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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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professione, non vedrà più il mondo, nemmeno attraverso la grata, cheverrà ostruita da un panno scuro, ed anche i colloqui sarannostrettamente limitati. Sarà come una persona morta, che il mondo noncomprende e che non comprende il mondo. Deve interporsi fra la terra eil cielo ed implorare incessantemente da Dio Misericor<strong>di</strong>a per il mondo eforza per i sacerdoti, affinché le loro parole non risuonino invano edaffinché essi stessi riescano a mantenersi nella loro inconcepibile <strong>di</strong>gnità- sebbene così esposti - senza alcuna macchia... Non importa se <strong>di</strong> questeanime ce ne saranno poche, ma saranno anime eroiche. Per le animepusillanimi e deboli non ci sarà posto. Fra <strong>di</strong> loro non ci sarà alcuna<strong>di</strong>visione in cori, né si <strong>di</strong>videranno in madri e mammine, né in reverendee reveren<strong>di</strong>ssime, ma saranno tutte uguali fra loro, anche se all'originec'era fra loro una grande <strong>di</strong>fferenza. Sappiamo chi era Gesù e come si èumiliato e con chi ha avuto rapporti. Porteranno una veste uguale aquella che Egli ha portato durante la Passione, e non solo la veste, I madovranno imprimere su <strong>di</strong> sé le impronte per le quali Egli si <strong>di</strong>stinse, equeste sono: la sofferenza ed il <strong>di</strong>sprezzo. Ognuna dovrà tendere almassimo rinnegamento del proprio io e ad amare l'umiltà, e quella che si<strong>di</strong>stinguerà maggiormente in questa virtù, sarà idonea a <strong>di</strong>rigere le altre.Dato che il Signore ci ha fatte compagne della Sua Misericor<strong>di</strong>a, anzi <strong>di</strong>più, <strong>di</strong>spensatrici, dobbiamo avere un grande amore per ogni anima, acominciare dalle anime elette fino alle anime che ancora non conosconoDio. Con la preghiera e la mortificazione giungeremo fino ai paesiselvaggi, aprendo la strada ai missionari. Ricorderemo che il missionarioè come il soldato al fronte, che non può resistere a lungo se non èsostenuto da forza esterna che non partecipa <strong>di</strong>rettamente alla battaglia,ma gli fornisce tutto ciò <strong>di</strong> cui ha bisogno. Questo è rappresentato dallapreghiera. Ognuna pertanto deve <strong>di</strong>stinguersi per spirito <strong>di</strong> apostolato.Mentre questa sera stavo scrivendo nella mia cella, ho u<strong>di</strong>to questa voce:« Non uscire da questa congregazione, abbi pietà <strong>di</strong> te stessa. Tiattendono gran<strong>di</strong> sofferenze ». Mi sono girata in <strong>di</strong>rezione della voce, manon ho visto nulla ed ho continuato a scrivere. Ad un tratto ho avvertitoun sussurro e queste parole: « Appena esci, ti <strong>di</strong>struggeremo. Non citormentare ». Quando ho guardato, ho visto molti brutti ceffi, ma appenaho fatto col pensiero il segno della croce, sono spariti tuttiimme<strong>di</strong>atamente. Quanto è orribilmente brutto satana! Povere le animedannate, che debbono vivere in sua compagnia; la sola sua vista è piùripugnante <strong>di</strong> tutte le pene dell'inferno. Dopo un momento ho u<strong>di</strong>toquesta voce nell'anima: « Non aver paura <strong>di</strong> nalla, non ti capiteràniente se Io non voglio ». Dopo queste parole del Signore, una forzamisteriosa è entrata nella mia anima e gioisco immensamente della bontà<strong>di</strong> Dio. Il postulato. Età richiesta per essere accolta. Ogni persona daiquin<strong>di</strong>ci ai trent'anni può essere accolta. In primo luogo bisogna badareallo spirito dal quale è animata una data persona ed al carattere e vedere141se ha una volontà decisa ed il coraggio <strong>di</strong> seguire le orme <strong>di</strong> Gesù e questocon gioia ed esultanza, poiché Dio ama chi dà gioiosamente. Deve<strong>di</strong>sprezzare il mondo e se stessa. La mancanza della dote non sarà maimotivo <strong>di</strong> mancata accettazione. Ci devono essere naturalmente tutte leformalità; non accogliere quando ci sono situazioni imbrogliate. Inoltrenon possono essere accolte persone melanconiche, propense allatristezza, con malattie infettive, caratteri ambigui, sospettosi, inadattialla vita religiosa. Bisogna fare grande attenzione nella scelta dei membri,poiché basta una persona inadatta per mettere in subbuglio tutto unconvento. La durata del postulato. il postulato durerà un anno. un quelperiodo una data persona dovrebbe vedere se quel tipo <strong>di</strong> vita le piace ese è adatto o meno a lei e nello stesso tempo la maestra deve controllareattentamente se quella data persona è adatta o meno a quel sistema <strong>di</strong>vita. Dopo un anno, se risulta che ha buona volontà ed un sincerodesiderio dì servire il Signore, bisogna accoglierla in noviziato. Ilnoviziato deve durare un anno senza alcuna interruzione. Le noviziedevono essere istruite sulle virtù che riguardano i voti e sull'importanzadei voti stessi. La maestra deve mettere ogni impegno nel dar loro unasolida formazione. Le eserciti nell'umiltà, poiché solo un cuore umileosserva con facilità i voti e prova gran<strong>di</strong> gioie che Dio elargisce alle animefedeli. Non avranno l'impegno <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> responsabilità, in modoche possano dedìcarsi liberamente al proprio perfezionamento. Sonorigorosamente tenute ad osservare le regole e le norme in vigore, comedel resto le postulanti. Dopo un anno <strong>di</strong> noviziato, se la novizia si èmostrata fedele, si può ammetterla a pronunciare i voti per un anno;questi devono essere ripetuti per tre anni. Allora può già avere incarichi<strong>di</strong> responsabilità, ma apparterrà al noviziato ed una volta alla settimanadeve partecipare alle lezioni assieme alle novizie e gli ultimi sei mesi lipasserà del tutto in noviziato, per prepararsi bene alla professionesolenne. Per quel che riguarda il vitto, non faremo uso <strong>di</strong> carne. il vittosarà tale che anche per questo i poveri non abbiano nulla da invi<strong>di</strong>arci.Tuttavia nei giorni <strong>di</strong> festa ci potrà essere qualche <strong>di</strong>fferenza rispetto aigiorni normali. Ci saranno tre pasti al giorno; osserveremorigorosamente i <strong>di</strong>giuni nello spirito primitivo e soprattutto i due gran<strong>di</strong><strong>di</strong>giuni. Il vitto sia identico per turte le suore, escludendo qualsiasieccezione, in modo che la vita comunitaria sia osservata in tutta la suaintegrità, sia per il vitto che per il vestiario, come per l'arredamento dellacella. Però se qualche suora si ammala, dovrà avere ogni migliortrattamento. Per quanto riguarda la preghiera. Un'ora dì me<strong>di</strong>tazione,santa Messa e santa Comunione, le preghiere, due esami <strong>di</strong> coscienza,l'ulficio, il rosario, la lettura spirituale, un'ora dì preghiera durante lanotte. Per quanto riguarda l'or<strong>di</strong>ne del giorno e l'orario, si può far meglioquando cominceremo a vivere secondo questo sistema. Ad un tratto u<strong>di</strong>inell'anima queste parole: « Ti assicuro una entrata fissa con la142

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