continua a stare tranquilla se fai sempre tutto quello che è intuo potere per quest'opera della Misericor<strong>di</strong>a. Abbi la massimasincerità col confessore. Satana, dalla tentazione che ti ha teso,non ha avuto alcun profitto, poiché non ti sei messa aconversare con lui. Continua così. Oggi Mi hai reso un grandeonore lottando così fedelmente. Perseveri e si rafforzi il tuocuore nella convinzione che Io sono sempre con te, anche senel momento della lotta tu non Mi senti...». Oggi l'amore <strong>di</strong> Dio mitrasporta in un altro mondo. Sono immersa nell'amore, amo e sento chesono amata e sto vivendo questo in piena consapevolezza. La mia animaannega nel Signore, e conosce la grande maestà <strong>di</strong> Dio e la propriapiccolezza e tale conoscenza aumenta la mia felicità... Questaconsapevolezza è tanto viva nella mia anima, tanto forte e nello stessotempo tanto dolce.Dato che ora non posso dormire <strong>di</strong> notte neppure un po' perché i dolorinon me lo permettono, visito tutte le chiese e cappelle e, sebbene perpoco tempo, adoro il SS.mo Sacramento. Quando torno nella miacappella, prego per certi sacerdoti che annunciano e <strong>di</strong>ffondono laMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. Prego anche per le intenzioni del Santo Padre e perimpetrare la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio per i peccatori. Queste sono le mie notti.20.1.38. Non striscio mai davanti a nessuno. Non sopporto leadulazioni, e l'umiltà è solo verità; nella vera umiltà non c'è servilismo.Benché mi consideri la più piccola <strong>di</strong> tutto il convento, d'altra parte sonolieta della <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> sposa <strong>di</strong> Gesù... Poco importa se qualche volta sento<strong>di</strong>re che sono superba, poiché so bene che i giu<strong>di</strong>zi degli uomini nonriescono a scorgere i motivi delle azioni. Quando all'inizio della mia vitareligiosa, subito dopo il noviziato, cominciai ad esercitarmi in modoparticolare nell'umiltà, non mi bastavano le sole umiliazioni che Dio mimandava, ma le cercavo io stessa e in un fervore esagerato mi mostravotalvolta ai superiori quale non ero in realtà e non avevo neppure un'idea<strong>di</strong> tali miserie. Dopo poco però Gesù mi fece conoscere che l'umiltà èsoltanto verità. Da quel momento mutai il mio punto <strong>di</strong> vista seguendofedelmente la luce <strong>di</strong> Gesù. Compresi che se un'anima sta con Gesù, Eglinon le permette <strong>di</strong> sbagliare.Signore, Tu sai che fin dalla mia giovinezza ho sempre cercato la Tuavolontà e, conosciutala, ho cercato <strong>di</strong> metterla in pratica. Il mio cuore eraabituato alle ispirazioni dello Spirito Santo, al quale sono fedele. Anchein mezzo al più grande frastuono riuscivo ad u<strong>di</strong>re la voce <strong>di</strong> Dio; sosempre quello che avviene nel mio intimo.. M'impegno per la santità,poiché con essa sarò utile alla Chiesa. Faccio sforzi continui nelle virtù.Procuro <strong>di</strong> imitare fedelmente Gesù e questa serie <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> virtùquoti<strong>di</strong>ani, silenziosi, nascosti, quasi impercettibili, ma eseguiti con tantoamore, li depongo nel tesoro della Chiesa <strong>di</strong> Dio a comune vantaggio371delle anime. Sento interiormente come se avessi la responsabilità <strong>di</strong> tuttele anime: sento chiaramente che vivo non solo per me, ma per tutta laChiesa...O Dio incomprensibile, il mio cuore si strugge dalla gioia, poiché m'haipermesso <strong>di</strong> penetrare i misteri della Tua Misericor<strong>di</strong>a. Tutto ha iniziodalla Tua Misericor<strong>di</strong>a, e tutto termina nella Tua Misericor<strong>di</strong>a... Ognigrazia deriva dalla Misericor<strong>di</strong>a e l'ultima ora è piena <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a pernoi. Nessuno dubiti della bontà <strong>di</strong> Dio, anche se i suoi peccati fosseroneri come la notte, la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio è più forte della nostra miseria.Una sola cosa è necessaria, che il peccatore apra almeno un po' le portedel suo cuore ai raggi della <strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a: Dio farà il resto. Mainfelice quell'anima che perfino nell'ultima ora ha tenuto chiusa la portaalla Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio! Sono state queste anime che hanno immersoGesù nell'Orto degli Ulivi in una tristezza mortale. Ciò nonostante dalSuo Cuore compassionevolissimo scaturì la <strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a.21.1.38. Gesù, sarebbe veramente tremendo soffrire se non ci fossi Tu,ma proprio Tu, o Gesù <strong>di</strong>steso in croce, mi dai forza e sei sempre accantoall'anima che soffre. Le creature abbandonano l'uomo che soffre, ma Tu,Signore, sei fedele... Capita spesso durante la malattia come con Giobbenell'Antico Testamento. Finché uno cammina e lavora, va tutto bene eliscio, ma se Dio manda una malattia, gli amici cominciano a <strong>di</strong>minuire.Però ci sono. S'interessano dei nostri patimenti e così via; ma se Id<strong>di</strong>o cimanda una lunga malattia, poco alla volta cominciano ad abbandonarcianche questi amici fedeli. Ci vengono a visitare più <strong>di</strong> rado e spesso leloro visite ci procurano sofferenza. Invece <strong>di</strong> confortarci, ci rinfaccianovarie cose che ci fanno soffrire molto e così l'anima, come Giobbe, rimanesola, ma per fortuna non è sola, dato che c'è con lei Gesù Ostia. Dopoaver assaporato le predette sofferenze ed aver passato tutta la nottenell'amarezza, quando al mattino il cappellano mi portò la santaComunione, dovetti frenarmi con la forza della volontà, per non gridare apiena voce: “Ti saluto, vero ed unico Amico! “. La santa Comunione mi dàla forza per affrontare la sofferenza e la lotta. Voglio <strong>di</strong>re ancora una cosache ho sperimentato io stessa. Quando Dio non manda né la morte, né lasalute e questo dura degli anni, le persone attorno vi si abituano econsiderano il malato come se non fosse tale. Allora incomincia la catena<strong>di</strong> un silenzioso martirio. Dio solo sa quanti sacrifici Gli offrequell'anima. Una sera che mi sentivo così male che non sapevo comeraggiungere la cella, incontrai la suora Assistente che stava <strong>di</strong>cendo aduna delle suore <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> andare in portineria per una commissione.Appena mi vide <strong>di</strong>sse alla stessa: « Sorella, non va più lei, andrà SuorFaustina, dato che piove forte ». Risposi: « Va bene ». Andai e sbrigai lacommissione, ma Dio solo ne sa qualcosa. Questa è soltanto una <strong>di</strong> tantefrasi analoghe. Qualche volta sembra proprio che una suora del secondo372
coro sia <strong>di</strong> sasso, ma anch'essa è una creatura umana, ha un cuore e deisentimenti.'In casi del genere Dio stesso viene in aiuto, altrimenti l'animanon riuscirebbe a sopportare tall croci, <strong>di</strong> cui non ho scritto ancora nullae non ho intenzione <strong>di</strong> scriverne adesso, ma ne scriverò quando avròl'ispirazione... Oggi durante la santa Messa ho visto Gesù sofferente,come se agonizzasse in croce, il quale mi ha detto: «Figlia Mia, me<strong>di</strong>taspesso sulle Mie sofferenze che ho subito per te, e quello che tusoffri per Me non ti sembrerà eccessivo. Mi fai molto piacerequando me<strong>di</strong>ti sulla Mia dolorosa Passione. Unisci le tuepiccole sofferenze alla Mia dolorosa Passione, affinchéacquistino un valore infinito davanti alla Mia Maestà».Oggi Gesù mi ha detto: «Mi chiami spesso Maestro. Ciò è gra<strong>di</strong>toal Mio cuore, ma non <strong>di</strong>menticare, alunna Mia, che sei alunna<strong>di</strong> un Maestro Crocifisso. Questa sola parola ti basti. Tu sai ciòche è racchiuso nella croce».Ho conosciuto che nella pazienza è nascosta la potenza più grande. Vedoche la pazienza conduce sempre alla vittoria, benché non subito, ma talevittoria arriva dopo anni. La pazienza va assieme alla mitezza. Ho passatotutta la notte nella prigione sotterranea con Gesù. Era una notte <strong>di</strong>adorazione. Le suore pregavano in cappella. Io mi sono unita a loro inispirito, perché la mancanza <strong>di</strong> salute non mi ha permesso <strong>di</strong> andare incappella. Per tutta la notte però non sono riuscita ad addormentarmi,perciò l'ho passata nella prigione sotterranea con Gesù. Gesù mi ha fattoconoscere le sofferenze che vi ha patito. Il mondo le conoscerà il giornodel giu<strong>di</strong>zio. «Figlia Mia, dì alle anime che dò loro come <strong>di</strong>fesa laMia Misericor<strong>di</strong>a. Combatto per loro Io solo e sopporto lagiusta collera del Padre Mio». “Figlia Mia, dì che la festa dellaMia Misericor<strong>di</strong>a è uscita dalle Mie viscere a conforto delmondo intero”. O Gesù, mia pace e mio riposo, Ti prego per questasuora, illuminala, in modo che cambi interiormente, sostienilapotentemente con la Tua grazia, affinché anche lei possa giungere allaperfezione... Oggi prima della santa Comunione il Signore mi ha detto:«Figlia Mia, oggi parla con la Superiora apertamente della MiaMisericor<strong>di</strong>a, poiché essa fra le Superiore è stata quella che hapartecipato maggiormente a <strong>di</strong>ffonderla». In realtà nei pomeriggioè venuta la Madre ed abbiamo parlato <strong>di</strong> quest'opera <strong>di</strong> Dio. La Madre miha detto che le immaginette non erano venute molto bene e che nevendevano poche. «Ma io stessa, ha aggiunto, ne ho preso un belpo' e le <strong>di</strong>stribuisco dove ritengo opportuno e faccio quello cheposso perché si <strong>di</strong>ffonda l'opera della Misericor<strong>di</strong>a». Quando sene fu andata, il Signore mi ha fatto conoscere quanto Gli è caraquell'anima. Oggi il Signore mi ha detto: «Ho aperto il Mio Cuorecome una viva sorgente <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a, tutte le anime viattingano la vita, si avvicinino con grande fiducia a questo373mare <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a. I peccatori otterranno la giustificazioneed i giusti verranno rafforzati nel bene. A colui che avrà postola sua fiducia nella Mia Misericor<strong>di</strong>a, nell'ora della mortecolmerò l'anima con la Mia pace <strong>di</strong>vina». Il Signore mi ha detto:«Figlia Mia, non desistere dal <strong>di</strong>ffondere la Mia Misericor<strong>di</strong>a,con ciò procurerai refrigerio al Mio Cuore, che arde del fuocodella compassione per i peccatori. Dì ai Miei sacerdoti che ipeccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quandoessi parleranno della Mia sconfinata Misericor<strong>di</strong>a e dellacompassione che ho per loro nel Mio Cuore. Ai sacerdoti cheproclameranno ed esalteranno la Mia Misericor<strong>di</strong>a, darò unaforza meravigliosa, unzione alle loro parole e commuoverò icuori ai quali parleranno». La vita comune è pesante per se stessa,ma è doppiamente pesante vivere a stretto contatto con anime superbe. ODio, conce<strong>di</strong>mi una fede più profonda, in modo che riesca sempre ascorgere in ogni suora la Tua santa immagine, scolpita nella sua anima...Amore eterno, fiamma pura, ar<strong>di</strong> incessantemente nel mio cuore e<strong>di</strong>vinizza tutto il mio essere in forza della Tua eterna pre<strong>di</strong>lezione, per laquale mi hai dato l'esistenza, chiamandomi a partecipare alla Tua eternafelicità. O Signore misericor<strong>di</strong>oso, mi hai colmata <strong>di</strong> questi doniunicamente per la Tua Misericor<strong>di</strong>a. Vedendo che tutto quello che ho miè stato dato gratuitamente, nell'umiltà più profonda adoro la Tua bontàinconcepibile. Signore, lo stupore m'inonda il cuore al pensiero che Tu,Signore assoluto, non hai bisogno <strong>di</strong> nessuno e tuttavia per puro amoreTi abbassi a questo modo fino a noi. Non finisco mai <strong>di</strong> stupirmi quandoil Signore entra in rapporti <strong>di</strong> intimità così stretta con una sua creatura;anche qui è evidente la Sua insondabile bontà. Incomincio sempre questame<strong>di</strong>tazione e non riesco mai a terminarla, poiché il mio spiritos'immerge totalmente in Lui. Che delizia amare con tutte le forze dellapropria anima ed essere a sua volta amata ancora <strong>di</strong> più, sentire tuttoquesto e viverlo nella piena consapevolezza del proprio essere! Non cisono parole per esprimerlo.25.1.38. O mio Gesù, quanto sei buono e paziente! Talvolta ci guar<strong>di</strong>proprio come dei bambini. Certe volte Ti preghiamo e non sappiamonemmeno noi per che cosa ed alla fine della preghiera, quando ci daiquello che abbiamo chiesto, non vogliamo accettarlo. Un giorno venne dame una certa suora e mi chiese <strong>di</strong> pregare e mi <strong>di</strong>sse che non poteva piùresistere se la situazione continuava così. « Preghi, sorella ». Risposi chel'avrei fatto. Incominciai una novena alla <strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a e venni asapere che Dio le avrebbe concesso la grazia, ma lei dopo averla ottenutasarebbe stata nuovamente insod<strong>di</strong>sfatta. Tuttavia continuai a pregarecome mi aveva chiesto. Il giorno dopo rivenne la stessa suora. Appenainiziò il <strong>di</strong>scorso, si mise a parlare della stessa cosa. Le <strong>di</strong>ssi: « Lei sa,374
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