Chi è il tuo <strong>di</strong>rettore? ». Risposi che era Padre Andrasz... Quandovolevano continuare a parlare, il mio Angelo Custode fece segno <strong>di</strong> taceree passai davanti al trono stesso <strong>di</strong> Dio. Vi<strong>di</strong> un bagliore grande einaccessibile, vi<strong>di</strong> il posto a me destinato nelle vicinanze <strong>di</strong> Dio, ma comesia non lo so, poiché era coperto da una nuvola, e il mio Angelo Custodemi <strong>di</strong>sse: « Qui c'è il tuo trono, per la fedeltà nell'adempiere la volontà <strong>di</strong>Dio ».Ora santa. Giovedì. In quell'ora <strong>di</strong> preghiera Gesù mi permise <strong>di</strong> entrarenel Cenacolo e fui presente a quello che avvenne là. Ciò che mi colpi piùprofondamente, fu il momento in cui Gesù prima della consacrazioneinnalzò gli occhi al cielo ed entrò in un misterioso colloquio col PadreSuo. Questo momento lo conosceremo adeguatamente solo nell'eternità.I Suoi occhi erano come due fiamme, il volto raggiante, bianco come laneve, tutto l'aspetto maestoso, la Sua anima piena <strong>di</strong> nostalgia. Nelmomento della consacrazione, l'amore appagato riposò, il sacrificio erastato compiuto completamente. Ora avverrà soltanto la cerimoniaesteriore della morte, la <strong>di</strong>struzione esteriore, ma l'essenza avviene nelCenacolo. In tutta la mia vita non avevo avuto una conoscenza cosìprofonda <strong>di</strong> questo mistero come in quell'ora <strong>di</strong> adorazione. Oh, comedesidero ardentemente che tutto il mondo conosca questo insondabilemistero! Terminata l'ora <strong>di</strong> adorazione, allorché mi recai nella cella,conobbi all'improvviso quanto Dio venisse offeso da una persona vicinaal mio cuore. A quella vista il dolore mi trapassò l'anima, mi prostrainella polvere davanti al Signore e men<strong>di</strong>cai Misericor<strong>di</strong>a. Per due ore,piangendo, pregando e flagellandomi, mi opposi al peccato e conobbi chela Divina Misericor<strong>di</strong>a aveva preso possesso <strong>di</strong> quella povera anima. Oh,quanto costa un solo ed unico peccato!Settembre. Primo venerdì. Verso sera vi<strong>di</strong> la Madonna col pettoscoperto, trafitto da una spada, che piangeva a calde lacrime e ci mettevaal riparo da un tremendo castigo <strong>di</strong> Dio. Id<strong>di</strong>o voleva colpirci con unterribile castigo, ma non poté perché la Madonna ci protesse. Una pauratremenda attraversò la mia anima. Prego incessantemente per la Polonia,per la mia cara Polonia, che è così poco riconoscente alla Madonna. Senon ci fosse stata la Madonna, a ben poco sarebbero serviti i nostri sforzi.Moltiplicai il mio impegno nelle preghiere e nei sacrifici per la mia caraPatria, ma vi<strong>di</strong> che ero una goccia <strong>di</strong> fronte all'ondata del male. Comepuò una goccia trattenere un'ondata? Oh, si! Una goccia da sola è nulla,ma con Te, o Gesù, posso fronteggiare coraggiosamente tutta l'ondata delmale e perfino l'inferno intero. La Tua onnipotenza può tutto. Una voltamentre attraversavo il corridoio andando verso la cucina, sentiinell'anima queste parole: « Recita continuamente la coroncina cheti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta175Misericor<strong>di</strong>a nell'ora della morte. I sacerdoti la consiglierannoai peccatori come ultima tavola <strong>di</strong> salvezza; anche se sitrattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncinauna volta sola, otterrà la grazia dalla Mia infinita Misericor<strong>di</strong>a.Desidero che tutto il mondo conosca la Mia Misericor<strong>di</strong>a.Desidero concedere grazie inimmaginabili alle anime, chehanno fiducia nella Mia Misericor<strong>di</strong>a ». O Gesù, Vita e Verità, omio Maestro, <strong>di</strong>rigi ogni passo della mia vita, in modo che io procedasecondo la Tua santa volontà.Una volta vi<strong>di</strong> il trono dell'Agnello <strong>di</strong> Dio e davanti al trono tre santi:Stanislao Kostka, Andrea Bobola ed il principe Casimiro, cheintercedevano per la Polonia. Ad un tratto vi<strong>di</strong> un gran libro che èdavanti al trono e mi venne dato il libro perché lo leggessi. Quel libro erascritto col sangue; io però non potei leggere nulla se non il Nome <strong>di</strong> Gesù.Allora sentii una voce, che mi <strong>di</strong>sse: « Non è ancora venuta la tuaora ». Prese il libro e u<strong>di</strong>i queste parole: « Tu sarai testimone dellaMia infinita Misericor<strong>di</strong>a. In questo libro sono scritte le animeche hanno venerato la Mia Misericor<strong>di</strong>a ». Fui inondata <strong>di</strong> gioia,vedendo la grande bontà <strong>di</strong> Dio».Una volta conobbi lo stato <strong>di</strong> due Suore, che in seguito ad un or<strong>di</strong>ne dellasuperiora avevano interiormente mormorato ed in conseguenza <strong>di</strong> ciòId<strong>di</strong>o le aveva private <strong>di</strong> molte grazie particolari. A quella vista il cuoremi si strinse per il dolore. O Gesù, quanto è triste, quando noi stessisiamo la causa della per<strong>di</strong>ta delle grazie. Chi lo comprende, rimanesemprefedele.Giovedì. Oggi, benché sia molto stanca, ho deciso <strong>di</strong> fare l'ora santa. Nonho potuto pregare, non ho potuto nemmeno stare in ginocchio, ma rimasiin preghiera un'ora intera e mi unii in ispirito alle anime che adorano Dioin modo perfetto. Verso la fine dell'ora all'improvviso vi<strong>di</strong> Gesù che miguardò profondamente e con una dolcezza in<strong>di</strong>cibile e <strong>di</strong>sse: « La tuapreghiera Mi è immensamente gra<strong>di</strong>ta ». Dopo tali parole entrònella mia anima una forza misteriosa ed una gioia spirituale; la presenza<strong>di</strong> Dio mi penetrò nell'anima da una parte all'altra. Oh! quello chesuccede in un'anima quando s'incontra faccia a faccia col Signore! Questonessuna penna è riuscita ad esprimerlo, né mai riuscirà...O Gesù, comprendo che la Tua Misericor<strong>di</strong>a è inesprimibile, per questoTi supplico, ren<strong>di</strong> il mio cuore così grande che possa contenere lenecessità <strong>di</strong> tutte le anime che vivono sulla faccia della terra. O Gesù, ilmio amore va oltre il mondo, alle anime che soffrono in purgatorio eanche per loro voglio ottenere Misericor<strong>di</strong>a con le preghiere che hanno leindulgenze. La Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio è sempre insondabile ed inesauribile,come è insondabile Id<strong>di</strong>o stesso. Anche se facessi uso delle parole piùforti per esprimere la Divina Misericor<strong>di</strong>a, tutto questo sarebbe nulla aconfronto <strong>di</strong> quello che essa è in realtà. O Gesù, ren<strong>di</strong> il mio cuore176
sensibile ad ogni sofferenza dell'anima e del corpo del mio prossimo. Omio Gesù, so che Tu ti comporti con noi, come noi ci comportiamo colprossimo. Gesù mio, ren<strong>di</strong> il mio cuore simile al Tuo cuoremisericor<strong>di</strong>oso. Gesù, aiutami a vivere facendo del bene a tutti...14 settembre 1936. E venuto da noi l'Arcivescovo <strong>di</strong> Wilno. Benché sisia fermato tanto poco presso <strong>di</strong> noi, ho avuto modo <strong>di</strong> parlare dell'operadella Misericor<strong>di</strong>a con questo venerando sacerdote. Mi ha manifestatomolta <strong>di</strong>sponibilità per la causa <strong>di</strong> questa opera della Misericor<strong>di</strong>a. « Lei,sorella, stia pienamente tranquilla; se è nei <strong>di</strong>segni della DivinaProvvidenza, sorgerà. Nel frattempo lei preghi per un segno esterno piùevidente, perché Gesù le faccia conoscere la cosa con maggior chiarezza.Attenda ancora un po'; Gesù <strong>di</strong>sporrà le circostanze in modo che tutto sirisolverà bene ».19 settembre 1936. Quando uscimmo dopo essere state dal me<strong>di</strong>co edentrammo un momento nella cappella che è nel sanatorio, u<strong>di</strong>inell'anima questa parola: « Bambina mia, ancora qualche goccianel calice, fra non molto ormai ». La gioia m'inondò l'anima, questaè la prima chiamata del mio Sposo e Maestro. Il mio cuore fu pieno <strong>di</strong>tenerezza e ci fu un momento in cui la mia anima s'immerse tutta nelmare della Divina Misericor<strong>di</strong>a. Prego quanto mai per le anime chehanno sofferenze intenon. Una volta ricevetti un'muminazione interiorein merito a due suore; compresi che non con tutti ci si può comportareallo stesso modo. Ci sono persone che in modo strano riescono ad entrarein amicizia e poi, come amiche, quasi volessero recar sollievo, riescono astrappare una parola <strong>di</strong>etro l'altra ed al momento opportuno usano lestesse parole per recare <strong>di</strong>spiacere. O mio Gesù, quanto è strana ladebolezza umana! il Tuo amore, Gesù, dà all'anima una grande prudenzanel trattare con gli altri.24 settembre 1936. La Madre Superiora "mi comandò <strong>di</strong> recitare unmistero del rosario in luogo <strong>di</strong> tutti gli altri esercizi <strong>di</strong> pietà e <strong>di</strong> andarmia coricare imme<strong>di</strong>atamente. Non appena coricata m'addormentai <strong>di</strong>colpo, perché ero molto stanca. Dopo un istante, tuttavia, fui svegliata daldolore. Era un dolore così acuto da non permettermi il minimomovimento, nemmeno quello d'inghiottire la saliva. Durò circa tre ore.Pensai <strong>di</strong> destare la suora novizia con cui abitavo. Riflettei però che essanon m'avrebbe potuto portare alcun aiuto: che dormisse, dunque;sarebbe stato un vero peccato svegliarla. M'abbandonai totalmente allavolontà <strong>di</strong> Dio, pensando che stesse giungendo per me il giorno dellamorte, giorno da me desiderato. Avevo la possibilità <strong>di</strong> unirmi a Gesù177sofferente sulla croce; non ero in grado <strong>di</strong> pregare in altro modo. Nonappena il dolore fu passato, incominciai a sudare, ma non potevo farenessun movimento per non ricadere nello stato precedente. Al mattinomi sentii spossata, ma fisicamente non soffrivo più. Tuttavia non fui ingrado <strong>di</strong> alzarmi per la santa Messa. Dentro <strong>di</strong> me pensavo: se, dopodolori simili, la morte non viene ancora, quanto devono essere gran<strong>di</strong> idolori della morte? Gesù, Tu sai che amo la sofferenza e desidero vuotareil calice delle sofferenze fino all'ultima goccia e tuttavia un leggerobrivido misto a paura ha scosso la mia natura, ma subito la mia fiducianella infinita Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio si è risvegliata con tutta la sua potenza e<strong>di</strong> fronte ad essa tutto dovette cedere, come l'ombra <strong>di</strong> fronte ad unraggio <strong>di</strong> sole. O Gesù, quanto è grande la Tua bontà, questa Tua infinitabontà, che conosco bene e mi permette <strong>di</strong> guardare coraggiosamentenegli occhi alla morte stessa. So che nulla può succedermi senza il Suopermesso. Desidero esaltare la Tua infinita Misericor<strong>di</strong>a in vita, nell'oradella morte, nella resurrezione e nei secoli infiniti.O mio Gesù, mia forza, mia pace e riposo, nei raggi della TuaMisericor<strong>di</strong>a s'immerge ogni giorno la mia anima. Non c'è un solomomento nella mia vita in cui non tocchi con mano, o Dio, la TuaMisericor<strong>di</strong>a. Nella mia vita non faccio affidamento su nulla, maunicamente sulla Tua infinita Misericor<strong>di</strong>a, o Signore; essa è la guidadella mia vita. La mia anima è piena della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio.Oh, quanto ferisce Gesù l'ingratitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un'anima eletta! Il Suo amoreineffabile è sottoposto al martIrio. Id<strong>di</strong>o ci ama con tutto il Suo essereinfinito quale Egli è, e qui un po' <strong>di</strong> misera polvere <strong>di</strong>sprezza questoamore. Mi si spezza il cuore dal dolore, quando vengo a conoscenza <strong>di</strong>tale ingratitu<strong>di</strong>ne. Una volta u<strong>di</strong>i queste parole: « Figlia Mia, parla atutto il mondo della Mia inconcepibile Misericor<strong>di</strong>a. Desideroche la festa della Misericor<strong>di</strong>a sia <strong>di</strong> riparo e rifugio per tutte leanime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giornosono aperte le viscere della Mia Misericor<strong>di</strong>a, riverserò tuttoun mare <strong>di</strong> grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgentedella Mia Misericor<strong>di</strong>a. L'anima che si accosta alla confessioneed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe edelle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso iquali scorrono le grazie <strong>di</strong>vine. Nessuna anima abbia paura <strong>di</strong>accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come loscarlatto. La Mia Misericor<strong>di</strong>a è talmente grande che nessunamente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla purimpegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, èuscito dalle viscere della Mia Misericor<strong>di</strong>a. Ogni anima neiMiei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore esulla Mia Misericor<strong>di</strong>a. La festa della Misericor<strong>di</strong>a è uscitadalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente178
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