Gesù mio, trasformarmi in Te Stesso poiché Tu puoi fare tutto. [A questopunto nel manoscritto ci sono 4 pagine in bianco: 79-82]G.M.G.Varsavia, anno 1933 <strong>LA</strong> PROBAZIONE PRIMA DEIVOTI PERPETUI. Quando venni a sapere che dovevo partire per laprobazione, la gioia esplose nel mio cuore <strong>di</strong> fronte ad una grazia cosìinesplicabile, quale è quella dei voti perpetui. Andai davanti alSantissimo Sacramento e quando m immersi nella preghiera <strong>di</strong>ringraziamento, u<strong>di</strong>i nell'anima queste parole: « Bambina Mia, tu seila Mia delizia; tu sei il refrigerio del Mio Cuore. Ti concedotante grazie, quante riesci a reggerne. Ogni volta che vuoiprocurarMi una gioia, parla al mondo della Mia grande e<strong>di</strong>ncommensurabile Misericor<strong>di</strong>a ». Alcune settimane prima che mivenisse annunciato che ero stata ammessa alla probazione, un giorno cheentrai un momento in cappella, Gesù mi aveva detto: « In questomomento i Superiori annunciano quali Suore debbonopronunciare i voti perpetui. Non tutte otterranno questagrazia, però le escluse ne hanno esse stesse la colpa. Chi nonapprofitta delle piccole grazie, non ottiene le gran<strong>di</strong>. Ma a te,bambina Mia, questa grazia è stata concessa ». Un gioioso stupores'impadronì della mia anima e questo perché alcuni giorni prima unasuora mi aveva detto: « Lei, sorella, non sarà ammessa alla terzaprobazione. Io stessa farò in modo che lei non sia ammessa ai voti ». Nonavevo risposto nulla a quella suora, ma la cosa per me era stata moltospiacevole; però cercai, nei limiti del possibile, <strong>di</strong> tener nascosto il miodolore. O Gesù, com'è mirabile il Tuo operare! Ora vedo che gli uominida soli valgono ben poco; infatti alla probazione sono stata ammessa,proprio come mi aveva detto Gesù. Nella preghiera trovo sempre luce eforza per lo spirito, benché talvolta ci siano dei momenti pesanti ed assaiincresciosi, tanto che certe volte non si riesce a comprendere come cose<strong>di</strong> questo genere possano avvenire in un convento. Per ragioni misterioseId<strong>di</strong>o lo permette, ma questo avviene sempre affinché venga messa inrisalto la virtù <strong>di</strong> un'anima o perché la stessa si tempri bene. Per questo cisono i <strong>di</strong>spiaceri. Oggi novembre 1932 sono giunta a Varsavia per la terzaprobazione. Dopo un cor<strong>di</strong>ale saluto con le care Madri, sono entrata unmomento nella piccola cappellina. Ad un tratto la presenza <strong>di</strong> Dio hainvestito la mia anima ed ho u<strong>di</strong>to queste parole: « Figlia Mia,desidero che il tuo cuore sia modellato secondo il Mio Cuoremisericor<strong>di</strong>oso. Devi essere totalmente imbevuta della MiaMisericor<strong>di</strong>a ». La cara Madre Maestra mi domandò subito sequest'anno avevo fatto gli esercizi spirituali. Le risposi <strong>di</strong> no. « E perciòlei deve fare prima almeno tre giorni <strong>di</strong> esercizi spirituali ». Grazie a Dioa Walendòw c'erano gli esercizi <strong>di</strong> Otto giorni, quin<strong>di</strong> potei approfittarne.Cominciarono però le <strong>di</strong>fficoltà quando si trattò <strong>di</strong> andare a quegli55esercizi. Una certa persona era molto contraria a questo e già non dovevopartire più. Dopo pranzo andai in cappella per una adorazione <strong>di</strong> cinqueminuti. All'improvviso vi<strong>di</strong> Gesù che mi <strong>di</strong>sse: « Figlia Mia, ti stopreparando molte grazie, che riceverai durante gli esercizispirituali che comincerai domani ». Risposi: « Ma, Gesù, gliesercizi sono già cominciati e io non debbo andare ». E mi <strong>di</strong>sse: « Tupreparati, perché domani comincerai gli esercizi spirituali; ein quanto alla tua partenza ci penso Io coi Superiori ». Eall'improvviso Gesù scomparve. Cominciai a pensare a come ciò sarebbeavvenuto. Ma dopo un momento abbandonai ogni pensiero su ciò ede<strong>di</strong>cai quel po' <strong>di</strong> tempo alla preghiera, chiedendo luce allo SpiritoSanto, per conoscere tutta la mia miseria. E dopo un momento uscii dallacappella per riprendere le mie occupazioni. Poco dopo la Madre Generalemi fa chiamare e mi <strong>di</strong>ce: « Sorella, oggi stesso lei va a Walendow conMadre Valeria, in modo che già da domani possa cominciare gli esercizi.Si è verificata l'occasione che c'è qui Madre Valeria, quin<strong>di</strong> partiteassieme ». Dopo nemmeno due ore ero già a Walendow. Riflettei unmomento dentro <strong>di</strong> me e dovetti riconoscere che le faccende a questomodo le poteva risolvere soltanto Gesù. Quando mi vide quella persona,che si era così tenacemente opposta al fatto che io facessi gli esercizispirituali, mostrò il suo stupore e la sua irritazione. Io però, come seniente fosse, la salutai inchinandomi cor<strong>di</strong>almente ed andai a far visita alSignore, per avere in<strong>di</strong>cazioni su come dovevo comportarmi durante gliesercIzi spirituali. Il mio colloquio col Signore prima dell'inizio degliesercizi. Gesù mi <strong>di</strong>sse che quegli esercizi sarebbero stati un po' <strong>di</strong>versidagli altri. « Nel trattare con Me cerca <strong>di</strong> mantenere una calmaprofonda. Eliminerò tutte le incertezze a questo riguardo. Io soche ora sei tranquilla, mentre sto parlando con te; ma appenasmetterò <strong>di</strong> parlare, comincerai a tirar fuori i dubbi; ma sappiche rafforzerò talmente la tua anima che, sebbene volessimetterti in agitazione, non sarà in tuo potere. E come provache sono Io che ti parlo, il secondo giorno degli esercizi andraia confessarti dal sacerdote, che tiene gli esercizi. Andrai da luiappena terminata la me<strong>di</strong>tazione e gli esporrai i tuoi dubbi,quelli che hai riguardo a Me e Io ti risponderò con la bocca <strong>di</strong>lui ed allora finiranno i tuoi timori. Durante questi eserciziosserva un silenzio così rigoroso, come se attorno a te nonesistesse niente. Parlerai solo con Me e col confessore; alleSuperiore chiederai soltanto le penitenze ». Mi rallegrai tantoperché il Signore Gesù mi aveva <strong>di</strong>mostrato in tal misura la suabenevolenza e si era abbassato fino a me. Primo giorno degli esercizi. Almattino cercai <strong>di</strong> essere la prima a giungere in cappella. Prima dellame<strong>di</strong>tazione ebbi ancora un momento <strong>di</strong> tempo per una preghiera alloSpirito Santo ed alla Madre SS.ma. Pregai ardentemente la Madonna56
perché mi ottenesse la grazia <strong>di</strong> essere fedele a queste ispirazioni interiorie perché adempissi fedelmente ogni volontà <strong>di</strong> Dio. Iniziai questi esercizicon uno strano coraggio. Lotta per mantenere il silenzio. Come capitanormalmente, agli esercizi vengono suore da varie case. Una <strong>di</strong> questesuore, che non avevo visto da parecchio tempo, venne nella mia cella e mi<strong>di</strong>sse che aveva qualche cosa da comunicarmi. Non le risposi niente edessa si accorse che non volevo rompere il silenzio. Mi rispose: « Nonsapevo, sorella, che lei fosse un tipo tanto stravagante », e se ne andò.Compresi che quella persona non aveva verso <strong>di</strong> me altro interesse se nonl'appagamento del suo curioso amor proprio. O Dio, mantienimi fedele. IlPadre che pre<strong>di</strong>cava gli esercizi veniva dall'America. Era venuto inPolonia per poco tempo e le circostanze fecero sì che venisse da noi apre<strong>di</strong>care gli esercizi. Da quell'uomo emanava la sensazione <strong>di</strong> unaprofonda vita interiore. Il suo aspetto rivelava grandezza d'animo; lamortificazione ed il raccoglimento erano le caratteristiche <strong>di</strong> quelsacerdote. Tuttavia, nonostante le gran<strong>di</strong> virtù che quel sacerdotepossedeva, provavo un'enorme <strong>di</strong>fficoltà a svelargli la mia anima per quelche riguarda le grazie, poiché per quanto riguarda i peccati è semprefacile; ma per le grazie debbo veramente impormi un grande sforzo edanche così non <strong>di</strong>co tutto. Tentazioni <strong>di</strong> satana. Durante la me<strong>di</strong>tazionefui stranamente presa dalla paura che quel sacerdote non mi avrebbecapita e poi che non avrebbe avuto tempo, in modo che io gli potessiesporre tutto. « Ma come gli parlerò <strong>di</strong> tutto questo? Se si trattasse <strong>di</strong>Padre Bukowski mi sarebbe più facile, ma questo padre gesuita lo vedoper la prima volta ». Allora mi venne in mente un consiglio <strong>di</strong> PadreBukowski, il quale mi aveva detto che, quando facevo gli esercizispirituali, dovevo prendere nota anche brevemente dei lumi che ilSignore mi inviava e che almeno <strong>di</strong> quello dovevo rendergli conto, purbrevemente. « O mio Dio, un giorno e mezzo è passato così facilmenteper me; ora invece comincia la lotta per la vita e per la morte. Framezz'ora ci deve essere la me<strong>di</strong>tazione e poi devo andare a confessarmi.Satana mi spinge a credere che, se i Superiori hanno detto che la mia vitainteriore è un'illusione, a che scopo chiedere ancora al confessore eaffliggerlo per niente?». « Dopo tutto te l'ha detto M. X. che Gesù non harapporti <strong>di</strong> quel genere con anime così misere. La stessa cosa ti <strong>di</strong>rà ilconfessore. A che scopo devi parlare <strong>di</strong> queste cose? In fin dei conti nonsono peccati e Madre X. d'altronde ti ha detto chiaro e tondo che tuttiquesti contatti con Gesù sono un sogno, un puro isterismo. Perché deviparlarne con questo confessore? Fai meglio se respingi tutto comeun'illusione. Guarda quante umiliazioni hai già dovuto subire e quante nedovrai subire ancora e anche le Suore lo sanno che sei un'isterica ». « OGesù! » gridai con tutta la forza dell'anima. Proprio in quel momento ilPadre venne per tenere la sua conferenza. Parlò brevemente, come seavesse fretta. Terminata la conferenza, si mise in confessionale. Guardai.57Nessuna suora si alzò per andare. Mi staccai decisamentedall'inginocchiatoio e in un attimo mi trovai davanti alla grata. Non ci futempo per nessuna riflessione. Invece <strong>di</strong> parlare al Padre dei dubbi chemi erano stati insinuati in merito ai rapporti con Gesù, cominciai araccontare tutte le tentazioni che sono descritte sopra. Ma il confessore sirese subito conto <strong>di</strong> tutta la mia situazione e <strong>di</strong>sse: « Lei non si fida <strong>di</strong>Gesù, perché con lei si comporta con tanta amabilità. Ma come sarebbe,sorella? Lei deve essere pienamente tranquilla. È Gesù il suo Maestro,sorella, ed i rapporti <strong>di</strong> familiarità che ha con Gesù non sono unisterismo, né un sogno, né un'illusione. Sappia, sorella, che è sulla buonastrada. Sia fedele a queste grazie: non le è permesso sfuggirle. Non ènecessario che lei parli <strong>di</strong> queste grazie interiori con le Superiore, se nonper un or<strong>di</strong>ne preciso <strong>di</strong> Gesù e prenda prima accor<strong>di</strong> col confessore. Mase Gesù richiede qualche cosa che è o deve avvenire all'esterno, in talcaso, dopo aver preso accor<strong>di</strong> col confessore, lei deve fare quello cheGesù chiede, dovesse costarle qualunque prezzo. Ma d'altra parte lei,sorella, deve parlare <strong>di</strong> tutto col confessore. Non c'è assolutamenteun'altra via per lei. Preghi, sorella, per ottenere un <strong>di</strong>rettore spirituale,poiché <strong>di</strong>versamente sprecherebbe questi gran<strong>di</strong> doni <strong>di</strong> Dio. Le ripetoancora una volta <strong>di</strong> stare tranquilla; lei è sulla buona strada. Non badarea niente, ma essere sempre fedele al Signore Gesù, nonostante ciò chepuò <strong>di</strong>re <strong>di</strong> lei questo o quello. Proprio con tali anime misere il SignoreGesù intrattiene rapporti <strong>di</strong> familiarità e più lei si umilierà e più ilSignore Gesù si unirà a lei». Quando mi allontanai dalla grata, una gioiainconcepibile aveva inondato la mia anima, tanto che mi isolai in unposto appartato dell'orto, per nascondermi <strong>di</strong> fronte alle suore epermettere al mio cuore <strong>di</strong> sfogarsi liberamente con Dio. La presenza <strong>di</strong>Dio mi investi da parte a parte e in un attimo tutto il mio nulla s'immersein Dio e in quell'attimo sentii, cioè <strong>di</strong>stinsi le tre Persone Divine cheabitavano in me ed avevo nell'anima una pace così grande, che io stessami stupii per il fatto che m'era stato possibile essere inquieta nel passato.Proposito. Fedeltà alle ispirazioni interiori, qualunque cosa possacostarmi. Non far nulla da sola senza un accordo preventivo colconfessore. Rinnovazione dei voti. Fin dal primo mattino, da quando misono svegliata, il mio spirito è sprofondato interamente in Dio, in unoceano d'amore. Sentivo che ero completamente immersa in Lui.Durante la S. Messa il mio amore per Lui ha raggiunto una grandeintensità. Dopo la rinnovazione dei voti e la S. Comunione ad un tratto hovisto Gesù, che mi ha detto amabilmente: « Figlia Mia, guarda il MioCuore misericor<strong>di</strong>oso ». Quando guardai quel Cuore SS.mo uscironogli stessi raggi che sono nell'immagine, come sangue e acqua e compresiquanto è grande la Misericor<strong>di</strong>a del Signore. E <strong>di</strong> nuovo Gesù mi <strong>di</strong>sseamabilmente: « Figlia Mia, parla ai Sacerdoti della Miainsondabile Misericor<strong>di</strong>a. Le fiamme della Misericor<strong>di</strong>a Mi58
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