al <strong>di</strong>rettore spirituale e <strong>di</strong> attenermi strettamente alle suein<strong>di</strong>cazioni. Ora comprendo che la confessione è soltanto la <strong>di</strong>chiarazionedei peccati, mentre la <strong>di</strong>rezione spirituale è completamente un'altra cosa.Ma non voglio parlare <strong>di</strong> questo. Desidero raccontare una cosa singolare,che mi è capitata per la prima volta. Quando il confessore cominciò aparlarmi, non capii nemmeno una parola. All'improvviso vi<strong>di</strong> GesùCrocifisso, che mi <strong>di</strong>sse: «Cerca la forza e la luce nella miaPassione ». Terminata la confessione, me<strong>di</strong>tai la tremenda Passione <strong>di</strong>Gesù e compresi che quello che soffrivo era nulla a confronto dellaPassione del Salvatore ed ogni anche più piccola imperfezione era stata lacausa <strong>di</strong> quella tremenda Passione. Tutto ad un tratto la mia anima fupresa da un grande pentimento e solo allora sentii che ero nel maresconfinato della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. Oh, quante poche parole ho peresprimere quello che ho vissuto! Sentii che ero come una goccia <strong>di</strong>rugiada assorbita nel profondo dell'oceano sconfinato della Misericor<strong>di</strong>a<strong>di</strong> Dio.11 maggio 1936. Sono arrivata a Cracovia e sono contenta, perché orapotrò fare tutto quello che Gesù richiede. Un certo momento m'incontraicon Padre Andrasz e, dopo avergli detto tutto, ottenni questa risposta: «Sorella, preghi fino al giorno della festa del Sacro Cuore e vi aggiungaanche una qualche mortificazione, e nel giorno del Sacro Cuore le darò larisposta ». Ma un certo giorno u<strong>di</strong>i nell'anima questa voce: “Non averpaura <strong>di</strong> nulla; Io sono con te”. E dopo queste parole avvertiinell'anima una così forte sollecitazione, che non attesi la festa del SacroCuore, ma in confessione <strong>di</strong>chiarai che lasciavo la Congregazione. IlPadre mi rispose: « Se lei ha deciso da sola, da sola prenda la169responsabilità per sé, perciò vada pure ». Mi rallegrai, perché ormai sareiuscita. La mattina del giorno dopo tutto ad un tratto mi abbandonò lapresenza <strong>di</strong> Dio, fitte tenebre invasero la mia anima, non riuscivo apregate. In seguito a questo improvviso abbandono da parte <strong>di</strong> Dio,decisi <strong>di</strong> rinviare per un po' questa causa, finché non avessi consultato ilPadre. Padre Andrasz mi <strong>di</strong>sse che cambiamenti del genere capitanospesso nelle anime e che questo non è un impe<strong>di</strong>mento ad agire. LaMadre Generale, quando le parlai <strong>di</strong> tutto quello che era successo, mi<strong>di</strong>sse queste parole: « Sorella, io la chiudo nel tabernacolo con Gesù,ovunque andrà uscendo <strong>di</strong> lì, sarà volontà <strong>di</strong> Dio ».19 giugno. Quando andammo dai Gesuiti per la processione del SacroCuore, durante i vespri, gli stessi raggi come sono <strong>di</strong>pinti nell'immagine,li vi<strong>di</strong> uscire dall'Ostia santissima. La mia anima fu presa da una grandenostalgia per Dio.Giugno 1936. Colloquio con Padre Andrasz. « Sappia che queste cosesono <strong>di</strong>fficili e gravide <strong>di</strong> responsabilità. Il suo <strong>di</strong>rettore principale è loSpirito Santo. Noi possiamo soltanto in<strong>di</strong>rizzare queste ispirazioni; ma ilsuo vero <strong>di</strong>rettore è lo Spirito Santo. Se lei, sorella, <strong>di</strong> sua iniziativa hadeciso <strong>di</strong> uscire, io né glielo proibisco né glielo or<strong>di</strong>no, lei prenda laresponsabilità per se stessa. Questo lo <strong>di</strong>co per lei, sorella, che puòcominciare ad agire, è in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> farlo, e quin<strong>di</strong> può. Queste sonocose verosimili, tutto quello che mi ha detto ora e in precedenza, quin<strong>di</strong>sono a suo favore, ma in tutto ciò deve essere molto prudente e pregaremolto e chiedere lumi per me ». Durante la santa Messa, che celebrò ilPadre Andrasz vi<strong>di</strong> il Bambino Gesù, che mi <strong>di</strong>sse che dovevo <strong>di</strong>penderein tutto da lui. «Non Mi piace alcuna azione fatta <strong>di</strong> proprioarbitrio, anche se ti fosse costata molti sforzi ». E così compresiquesta <strong>di</strong>pendenza. O mio Gesù, Tu nel giorno del giu<strong>di</strong>zio finale,chiederai conto <strong>di</strong> quest'opera della Misericor<strong>di</strong>a. O Giu<strong>di</strong>ce giusto, maanche mio Sposo, aiutami a compiere la Tua santa volontà. OMisericor<strong>di</strong>a, virtù <strong>di</strong>vina. O Misericor<strong>di</strong>osissimo Cuore <strong>di</strong> Gesù, mioSposo, ren<strong>di</strong> il mio cuore simile al Tuo.16 luglio. Oggi ho passato tutta la notte in preghiera. Ho me<strong>di</strong>tato sullaPassione del Signore, e la mia anima è rimasta schiacciata dalla giustizia<strong>di</strong> Dio. La mano del Signore mi ha toccato.17 luglio. O mio Gesù, Tu sai quali gran<strong>di</strong> contrarietà ho per questacausa, quante obiezioni debbo sopportare, quanti sorrisi ironici debboaccettare con serenità. Oh, da sola non riuscirei a sopportare tutto170
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