verrà a costare molto. Pertanto scrivi su una pagina biancaqueste parole: Da oggi in me non esiste la volontà propria, edepennala. Su un'altra pagina scrivi queste parole: Da oggifaccio la volontà <strong>di</strong> Dio ovunque, sempre, in tutto. Nonspaventarti <strong>di</strong> nulla, l'amore ti darà forza e te ne faciliteràl'esecuzione ». Nella me<strong>di</strong>tazione fondamentale sullo scopo, cioè sullascelta dell'amore, l'anima deve amare, ha bisogno <strong>di</strong> amare; l'anima deveriversare il suo amore, non nel fango, non nel vuoto, ma in Dio. Comegioisco quando rifletto su questo, poiché sento che nel mio cuore c’èsoltanto Lui. Gesù solo ed unico; e amo le creature in quanto mi aiutanoad unirmi a Dio. Amo tutti gli uomini per questo, poiché vedo in essil'immagine <strong>di</strong> Dio.G.M.G. Wilno, 4.11.1935 DA OGGI NON ESISTE <strong>LA</strong> VOLONTA’PROPRIA. Nel momento in cui m'inginocchiai per depennare la volontàcome mi aveva or<strong>di</strong>nato il Signore, u<strong>di</strong>i nel mio intimo questa voce: «Daoggi non temere il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Dio, poiché non sarai giu<strong>di</strong>cata ».Da oggi, faccio la Volontà <strong>di</strong> Dio, ovunque, sempre, in tutto.G.M.G. Wilno, 8.11.1935. Lavoro interiore particolare, cioè esame <strong>di</strong>coscienza. Sul rinnegamento <strong>di</strong> se stessa, della propria volontà. I.Rinnegamento dell'intelletto, cioè sua sottomissione all'intelletto <strong>di</strong>coloro che per me qui in terra sostituiscono Dio. Il. Rinnegamento dellavolontà, cioè fare la volontà <strong>di</strong> Dio, che a me si manifesta nella volontà <strong>di</strong>coloro che per me sostituiscono Dio e che è contenuta nelle regole delnostro or<strong>di</strong>ne. III. Rinnegamento del giu<strong>di</strong>zio, cioè accettareimme<strong>di</strong>atamente senza pensarci su, senza analizzarlo, senza <strong>di</strong>scuterlo,ogni or<strong>di</strong>ne che mi viene dato da coloro che per me sostituiscono Dio. IV.Rinnegamento della lingua. Non le darò la più piccola libertà; in un solocaso gliela darò completa, cioè quando si tratta <strong>di</strong> proclamare la gloria <strong>di</strong>Dio. Ogni volta che mi accosto alla santa Comunione, prego che Gesùrafforzi e purifichi la mia lingua, in modo che io non ferisca il prossimocon essa. Per lo stesso motivo tengo nella massima considerazione laregola che mi parla del silenzio. O Gesù mio, ho fiducia che la Tua graziami aiuti a mettere in pratica questi propositi. Benché i punti suddettisiano compresi nel voto <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>enza, tuttavia desidero esercitarmi inessi in modo del tutto particolare, in quanto costituiscono l'essenza dellavita religiosa. Gesù Misericor<strong>di</strong>oso, Ti prego ardentemente, illumina ilmio intelletto, perché possa conoscere meglio Te, che sei l'Essere Infinito,e possa conoscere meglio me stessa, che sono il niente personificato.Della santa confessione. Dalla santa confessione dovremmo ricavare duebenefici. Alla confessione an<strong>di</strong>amo: primo, per essere guariti; secondo,per essere educati. La nostra anima ha bisogno <strong>di</strong> essere educatacontinuamente, come un bambino. O mio Gesù, comprendo103profondamente queste parole e so per esperienza che un'anima con leproprie forze non arriva lontano, si affatica molto, non fa nulla per lagloria <strong>di</strong> Dio; sbaglia continuamente, poiché la nostra mente èottenebrata e non riesce a <strong>di</strong>stinguere i fatti suoi. Avrò un'attenzioneparticolare per due cose: la prima è quella <strong>di</strong> scegliere per la confessionequello che mi umilia <strong>di</strong> più, anche se si tratta <strong>di</strong> una piccola cosa, cheperò mi costa e per questo ne parlerò; la seconda è quella <strong>di</strong> esercitarminella contrizione; non solo prima <strong>di</strong> confessarmi, ma in ogni esame <strong>di</strong>coscienza cercherò <strong>di</strong> suscitare in me il dolore perfetto e ciò soprattuttoprima <strong>di</strong> mettermi a riposare. Ed una parola ancora: l'anima che desideraveramente progre<strong>di</strong>re sulla via della perfezione, deve attenersiscrupolosamente ai consigli che le vengono dati dal <strong>di</strong>rettore spirituale.Tanta è la santità, quanta la <strong>di</strong>pendenza. Una volta, mentre parlavo col<strong>di</strong>rettore della mia anima, in un lampo più veloce <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> un fuimine,vi<strong>di</strong> interiormente la sua anima in una grande tribolazione, in un taletormento, che sono poche le anime che Id<strong>di</strong>o prova con tale fuoco. Talisofferenze gli provengono da quest'opera. Verrà un momento nel qualequest'opera, che pure Dio raccomanda tanto, sembrerà in completosfacelo ed all'improvviso seguirà l'azione <strong>di</strong> Dio con grande energia, laquale darà testimonianza alla verità. Essa, l'opera, sarà un nuovosplendore per la Chiesa, sebbene esistesse già da molto tempo in essa.Che Dio sia infinitamente misericor<strong>di</strong>oso, nessuno può negarlo. Eglidesidera che questo lo sappiano tutti, prima che torni come Giu<strong>di</strong>ce;vuole che le anime Lo conoscano prima come Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a. Quandosi verificherà questo trionfo, noi saremo già nella nuova vita, dove non cisono sofferenze. Ma prima la tua anima sarà saziata d'amarezze al vederela <strong>di</strong>struzione dei tuoi sforzi. Questa <strong>di</strong>struzione però sarà soltantoapparente, poiché Id<strong>di</strong>o non cambia quello che ha stabilito una volta. Maanche se la <strong>di</strong>struzione sarà apparente, le sofferenze invece saranno reali.Quando ciò avverrà, non lo so; quanto durerà, non lo so. Ma Dio hapromesso una grande grazia specialmente a te e a tutti « quelli cheproclameranno la Mia grande Misericor<strong>di</strong>a. Io Stesso li<strong>di</strong>fenderò nell'ora della morte, come Mia gloria ed anche se ipeccati delle anime fossero neri come la notte, quando unpeccatore si rivolge alla Mia Misericor<strong>di</strong>a, Mi rende la gloriapiù grande ed è un vanto della Mia Passione. Quando un'animaesalta la Mia bontà, allora satana ne trema e fugge nelprofondo dell'inferno ». Durante un'adorazione, Gesù mi promise: «Con le anime che ricorreranno alla Mia Misericor<strong>di</strong>a e con leanime che esalteranno e faranno conoscere ad altre la Miagrande Misericor<strong>di</strong>a, nell'ora della loro morte Mi comporteròsecondo la Mia Misericor<strong>di</strong>a infinita. Il Mio Cuore èaddolorato - ha detto Gesù - perché anche le anime elette noncomprendono quanto sia grande la Mia Misericor<strong>di</strong>a. I loro104
apporti con Me sono in un certo modo espressione <strong>di</strong><strong>di</strong>ffidenza. Oh! quanto questo ferisce il Mio Cuore! Ricordatevidella Mia Passione e, se non credete alle Mie parole, credetealmeno alle Mie Piaghe». Non faccio alcun movimento, alcun gestoperché piace a me, perché sono vincolata dalla grazia; continuamenteattendo a ciò che è più gra<strong>di</strong>to a Gesù. Durante una me<strong>di</strong>tazionesull'obbe<strong>di</strong>enza u<strong>di</strong>i queste parole: « In questa me<strong>di</strong>tazione ilsacerdote in via eccezionale parla per te. Sappi che Io prendoin prestito la sua bocca ». Cercai <strong>di</strong> ascoltare con la massimaattenzione ed applicai tutto al mio cuore, come faccio per ognime<strong>di</strong>tazione. Quando il sacerdote pronunciò queste parole, che un animaobbe<strong>di</strong>ente si riempie della forza <strong>di</strong> Dio, u<strong>di</strong>i quanto segue: “Si, quandosei obbe<strong>di</strong>ente, mi prendo la tua debolezza ed al suo posto ti dola Mia forza. Sono molto stupito che le anime non voglianofare questo scambio con Me.” Io <strong>di</strong>ssi al Signore: « Gesù, illuminaTu la mia anima, poiché <strong>di</strong>versamente capirò ben poco <strong>di</strong> queste parole». So che non vivo per me, ma per un gran numero <strong>di</strong> anime. So che legrazie date a me, non sono soltanto per me, ma anche per le anime. OGesù, l'abisso della Tua Misericor<strong>di</strong>a si è riversato nella mia anima, che èl'abisso stesso della miseria. Ti ringrazio, Gesù, per le grazie e le piccolecroci che mi dai in ogni momento della vita. All'inizio degli esercizispirituali sul soffitto della cappella vi<strong>di</strong> Gesù crocifisso che guardava allesuore con tanto amore, ma non a tutte. C'erano tre suore, alle quali ilSignore guardò con uno sguardo severo. Non so, non so per quali motivi,so soltanto che è una cosa terribile vedere uno sguardo simile che è losguardo del Giu<strong>di</strong>ce severo. Quello sguardo non riguardava me, eppureallibii per lo spavento, mentre scrivo tremo ancora tutta. Non ebbi ilcoraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re una sola parola a Gesù, mi vennero a mancare le forzefisiche e pensavo che non avrei resistito fino alla fine della pre<strong>di</strong>ca. Ungiorno dopo vi<strong>di</strong> la stessa cosa, come la prima volta, e osai proferirequeste parole: « Gesù, quanto è grande la Tua Misericor<strong>di</strong>a! ». Il terzogiorno si ripeté ancora lo stesso sguardo su tutte le suore con grandeamabilità, ad eccezione <strong>di</strong> quelle tre suore. Allora presi il coraggio cheproveniva dall'impulso verso l'amore del prossimo e <strong>di</strong>ssi al Signore: «Tu sei la Misericor<strong>di</strong>a personificata, come Tu stesso mi hai detto, Tiscongiuro quin<strong>di</strong> per la potenza della Tua Misericor<strong>di</strong>a, rivolgi il Tuosguardo benigno anche su quelle tre suore, e se ciò non s'accorda con laTua sapienza, Ti prego <strong>di</strong> fare uno scambio: il Tuo sguardo benevoloverso la mia anima, sia per loro, e il Tuo sguardo severo verso le loroanime, sia per me. All'istante Gesù mi <strong>di</strong>sse queste parole: « Figlia Mia,per il tuo amore sincero e generoso concedo loro molte grazie,benché esse non le chiedano, ma per la promessa che ho fatto ate ». E subito avvolse le tre suore con uno sguardo misericor<strong>di</strong>oso. Allavista della bontà <strong>di</strong> Dio, il cuore mi cominciò a battere per la grande105gioia. Quando feci l'adorazione dalle 9 alle 10 erano rimaste anche altrequattro suore. Mentre mi avvicinavo all'altare e me<strong>di</strong>tavo sulla Passionedel Signore Gesù, in quello stesso momento un dolore tremendo inondòla mia anima, a causa dell'ingratitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong> anime chevivono nel mondo, ma mi addolorava specialmente l'ingratitu<strong>di</strong>ne delleanime scelte in modo particolare da Dio. Non c'è modo <strong>di</strong> esprimerla, né<strong>di</strong> confrontarla. Alla vista <strong>di</strong> quella ingratitu<strong>di</strong>ne, che è la più nera, sentiicome se il cuore mi si schiantasse, mi vennero a mancare completamentele forze fisiche e cad<strong>di</strong> con la faccia a terra, senza nascondere un pianto<strong>di</strong>rotto. Ogni volta che rievocavo la grande Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio el'ingratitu<strong>di</strong>ne delle anime, il dolore trafiggeva il mio cuore ecomprendevo quanto ciò ferisse il Cuore dolcissimo <strong>di</strong> Gesù. Con cuoreardente rinnovai il mio atto <strong>di</strong> offerta per i peccatori. Con gioia edesiderio ho accostato le mie labbra al calice dell'amarezza, che prendoogni giorno dalla S. Messa. La piccola porzione, che Gesù mi haassegnato per ogni momento, anche quella non la cederò a nessuno.Conforterò continuamente il dolcissimo Cuore Eucaristico; suonerò canti<strong>di</strong> riconoscenza sulle corde del mio cuore; la sofferenza è il tono piùarmonioso. Cercherò con cura <strong>di</strong> capire con che cosa posso rallegrareoggi il Tuo Cuore. I giorni della vita non sono uniformi; quando le nuvolenere mi copriranno il sole, cercherò come l'aquila <strong>di</strong> attraversare la lorobarriera, per far conoscere agli altri che il sole non si spegne. Sento cheId<strong>di</strong>o mi permette <strong>di</strong> scostare i veli, affinché la terra non abbia dubbisulla Sua bontà. Id<strong>di</strong>o non va soggetto ad eclissi, né a cambiamenti;rimane per l'eternità Uno e sempre lo Stesso. Niente può opporsi alla Suavolontà. Sento in me una forza sovrumana, sento il coraggio e l'energiache mi viene attraverso la grazia che <strong>di</strong>mora in me. Comprendo le animeche soffrono perché prive <strong>di</strong> speranza, poiché ho provato su <strong>di</strong> me questotormento. Id<strong>di</strong>o però non dà prove al <strong>di</strong> sopra delle forze. Spesso hovissuto <strong>di</strong> speranza contro ogni speranza ed ho spinto la mia speranzafino alla totale fiducia in Dio. Avvenga <strong>di</strong> me quello che ha stabilitodall'eternità.MASSIME GENERALI. Sarebbe molto brutto, se una suora cercassesollievo nella sofferenza. Ecco quello che ha fatto la grazia e lame<strong>di</strong>tazione del più grande criminale. Colui che muore, ha un grandeamore. Ricordati <strong>di</strong> me quando sarai in para<strong>di</strong>so. Il pentimento sincerotrasforma imme<strong>di</strong>atamente un'anima. La vita spirituale va praticata conserietà e sincerità. L'amore dev'essere reciproco. Dato che il Signore Gesùper me ha bevuto il fiele fino in fondo, io Sua sposa, per <strong>di</strong>mostrargli ilmio amore, accetterò tutte le amarezze. Chi sa perdonare si preparamolte grazie da parte del Signore. Ogni volta che guarderò la croce,perdonerò sinceramente. L'unione con le anime l'abbiamo ottenuta nelsanto battesimo. La morte rafforza l'amore. Devo essere sempre d'aiuto106
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