migliorata! Oggi ho sentito che ha parlato al Congresso Eucaristico e conlo spirito mi sono recata là, per ricevere la bene<strong>di</strong>zione apostolica.9.II.1937. Ultimi giorni <strong>di</strong> carnevale. In questi ultimi due giorni <strong>di</strong>carnevale ho conosciuto un enorme quantità <strong>di</strong> pene e <strong>di</strong> peccati. In unattimo il Signore mi ha fatto conoscere i peccati commessi nel mondointero in questo giorno. Sono svenuta per lo spavento e, nonostante cheio conosca l'abisso della Divina Misericor<strong>di</strong>a, mi sono stupita che Id<strong>di</strong>otenga in vita l'umanità. Ed il Signore mi ha fatto conoscere chi è chesostiene l'esistenza dell'umanità: sono le anime elette. Quando il numerodegli eletti sarà terminato, il mondo cesserà <strong>di</strong> esistere. Per due giorni hofatto la santa Comunione riparatrice ed ho detto al Signore: «Gesù, oggioffro tutto per i peccatori; i colpi della Tua giustizia si abbattano su <strong>di</strong> meed il mare della Misericor<strong>di</strong>a investa i poveri peccatori ». Ed il Signoreascoltò la mia preghiera. Molte anime tornarono al Signore, mentre ioagonizzavo sotto il peso della giustizia <strong>di</strong> Dio. Sentivo <strong>di</strong> essere ilbersaglio dell'ira dell'Altissimo. Verso sera la mia sofferenza giunse ad untale stato <strong>di</strong> abbandono interiore, che i gemiti mi uscivano dal petto,nonostante l'opposizione della volontà. Mi chiusi a chiave nella miacameretta riservata e cominciai l'adorazione, cioè l'ora santa.L'abbandono interiore e la sperimentata giustizia <strong>di</strong> Dio, era questa lamia preghiera; mentre i gemiti ed il dolore che mi salivano dall'animaavevano preso il posto del dolce colloquio col Signore. All'improvviso vi<strong>di</strong>il Signore che mi strinse al Suo Cuore e mi <strong>di</strong>sse: «Figlia Mia, nonpiangere poiché non posso sopportare le tue lacrime. Daròloro tutto quello che chie<strong>di</strong>; ma smetti <strong>di</strong> piangere». E m’invaseuna grande gioia ed il mio spirito, come al solito, s'immerse in Lui, comenell'unico mio tesoro. Quel giorno parlai più a lungo con Gesù,incoraggiata dalla sua bontà. E quando riposai accanto al Suo dolcissimoCuore, Gli <strong>di</strong>ssi: « Gesù, ho tante cose da <strong>di</strong>rTi ». E Gesù benignamentemi <strong>di</strong>sse: «Parla, figlia Mia». E cominciai ad esternare le sofferenze delmio cuore e cioè: « Mi sta molto a cuore l'intera umanità, che non tutti Ticonoscono, ed anche quelli che Ti conoscono non Ti amano come meriti<strong>di</strong> essere amato. Inoltre vedo che i peccatori Ti offendono in modoterribile e per <strong>di</strong> più vedo la grande oppressione e persecuzione dei fedeli,specialmente dei Tuoi servi, ed oltre a questo vedo molte anime cheprecipitano alla cieca nel terribile abisso infernale. Ve<strong>di</strong>, Gesù? Questo èil dolore che mi strazia il cuore e le ossa e, sebbene Tu mi faccia dono delTuo amore particolare ed inon<strong>di</strong> il mio cuore coi torrenti della Tua gioia,questo non attenua le sofferenze che Ti ho ricordato, che anzi penetranoin modo più vivo nel mio povero cuore. Oh, quanto ardentementedesidero che tutta l'umanità si rivolga con fiducia alla Tua Misericor<strong>di</strong>a!Allora avrà sollievo il mio cuore, vedendo la gloria del Tuo nome ». Gesùascoltò questo sfogo del mio cuore con serietà ed interesse, come se non227ne sapesse niente e quasi nascondendo davanti a me la conoscenza <strong>di</strong>quelle cose e così io mi sentii più libera nel parlare. Ed il Signore mi<strong>di</strong>sse: «Figlia Mia, Mi è gra<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>scorso del tuo cuore e con larecita della coroncina avvicini a Me il genere umano». Dopoqueste parole mi trovai sola, ma la presenza <strong>di</strong> Dio è sempre nella miaanima.O mio Gesù, anche quando verrò da Te e Tu mi colmerai <strong>di</strong> Te stesso esarà per me la pienezza della felicità, non <strong>di</strong>menticherò il genere umano.Desidero sollevare un lembo <strong>di</strong> cielo, affinché la terra non dubiti dellaMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. Il mio riposo sta nel <strong>di</strong>vulgare la Tua Misericor<strong>di</strong>a.L'anima rende la più grande gloria al proprio Creatore quando si rivolgecon fiducia alla <strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a.10.11.1937. OGGI È IL MERCOLEDI’ DELLE CENERI. Durante lasanta Messa ho sperimentato per un breve momento la Passione <strong>di</strong> Gesùnelle mie membra. La Quaresima è un periodo particolare per il lavorodei sacerdoti; occorre andar loro in aiuto nel salvare le anime. Alcunigiorni fa ho scritto una lettera al mio <strong>di</strong>rettore spirituale, chiedendogli <strong>di</strong>concedermi il permesso per alcune piccole pratiche <strong>di</strong> mortificazione peril tempo della Quaresima. Dato che non avevo avuto il permesso dalme<strong>di</strong>co <strong>di</strong> andare in città, ho dovuto sbrigare la cosa per lettera. Oggiperò è già il mercoledì delle ceneri e io non ho ancora la risposta. Questamattina, dopo la santa Comunione, ho cominciato a pregare Gesù,affinché lo ispiri con la Sua luce, in modo che mi risponda ed hoconosciuto nella mia anima che il Padre non è contrario a quelle praticheper le quali l'ho pregato e che mi concede il suo permesso. E pertanto hocominciato tranquillamente ad esercitarmi in quelle pratiche, per le qualiavevo chiesto il permesso. Lo stesso giorno, dopo pranzo, ho ricevuto unalettera dal Padre nella quale mi <strong>di</strong>ce che, per le pratiche richieste mi dàvolentieri il suo permesso. Mi rallegrai enormemente perché laconoscenza che avevo avuto interiormente era conforme al parere delPadre spirituale. All'improvviso u<strong>di</strong>i nell'anima queste parole: «Otterraimaggior ricompensa per l'obbe<strong>di</strong>enza e la <strong>di</strong>pendenza dalconfessore che per la pratica Stessa nella quale ti eserciterai.Figlia Mia, sappi questo e comportati secondo questo: anche sesi tratta della cosa più piccola, ma che ha in sé il sigillodell'obbe<strong>di</strong>enza ad un Mio Sostituto, è cosa gra<strong>di</strong>ta e grande aiMiei occhi». Piccole pratiche per la Quaresima. Non posso sottopormi agran<strong>di</strong> mortificazioni, come in passato, nonostante l'ardente volontà ed ildesiderio, poiché sono sotto stretto controllo me<strong>di</strong>co; ma possoesercitarmi in cose più piccole e in primo luogo: dormire senza cuscino;sopportare un po' la fame; recitare ogni giorno la coroncina, che mi hainsegnato il Signore, con le braccia in croce; ogni tanto pregare un pò conle braccia in croce per un tempo indeterminato recitando una preghiera228
spontanea. L'intenzione: per impetrare la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio per i poveripeccatori ed ai sacerdoti il potere <strong>di</strong> indurre al pentimento i cuori deipeccatori. La mia unione con le anime agonizzanti è stretta come inpassato. Spesso assisto un'anima agonizzante a grande <strong>di</strong>stanza. Maprovo la gioia più grande quando vedo che su queste anime si realizza lapromessa della Misericor<strong>di</strong>a. Il Signore è fedele: quello che ha detto unavolta, lo mantiene.Una certa anima, degente nel nostro reparto, era morente e soffrivatremendamente; era rimasta in agonia per tre giorni, ma ogni tantoriprendeva <strong>di</strong> nuovo conoscenza. Tutti nella camerata pregavano per lei.Avrei voluto andarci anch'io, ma la Madre Superiora mi aveva proibito <strong>di</strong>andare dagli agonizzanti, perciò pregai nella mia stanzetta d'isolamentoper quella cara anima. Ma quando venni a sapere che soffriva ancora enon si sapeva quanto tempo sarebbe durato, improvvisamente qualchecosa mi scosse l'anima e <strong>di</strong>ssi al Signore « Gesù, se tutto quello che faccioTi è gra<strong>di</strong>to, Ti prego, come prova <strong>di</strong> ciò, <strong>di</strong> far in modo che quell' animanon soffra più, ma passi imme<strong>di</strong>atamente alla felicità eterna ». Alcuniminuti dopo venni a sapere che quell'anima si era addormentata cosìserenamente e tanto in fretta, che non si era fatto nemmeno in tempo adaccendere la candela.Accennerò ancora qualche parola sul <strong>di</strong>rettore della mia anima. E stranoche ce ne siano così pochi <strong>di</strong> questi sacerdoti, capaci d'infonderenell'anima la forza, il coraggio e l'energia, per cui l'anima senza affaticarsiavanza sempre. Sotto una <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> questo genere l'anima, anche sedebole <strong>di</strong> forze, può fare molto per la gloria <strong>di</strong> Dio. Ed ho conosciuto inquesto un segreto, cioè che il confessore, o meglio il <strong>di</strong>rettore spirituale,non prende alla leggera le piccole cose che l'anima gli espone. E quandol'anima nota che è controllata in questo, comincia ad esercitarsi e nontrascura la più piccola occasione <strong>di</strong> virtù ed evita anche le più piccolemancanze. E da questo, come da tante piccole pietre sorge il magnificotempio dell'anima. E viceversa, se l'anima nota che il confessore trascurale piccole cose, anche lei comincia a trascurarle, cessa <strong>di</strong> renderne contoal confessore e, quel che è peggio, comincia a lasciarsi andare nellepiccole cose e così, invece <strong>di</strong> andare avanti, va poco alla volta in<strong>di</strong>etro. El'anima se ne accorge soltanto quando cade in cose più gravi. Ed ora c'èda porsi una domanda seria: « Di chi è la colpa <strong>di</strong> questo, sua o delconfessore, cioè del <strong>di</strong>rettore spirituale? ». Qui parlo in prevalenza del<strong>di</strong>rettore spirituale. A me sembra che tutta la colpa vada attribuita al<strong>di</strong>rettore spirituale imprudente; ed all'anima bisogna attribuire soltantol'errore d'aver scelto da sé il <strong>di</strong>rettore spirituale. Affinché un <strong>di</strong>rettorepossa guidare bene un'anima lungo le vie della volontà <strong>di</strong> Dio verso lasantità, l'anima deve pregare fervorosamente per molto tempo per avereun <strong>di</strong>rettore e chiedere al Signore <strong>di</strong> sceglierle Lui stesso il <strong>di</strong>rettorespirituale. Ciò che si è iniziato con Dio, sarà <strong>di</strong> Dio; e ciò che ha avuto229inizio con mezzi puramente umani, sarà umano. Id<strong>di</strong>o è cosìmisericor<strong>di</strong>oso che, per venire incontro all'anima, Egli stesso assegnaall'anima una tale guida spirituale e la illumina perché sappia che questiè colui davanti al quale essa dovrà svelare le più segrete profon<strong>di</strong>tàdell'anima come se fosse <strong>di</strong> fronte a Gesù. E quando l'anima avràriflettuto e compreso che tutto ciò è stato <strong>di</strong>retto da Dio, preghiardentemente Dio affinché le conceda molta luce per conoscere la suaanima e non cambi tale <strong>di</strong>rettore spirituale, se non nel caso in cui ci fosseun motivo serio. Come prima <strong>di</strong> scegliere il <strong>di</strong>rettore spirituale ha pregatoa lungo e fervidamente, per conoscere la volontà <strong>di</strong> Dio, così anchequando vuole cambiario, preghi molto e con fervore per conoscere se èveramente volontà <strong>di</strong> Dio che lo lasci e ne scelga un altro. Se non c'è aquesto riguardo una evidente volontà <strong>di</strong> Dio, non lo cambi, poichéun'anima da sola non arriva molto lontano e satana vuole proprio questo,che l'anima che tende alla santità si <strong>di</strong>riga da sola ed allora non ènemmeno il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che possa giungervi. Costituisce un'eccezione unanima che Dio stesso guida <strong>di</strong>rettamente; ma in questo caso il <strong>di</strong>rettorespirituale subito si rende conto che una data anima è <strong>di</strong>retta da Diostesso: Dio glielo fa conoscere in modo chiaro ed evidente. Ed una taleanima più <strong>di</strong> un'altra dev'essere sottoposta ad un più stretto controllo del<strong>di</strong>rettore spirituale. In tal caso il <strong>di</strong>rettore non ha tanto il compito <strong>di</strong><strong>di</strong>rigere ed in<strong>di</strong>care la strada che un'anima deve seguire, quanto quello <strong>di</strong>giu<strong>di</strong>care e confermare che l'anima segue la strada giusta e che è <strong>di</strong>rettada uno spirito buono. In questo caso il <strong>di</strong>rettore spirituale non solo deveessere santo, ma anche sperimentato e prudente, e l'anima deveanteporre la sua opinione a quella <strong>di</strong> Dio stesso, poiché in tal modo saràal sicuro dalle illusioni e dagli sbandamenti. Un'anima che nonsottoponesse tali ispirazioni al rigoroso controllo della Chiesa, cioè del<strong>di</strong>rettore spirituale, con ciò stesso farebbe conoscere che è <strong>di</strong>retta da unospirito non buono. Il <strong>di</strong>rettore deve essere molto prudente a questoriguardo e sperimentare l'anima nell'obbe<strong>di</strong>enza. Satana si puònascondere anche sotto il manto dell'umiltà, ma non è capace d'indossareil manto dell'ubbi<strong>di</strong>enza ed è qui che si rivela tutto il suo traffico. Ilconfessore però non deve temere esageratamente una tale anima, poichése Dio gli dà da assistere un'anima così eccezionale, gli dà anche unagrande luce soprannaturale nei suoi confronti, poiché <strong>di</strong>versamente comepotrebbe giu<strong>di</strong>care in modo esatto i gran<strong>di</strong> misteri che intercorrono fral'anima e Dio? Io stessa ho sofferto molto e sono stata molto provata aquesto proposito. Pertanto quello che scrivo è solo quello che io stessa hoprovato personalmente. Ho fatto molte novene e preghiere e moltepenitenze, prima che Dio mi inviasse un sacerdote in grado <strong>di</strong> capire lamia anima. Ci sarebbero molte più anime sante, se ci fosse un maggiornumero <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori spirituali con esperienza e santità. Più <strong>di</strong> un'animache tende sinceramente alla santità, non riesce a cavarsela da sola,230
- Page 1 and 2:
LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA AN
- Page 3 and 4:
momento mi trovai in un luogo nebbi
- Page 5 and 6:
perché non c'era posto nella cappe
- Page 7 and 8:
turbamento che m'inviò il Signore,
- Page 9 and 10:
Domandai: « E le preghiere fatte p
- Page 11 and 12:
a chi porti quei fiori? ». il mio
- Page 13 and 14:
parole: “Scrivi subito quello che
- Page 15 and 16:
invece, col fuggire le occasioni. I
- Page 17 and 18:
che l'anima può sopportarlo. Quand
- Page 19 and 20:
grazie speciali. La seconda parola,
- Page 21 and 22:
iflessive, dicevano: « Di certo Su
- Page 23 and 24:
s'immerse in Lui. Consapevole di qu
- Page 25 and 26:
impegno, proprio allora ho avuto il
- Page 27 and 28:
avvicinai al sacerdote che mi dava
- Page 29 and 30:
perché mi ottenesse la grazia di e
- Page 31 and 32:
ad accompagnare Gesù, quando il Sa
- Page 33 and 34:
Comunione, udii questa voce: « Fig
- Page 35 and 36:
avevo il primo giorno, in cui si ap
- Page 37 and 38:
procurarmelo in modo che nessuno se
- Page 39 and 40:
una serie di altre grazie. O mio Ge
- Page 41 and 42:
Misericordia, o Dio e Creatore mio.
- Page 43 and 44:
maggiore, mentre quando soffro di m
- Page 45 and 46:
dell'ammalato. Quando chiesi al Pad
- Page 47 and 48:
splendente di una bellezza indicibi
- Page 49 and 50:
spirito di fede nei confronti delle
- Page 51 and 52:
Mi hai pregato, ma non per la tua m
- Page 53 and 54:
apporti con Me sono in un certo mod
- Page 55 and 56:
così piccoli ed ora sono tutti cre
- Page 57 and 58:
Venerdì Santo, alle tre del pomeri
- Page 59 and 60:
trattenne; mi sentii come paralizza
- Page 61 and 62:
da Gesù, e si avvicinarono per fla
- Page 63 and 64: itornato il vecchio dubbio, che un'
- Page 65 and 66: potenza nei momenti di unione. La S
- Page 67 and 68: debolezza in confessione, in modo c
- Page 69 and 70: LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA AN
- Page 71 and 72: professione, non vedrà più il mon
- Page 73 and 74: scritti. Sulla confessione. I confe
- Page 75 and 76: che giunga il momento in cui abiter
- Page 77 and 78: figlia Mia, che tutte le creature,
- Page 79 and 80: l'anima che vive secondo la Sua vol
- Page 81 and 82: anima. Il vantaggio consiste nel fa
- Page 83 and 84: nulla mi lega più a questa terra,
- Page 85 and 86: volta la mia natura frema e senta c
- Page 87 and 88: 13 agosto. Per tutto il giorno sono
- Page 89 and 90: sensibile ad ogni sofferenza dell'a
- Page 91 and 92: non sono esse che mi motivano a scr
- Page 93 and 94: stesso nella mia anima durante ques
- Page 95 and 96: nell'altro. O mio Gesù, se andrò,
- Page 97 and 98: quello che l'anima sta vivendo. È
- Page 99 and 100: eccomi dunque, Signore, per fare la
- Page 101 and 102: ecitata questa coroncina, si placa
- Page 103 and 104: primo istante che Ti ho conosciuto,
- Page 105 and 106: vidi la Madre ed il piccolo Gesù B
- Page 107 and 108: X. Non ci sia giorno nella mia vita
- Page 109 and 110: me. « Vedi, Gesù, la parte che sp
- Page 111 and 112: chiuse le mie labbra alla mormorazi
- Page 113: ora. La Suora che l'assisteva disse
- Page 117 and 118: confido in Te. Misericordia di Dio,
- Page 119 and 120: quelle parole sono Mie; ho preso in
- Page 121 and 122: l'amore di Dio ha inondato la mia a
- Page 123 and 124: Congregazione stiano davanti al tro
- Page 125 and 126: Desidererei che tutti i dolori rica
- Page 127 and 128: mondo. Vedo i tuoi sforzi verso di
- Page 129 and 130: debbo tutto unicamente alla grazia
- Page 131 and 132: parecchio. Oggi la rinnovazione, ci
- Page 133 and 134: grande quando sono unita a Dio. Qua
- Page 135 and 136: tutte le persone che vivono nel mon
- Page 137 and 138: digiunato, avrei ottenuto il sollie
- Page 139 and 140: Tu che sei la Misericordia e un mar
- Page 141 and 142: anime cantino assieme le lodi della
- Page 143 and 144: Diario - Sr. FaustinaIV QUADERNO+ G
- Page 145 and 146: ora ho provato un senso di sollievo
- Page 147 and 148: anime, collaborando con Te all'oper
- Page 149 and 150: Tua bontà in tutta la sua estensio
- Page 151 and 152: G.M.G. Con nostalgia guardo il ciel
- Page 153 and 154: ontà di Dio, Sempre smisurata ed i
- Page 155 and 156: nell'invocare ciascuna Piaga, ho se
- Page 157 and 158: immersa in Dio e da tutto il mio es
- Page 159 and 160: essere si sprofonda in Te, E vivo d
- Page 161 and 162: carissima, che ti eserciti in tre v
- Page 163 and 164: divina felicità, ma nello stesso t
- Page 165 and 166:
O benignissimo Signore, quanto sei
- Page 167 and 168:
LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA AN
- Page 169 and 170:
durante questi esercizi spirituali.
- Page 171 and 172:
che ha con me la stessa mansione. E
- Page 173 and 174:
una tristezza mortale. Mi consoli s
- Page 175 and 176:
Superiora. Non potevo rispondere, p
- Page 177 and 178:
di questo, mentre in passato me ne
- Page 179 and 180:
Per quanto riguarda l’opera, non
- Page 181 and 182:
questo trono è il tabernacolo e da
- Page 183 and 184:
dal profondo del cuore, portano l'a
- Page 185 and 186:
Maestro, guidami! Mi affido a Te co
- Page 187 and 188:
coro sia di sasso, ma anch'essa è
- Page 189 and 190:
nella Mia Misericordia, queste anim
- Page 191 and 192:
a tutte le verità che la Tua santa
- Page 193 and 194:
Misericordia agisce in tutti i cuor
- Page 195 and 196:
LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA AN
- Page 197 and 198:
spirituale, ma un confessore occasi
- Page 199 and 200:
Questi dolori sono tanto violenti e
- Page 201 and 202:
G.M.G. Vado già alle nozze eterne,
- Page 203 and 204:
suore direttrici: « Che morirà lo
- Page 205 and 206:
quanto desidero la gloria della Tua
- Page 207 and 208:
paura. All'improvviso Gesù si mise
- Page 209 and 210:
«Scrivi: sono tre volte santo ed h
- Page 211 and 212:
Jahvé taceva... e passava un secol
- Page 213 and 214:
depongo il mio cuore ai Tuoi piedi
- Page 215 and 216:
esercizi spirituali. Ultimo colloqu
- Page 217 and 218:
La mia preparazione alla Santa Comu
- Page 219:
13.Oggi il mio cuore vibra di gioia