mie possibIlità, potevo stare tranquilla. In quel momento si risvegliò inme tanta gratitu<strong>di</strong>ne verso il Signore che dalla gioia scoppiai a piangerecome una bambina... Mi preparai a ricevere la santa Comunione ilmattino dopo come viatico e recitai per me le preghiere degli agonizzanti.Ad un tratto u<strong>di</strong>i queste parole: «Come sei unita a Me in vita, cosìsarai unita al momento della morte». Dopo queste parole sirisvegliò nella mia anima una fiducia così grande nella <strong>di</strong>vinaMisericor<strong>di</strong>a che, anche se avessi sulla coscienza i peccati del mondointero ed i peccati <strong>di</strong> tutte le anime dannate, nonostante ciò non dubitereidella bontà <strong>di</strong> Dio, ma senza pensarci mi getterei nell'abisso della <strong>di</strong>vinaMisericor<strong>di</strong>a, che è sempre aperto per noi e col cuore a pezzi sprofondatonella polvere, mi getterei ai pie<strong>di</strong> del Signore e mi abbandonereicompletamente alla Sua santa volontà, che è la Misericor<strong>di</strong>apersonificata. O mio Gesù, vita della mia anima, vita mia, mio Salvatore,mio dolcissimo Sposo, e nello stesso tempo mio Giu<strong>di</strong>ce, Tu sai chenell'ultima ora non farò affidamento su nessun mio merito, maunicamente sulla Tua Misericor<strong>di</strong>a. Ecco che fin d'ora m'immergo nellavoragine della Tua Misericor<strong>di</strong>a, che è sempre aperta per ogni anima. Omio Gesù, io ho un unico compito in vita, in morte e per tutta l'eternitàed è quello <strong>di</strong> adorare la tua insondabile Misericor<strong>di</strong>a. Nessuna mente,né <strong>di</strong> angeli né <strong>di</strong> uomini riuscirà mai a scandagliare i misteri della TuaMisericor<strong>di</strong>a. Gli angeli rimangono stupiti <strong>di</strong> fronte al mistero della TuaMisericor<strong>di</strong>a, ma non riescono a comprenderlo. Tutto ciò che è uscitodalle mani del Creatore è racchiuso in un mistero inconcepibile, cioènelle viscere della Sua Misericor<strong>di</strong>a. Quando considero ciò, il mio spiritovien meno, per la gioia il cuore mi si scioglie. O Gesù, attraverso il tuopietosissimo Cuore come attraverso un cristallo, sono giunti a noi i raggidella Divina Misericor<strong>di</strong>a.1.II.38. Oggi mi sento un po' peggio in salute, tuttavia partecipo ancoraalla vita comune <strong>di</strong> tutta la Congregazione. Faccio però gran<strong>di</strong> sforzi chetu solo, o Gesù, conosci. Oggi in refettorio pensavo <strong>di</strong> non poter resistereper tutto il pranzo. Ogni volta che prendo cibo, avverto dolori tremen<strong>di</strong>.Una settimana fa è venuta a farmi visita la Madre Superiora e mi hadetto: «A lei, sorella, si attacca ogni malattia perché ha l'organismodebole, ma non è colpa sua. Se un'altra suora soffrisse dello stesso male,sicuramente camminerebbe; lei invece deve rimanere a letto». Questeparole non mi <strong>di</strong>edero fasti<strong>di</strong>o, ma con dei malati gravi è meglio non fareparagoni simili, dato che il loro calice è già pieno abbastanza. Inoltrequando le suore vanno a trovare le ammalate, non doman<strong>di</strong>no ogni voltanei particolari che cosa fa male e come fa male, poiché ripeterecontinuamente ad ogni suora le stesse cose stanca enormemente,specialmente quando talora capita <strong>di</strong> doverlo fare <strong>di</strong>verse volte al giorno.Quando entrai per un momento in cappella, il Signore mi fece conoscere379che fra le anime che sceglie ne ha alcune elette in modo particolare, chechiama ad una santità superiore, ad un'unione eccezionale con Sé. Sonoanime serafiche, dalle quali Id<strong>di</strong>o esige che Lo amino più delle altreanime, benché vivano tutte nello stesso convento; talvolta però questoamore più intenso lo esige da una sola anima. Quest'anima comprende lachiamata, poiché Id<strong>di</strong>o gliela fa conoscere interiormente, però puòseguirla e può anche non seguirla. Dipende dall'anima rispondere allachiamata dello Spirito Santo oppare opporsi allo stesso Spirito Santo. Hosaputo che c'è un luogo in purgatorio, dove le anime espiano <strong>di</strong> fronte aDio per colpe <strong>di</strong> questo genere. Questa fra le varie pene è la più dura.L'anima segnata in modo particolare da Dio si <strong>di</strong>stinguerà ovunque, inpara<strong>di</strong>so, in purgatorio e all'inferno. In para<strong>di</strong>so si <strong>di</strong>stingue dalle altreanime per una gloria maggiore, per lo splendore e per una più profondaconoscenza <strong>di</strong> Dio. In purgatorio per una sofferenza più acuta, poichéconosce più a fondo e desidera più violentemente Id<strong>di</strong>o. All'infernosoffrirà più delle altre anime perché conosce meglio Colui che haperduto. Il sigIlio dell'amore esclusivo <strong>di</strong> Dio che è in lei non si cancella.O Gesù, mantienimi nel Tuo santo timore, in modo che non sprechi legrazie. Aiutami ad essere fedele alle ispirazioni dello Spirito Santo,permetti che mi si spezzi il cuore per amore verso <strong>di</strong> Te, piuttosto chetralasci un solo atto <strong>di</strong> quest'amore.2.II.38. Le tenebre dell'anima. Oggi è festa della Madonna e nella miaanima c'è tanto buio. il Signore si è nascosto, e io sono sola,completamente sola. La mia mente è così offuscata che all'intorno vedosolo fantasmi, nemmeno uno spiraglio <strong>di</strong> luce mi entra nell'anima, nonriesco a capire me stessa né coloro che mi parlano. Tentazioni terribilicontro la santa fede mi stanno opprimendo. O mio Gesù, salvami. Nonriesco a <strong>di</strong>re <strong>di</strong> più. Non posso fare una descrizione particolareggiata,perché temo che qualcuno leggendo rimanga scandalizzato. Sonosbalor<strong>di</strong>ta che ad un'anima possano capitare tribolazioni <strong>di</strong> questogenere. O uragano, che ne fai della barchetta del mio cuore? Questatempesta è durata un giorno intero ed una notte. Quando è venuta da mela Madre Superiora e mi ha cbiesto: « Sorella, non vorrebbe approfittareper confessarsi, dato che c'è Padre Andrasz? », le ho risposto <strong>di</strong> no. Misembrava che né il Padre m'avrebbe potuto capire, né io sarei riuscita aconfessarmi. Ho passato tutta la notte con Gesù nel Getsemani. Uncontinuo gemito <strong>di</strong> dolore usciva dal mio petto. Sarà più leggera l'agonianaturale, poiché in quel caso si agonizza e si muore, mentre qui unoagonizza senza poter morire. O Gesù, non credevo che esistesserosofferenze <strong>di</strong> questo genere. il nulla, ecco la realtà. O Gesù, salvami.Credo in Te con tutto il cuore, ho visto tante volte lo splendore del TuoVolto e adesso dove sei, Signore?... Credo, credo ed ancora una voltacredo in Te, unico Dio nella SS.ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo e380
a tutte le verità che la Tua santa Chiesa mi propone a credere... Tuttaviale tenebre non scompaiono ed il mio spirito sprofonda in un'agoniaancora peggiore. A un dato momento fui presa da un'angoscia cosìstraziante, che ora mi meraviglio io stessa <strong>di</strong> non aver esalato l'ultimorespiro, ma fu un momento breve. All'improvviso vi<strong>di</strong> Gesù. Dal suoCuore uscivano i due noti raggi che m'investirono in pieno. In quellostesso istante scomparve ogni mia angoscia. «Figlia Mia - mi <strong>di</strong>sse ilSignore - sappi che quanto ora hai passato è ciò che sei da testessa, e solo in forza della Mia grazia partecipi alla vita eternaed a tutti i doni che generosamente ti concedo». E da questeparole del Signore ho avuto la vera conoscenza <strong>di</strong> me stessa. Gesù mi dàun insegnamento <strong>di</strong> profonda umiltà e nello stesso tempo <strong>di</strong> completafiducia in Lui. Il mio cuore è ridotto in cenere, in polvere e se anche tuttala gente mi calpestasse, lo considererei ancora una grazia. Sento e sonocosì profondamente convinta <strong>di</strong> essere una nullità, che le vere umiliazionisaranno un refrigerio per me.3.II.38. Oggi dopo la santa Comunione, Gesù mi ha dato nuovamentealcune in<strong>di</strong>cazioni: «Primo: non lottare da sola contro latentazione, ma rivelarla subito al confessore ed allora latentazione perderà tutta la sua forza. Secondo: in queste provenon perdere la calma, vivi alla Mia presenza, chie<strong>di</strong> l'aiutodella Madre Mia e dei Santi. Terzo: abbi la certezza che io tiguardo e ti sostengo. Quarto: non temere né le lotte spiritualiné alcuna tentazione, poiché Io ti sostengo, purché tu voglialottare, sappi che la vittoria sarà sempre dalla tua parte.Quinto: sappi che con una lotta intrepida Mi fai un grandeonore e metti da parte meriti per te; la tentazione ti offre lapossibilità <strong>di</strong> mostrarMi la tua fedeltà. Ed ora ti <strong>di</strong>rò la cosapiù importante per te: una sincerità senza limiti col tuo<strong>di</strong>rettore spirituale. Se non approfirterai <strong>di</strong> questa graziasecondo le Mie in<strong>di</strong>cazioni, te lo porterò via ed allora rimarraisola con te stessa e ti ritorneranno tutti i tormenti spiritualiche ben conosci. Non Mi piace che non approfittidell'occasione quando puoi incontrarlo e parlare con lui. Sappiche è una Mia grazia grande, se do ad un'anima un <strong>di</strong>rettorespirituale. Molte anime Me lo chiedono, e non a tutte concedoquesta grazia. Dal momento che te l'ho dato come <strong>di</strong>rettorespirituale, l'ho fornito <strong>di</strong> nuovi lumi, affinché possa facilmenteconoscere e comprendere la tua anima...». O mio Gesù, o miaunica Misericor<strong>di</strong>a, permettimi <strong>di</strong> vedere la contentezza sul Tuo Volto,come segno <strong>di</strong> riconciliazione con me, poiché il mio cuore non sopportala Tua serietà; se la prolungherai ancora un momento, mi si spezzerà daldolore. Ve<strong>di</strong> che sono già ridotta in polvere. In quello stesso istante mi381vi<strong>di</strong> come in un palazzo e Gesù mi <strong>di</strong>ede la mano e mi sistemò accanto aSé e <strong>di</strong>sse amabilmente: «Mia sposa, Mi piaci sempre per l'umiltà.La più grande miseria non M'impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> unirMi all'anima,ma dove c'è la superbia, Io non ci sono». Quando rientrai in me,esaminai tutto quello che era avvenuto nel mio cuore, ringraziando Id<strong>di</strong>oper l'amore e la Misericor<strong>di</strong>a che mi aveva <strong>di</strong>mostrato. O Gesù,nascon<strong>di</strong>mi come Ti sei nascosto Tu sotto le specie <strong>di</strong> una bianca Ostia,così nascon<strong>di</strong> anche me agli occhi degli uomini e nascon<strong>di</strong> specialmente idoni che Tu benignamente mi conce<strong>di</strong>. Fa' che non riveli all'esterno ciòche Tu operi nella mia anima. Davanti a Te, o <strong>di</strong>vino Sacerdote, sono unabianca ostia; consacrami Tu stesso e la mia trasformazione sia notasoltanto a Te. Ogni giorno come vittima sacrificale mi presento davanti aTe e Ti supplico <strong>di</strong> concedere la Tua Misericor<strong>di</strong>a al mondo. Miannienterò al Tuo cospetto in silenzio e senza che alcuno mi scorga; comeuna vittima per l'olocausto in un silenzio profondo arderà il mio amorepuro ed in<strong>di</strong>visibile e il profumo <strong>di</strong> quest'amore giunga ai pie<strong>di</strong> del Tuotrono. Tu sei il Signore dei Signori, però hai una pre<strong>di</strong>lezione per i cuoripiù piccoli e umili... Quando entrai un momento in cappella, Gesù mi<strong>di</strong>sse: «Figlia Mia, aiutaMi a salvare un peccatore in agonia;recita per lui la coroncina che ti ho insegnato». Quandocominciai a recitare la coroncina, vi<strong>di</strong> quel moribondo fra atroci tormentie lotte. Era <strong>di</strong>feso dall'angelo custode, il quale però era come impotente<strong>di</strong> fronte alla grande miseria <strong>di</strong> quell'anima. Una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> demonistava in attesa <strong>di</strong> quell'anima, ma mentre recitavo la coroncina vi<strong>di</strong> Gesùnell'aspetto in cui è <strong>di</strong>pinto nell'immagine. I raggi che uscirono dal Cuore<strong>di</strong> Gesù avvolsero il malato e le potenze delle tenebre fuggironoprovocando scompiglio. Il malato spirò serenamente. Quando rientrai inme compresi che questa coroncina è importante accanto ai moribon<strong>di</strong>,essa placa l'ira <strong>di</strong> Dio. Quando chiesi perdono a Gesù per una mia azione,che dopo poco risultò imperfetta, Gesù mi tranquillizzò con questeparole: «Figlia Mia, ti ricompenso per la purezza dell'intenzioneche hai avuto al momento <strong>di</strong> agire. Il Mio Cuore ha gioitopoiché sul punto <strong>di</strong> compiere l'azione hai tenuto inconsiderazione il Mio amore e ciò in modo molto evidente. Eadesso ne hai ancora un vantaggio, che è l'umiliazione. Si,bambina Mia, desidero che tu abbia sempre una grandepurezza d'intenzione fin nelle tue più piccole iniziative». Nelmomento in cui presi la penna in mano, pregai brevemente lo SpiritoSanto, poi <strong>di</strong>ssi: « Gesù, bene<strong>di</strong>ci questa penna, affinché tutto quello chemi or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> scrivere sia a gloria <strong>di</strong> Dio ». E subito u<strong>di</strong>i una voce: «Si, labene<strong>di</strong>co poiché in questo scritto c'è il sigillo dell'obbe<strong>di</strong>enzaalla Superiora ed al confessore e per ciò stesso è motivo <strong>di</strong>gloria per Me e molte anime ne ricaveranno vantaggio. FigliaMia, voglio che tutti i momenti liberi li impieghi a scrivere382
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