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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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21.XI.1936. O Gesù, ve<strong>di</strong> che non sono né gravemente malata enemmeno sana. M'infon<strong>di</strong> nell'anima l'entusiasmo per l'azione e non hole forze, arde in me il fuoco del Tuo amore e quello che non riesco adottenere con le forze fisiche, viene pareggiato con l'amore. Gesù, il miospirito soffre <strong>di</strong> nostalgia e desidera ardentemente unirsi a Te, ma mitrattengono le Tue opere. Non è ancora completo il numero delle animeche debbo condurre a Te. Desidero le fatiche, le sofferenze; si adempia inme tutto quello che hai stabilito prima dei secoli, o mio Creatore eSignore. Comprendo soltanto la Tua parola; essa sola mi dà forza. Il Tuospirito, Signore, è spirito <strong>di</strong> pace e nulla riesce a turbare il mio intimo,poiché vi <strong>di</strong>mori Tu, Signore. So <strong>di</strong> essere sotto il Tuo particolarissimosguardo, o Signore. Non indago con timore sui Tuoi <strong>di</strong>segni nei mieiriguar<strong>di</strong>; il mio compito è quello <strong>di</strong> accettare tutto dalle Tue mani. Nontemo nulla, benché imperversi la tempesta e tremen<strong>di</strong> fulmini siabbattano attorno a me. Ed allora mi sento veramente sola, ma il miocuore sente Te e la mia fiducia aumenta notevolmente e vedo tutta la Tuaonnipotenza che mi sostiene. Con Te, o Gesù, vado attraverso la vita,nelle giornate serene e in quelle <strong>di</strong> tempesta, con un grido <strong>di</strong> gioia,cantando sottovoce l'inno della Tua Misericor<strong>di</strong>a. Non interromperò ilmio canto d'amore, finché non lo riprenderà il coro degli angeli. Non c'èalcuna forza al mondo che possa trattenermi nella mia corsa verso Dio.Vedo che non sempre, nemmeno i superiori, comprendono la stradaattraverso la quale il Signore mi conduce e non me ne meraviglio. Uncerto momento vi<strong>di</strong> Don Sopocko che pregava e che esaminava questacausa. Ad un tratto vi<strong>di</strong> che veniva tracciato un cerchio <strong>di</strong> luce sul suocapo. Benché lo spazio ci separi, lo vedo spesso, specialmente quandolavora, allo scrittoio, nonostante la stanchezza.22.XI.1936. Oggi durante la santa confessione Gesù mi ha parlato perbocca <strong>di</strong> un certo sacerdote. Quel sacerdote non conosceva la mia animaed io mi sono accusata solo dei peccati. Egli tuttavia mi ha detto questeparole: « Adempi fedelmente tutto quello che Gesù vuole da te,nonostante le <strong>di</strong>fficoltà. Sappi che, se gli uomini dovessero anche a<strong>di</strong>rarsicontro <strong>di</strong> te, Gesù non si a<strong>di</strong>ra e non si a<strong>di</strong>rerà mai contro <strong>di</strong> te. Nonbadare ad alcuna considerazione umana ». Sulle prime mi stupii <strong>di</strong>questo insegnamento, ma poi compresi che il Signore parlava per mezzosuo, mentre lui si rendeva ben poco conto della questione. O sacromistero, quali gran<strong>di</strong> tesori racchiu<strong>di</strong> in te! O fede santa, segnale nel miocammino! 24.XI. Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko. Daquesta lettera ho saputo che <strong>di</strong> tutta questa causa s'interessa Dio stesso.Come l'ha iniziata il Signore, allo stesso modo il Signore la porterà atermine, e più <strong>di</strong>fficoltà vedo, più sono tranquilla. Se tutta questa causanon riguardasse una grande gloria per Dio ed il bene <strong>di</strong> tante anime, ildemonio non si opporrebbe a questo modo; ma egli intuisce quello che191sta per perdere con quest'opera. Ora ho capito che satana o<strong>di</strong>a più chemai la Misericor<strong>di</strong>a; essa è il suo maggior tormento. Ma la parola delSignore si realizzerà. La parola <strong>di</strong> Dio è viva e le <strong>di</strong>fficoltà non annientanole opere <strong>di</strong> Dio, ma <strong>di</strong>mostrano che sono <strong>di</strong> Dio... Un certo momento hovisto il convento <strong>di</strong> questa nuova Congregazione. Mentre giravo e visitavotutto, all'improvviso ho visto un gruppo <strong>di</strong> bambini, la cui età si aggiravadai cinque agli un<strong>di</strong>ci anni. Appena mi videro, mi circondarono ecominciarono a gridare ad alta voce: « Difen<strong>di</strong>ci dal male » e mi feceroentrare nella cappella che c’era in quel convento. Quando entrai nellacappella, vi<strong>di</strong> Gesù martoriato. Gesù guardò benevolmente verso <strong>di</strong> me emi <strong>di</strong>sse che veniva «offeso gravemente dai fanciulli. Tu <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>lidal male!». Da quel momento prego per i fanciulli. Ma sento che la solapreghiera non basta. O mio Gesù, Tu sai quanta fatica occorre pertrattare sinceramente e con semplicità con coloro dai quali la nostranatura rifugge, oppure con coloro che consapevolmente od ancheinconsapevolmente ci hanno fatto soffrire. Umanamente la cosa èimpossibile. In quei momenti più che in altre circostanze, cerco <strong>di</strong>scoprire Gesù in quelle date persone e per amore <strong>di</strong> Gesù faccio tutto perquelle persone. In queste azioni l'amore è puro; questo esercitarsi nellacarità tempra l'anima e la rafforza. Non m'aspetto nulla dalle creature.Per questo non provo alcuna delusione; so che la creatura è povera in sé eche posso dunque attendermi da essa? Dio per me è tutto, desiderovalutare tutto alla luce <strong>di</strong> Dio.Il mio rapporto col Signore è al presente totalmente spirituale. La miaanima è toccata da Dio e s'immerge tutta in Lui fino a <strong>di</strong>menticare sestessa. Imbevuta <strong>di</strong> Dio da parte a parte annega nella Sua bellezza,annega tutta in Lui. Non riesco a descrivere ciò, poiché scrivendoadopero i sensi e li, in quell'unione, i sensi non agiscono. C'è la fusione <strong>di</strong>Dio e dell'anima, c'è una così stretta vita in Dio alla quale è ammessal'anima, che è impossibile esprimerla a parole. Quando l'anima ritornaalla vita normale, allora s'accorge che questa vita è un crepuscolo, unafoschia, una sonnolenta inerzia, quasi una fasciatura che avvolge unbimbo. In quei momenti l'anima riceve soltanto da Dio, poiché essa da sénon fa nulla, non fa il minimo sforzo; Dio opera tutto in lei. Però quandol'anima torna allo stato normale, vede che non è in suo potere rimanere<strong>di</strong> più in quell'unione. Quei momenti sono brevi, ma duraturi nei loroeffetti. L'anima non può rimanere a lungo in quello stato, poiché<strong>di</strong>versamente per forza <strong>di</strong> cose si libererebbe per sempre dai vincoli delcorpo, sebbene anche così sia sostenuta miracolosamente da Dio. Id<strong>di</strong>o faconoscere all'anima in modo chiaro quanto l'ama, come se essa sola fosseoggetto della Sua compiacenza. L'anima conosce ciò in modo chiaro equasi senza veli. Si lancia <strong>di</strong> getto verso Dio, ma si sente bambina. Essasa che ciò non è in suo potere; perciò Id<strong>di</strong>o si abbassa fino a lei e launisce a Sè in un modo... Qui debbo tacere poiché non so descrivere192

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