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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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unione con Dio, ne avrà una grande, incalcolabile ricompensa. Ma nondare alcun peso e <strong>di</strong>ffidare delle grazie <strong>di</strong> Dio in un'anima, per il solofatto che non si riesce a sviscerarle ed a comprenderle col propriocervello, questo non piace al Signore. Ho una gran pena per quelle animeche si imbattono in sacerdoti inesperti. Una volta un sacerdote mi chiese<strong>di</strong> pregare secondo la sua intenzione; promisi <strong>di</strong> pregare e chiesi unamortIficazione. Quando ottenni il permesso per una certa mortificazione,mi sentii spinta nell'anima a cedere a quel sacerdote per quel giorno tuttele grazie che la bontà <strong>di</strong> Dio mi aveva destinate. E pregai Gesù che sidegnasse <strong>di</strong> mandare a me tutte le sofferenze e le tribolazioni esteriori e<strong>di</strong>nteriori che quel sacerdote doveva soffrire quel giorno. Id<strong>di</strong>o accolse inparte questo mio desiderio e subito, non si sa come, cominciarono a venirfuori varie <strong>di</strong>fficoltà e contrarietà, a tal punto che una delle Suore <strong>di</strong>ssead alta voce queste parole: « Il Signore deve entrarci in qualche modo inquesta faccenda, poiché tutti ce l'hanno contro Suor Faustina ». I fattiriportati erano talmente infondati, che alcune suore li sostenevano edaltre li negavano ed io in silenzio li offrivo per quel sacerdote. Ma non finìqui; provai sofferenze interiori. Dapprima fui presa da un'in<strong>di</strong>sposizionee da un'avversione verso le suore, poi uno strano dubbio cominciò atormentarmi e non riuscii a concentrarmi per la preghiera, mentre variequestioni mi frullavano in testa dandomi preoccupazioni. Quando, vintadalla stanchezza, entrai in cappella, un dolore misterioso compresse lamia anima e cominciai a piangere silenziosamente. Ad un tratto u<strong>di</strong>inell'anima questa voce: « Figlia Mia, perché piangi? Dopotutto tisei offerta da sola per questa sofferenza. Sappi che quello chetu hai ricevuto per quell'anima, è una parte molto piccola. Eglisoffre ancora <strong>di</strong> più ». E chiesi al Signore perché si comportasse aquesto modo con lui. Ed il Signore mi rispose che lo faceva per la triplicecorona che gli era stata destinata: della verginità, del sacerdozio e delmartirio. E subito la gioia invase la mia anima, al pensiero della grandegloria che avrebbe ottenuto in para<strong>di</strong>so. Allora recitai il Te Deum perquesta particolare grazia <strong>di</strong> Dio, cioè per aver appreso che Id<strong>di</strong>o sicomporta così con coloro che intende avere vicino a Sé. E pertanto sononiente tutte le sofferenze, in confronto a quello che ci attende in para<strong>di</strong>so.Un giorno, dopo la nostra santa Messa, all'improvviso vi<strong>di</strong> il mioconfessore che stava celebrando la santa Messa nella chiesa <strong>di</strong> SanMichele, davanti all'immagine della Madonna. Era l'offertorio della santaMessa e vi<strong>di</strong> il Bambino Gesù che si stringeva a lui, come se fosse fuggitodavanti a qualcuno e cercasse rifugio presso <strong>di</strong> lui. Tuttavia, quandogiunse il tempo della santa Comunione, scomparve come al solito. Ad untratto vi<strong>di</strong> la Madre SS.ma che Lo copri col suo manto e <strong>di</strong>sse: «Coraggio, Figlio mio, coraggio, Figlio mio», e <strong>di</strong>sse ancoraqualche cosa che non mi riuscì <strong>di</strong> sentire. Oh! come desideroardentemente che ogni anima esalti la Tua Misericor<strong>di</strong>a. Felice l'anima155che invoca la Misericor<strong>di</strong>a del Signore! Proverà quello che il Signore hadetto e cioè che la <strong>di</strong>fenderà come Sua gloria. E chi oserà combatterecontro Dio? Ogni anima esalti la Misericor<strong>di</strong>a del Signore con la fiducianella Sua Misericor<strong>di</strong>a, per tutta la vita, e specialmente nell'ora dellamorte. Anima cara, non aver paura <strong>di</strong> nulla, chiunque tu sia; quanto piùgrande è il peccatore, tanto maggiore è il <strong>di</strong>ritto che ha alla TuaMisericor<strong>di</strong>a, o Signore. O bontà incomprensibile, Id<strong>di</strong>o per primo siabbassa verso il peccatore. O Gesù, desidero esaltare la Tua Misericor<strong>di</strong>aper migliaia <strong>di</strong> anime. So bene, o Gesù mio, che debbo parlare alle animedella Tua bontà, della Tua inesprimibile Misericor<strong>di</strong>a. Una volta che unacerta persona mi aveva chiesto <strong>di</strong> pregare per lei, quando m'incontrai colSignore, Gli <strong>di</strong>ssi queste parole: « Gesù, io amo in modo particolare leanime che ami Tu». E Gesù mi rispose con queste parole: « Ed ioconcedo grazie particolari a quelle anime, per le quali tuintervieni presso <strong>di</strong> Me ». Gesù mi <strong>di</strong>fende in modo misterioso,questa è veramente una grande grazia <strong>di</strong> Dio, che sto sperimentando daparecchio tempo. Una volta che si era ammalata gravemente, tanto chene mori, una delle Suore e si era riunita tutta la Comunità, e c'era anche ilsacerdote che <strong>di</strong>ede l'assoluzione all'inferma, vi<strong>di</strong> all'improvviso unamoltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> spiriti delle tenebre. In quel momento, <strong>di</strong>menticandomiche ero in compagnia delle Suore, presi l'aspersorio e li spruzzai conacqua benedetta e scomparvero subito. Ma quando le Suore giunsero inrefettorio, la Madre Superiora mi fece notare che non avrei dovutoaspergere l'ammalata in presenza del sacerdote, al quale appartiene talefunzione. Accettai l'ammonizione in spirito <strong>di</strong> penitenza, ma so peresperienza che l'acqua benedetta reca un grande sollievo al moribon<strong>di</strong>.Mio Gesù, Tu ve<strong>di</strong> quanto sono debole da sola, perciò <strong>di</strong>rigi Tu stessotutte le mie questioni. Sappi, o Gesù, che io senza <strong>di</strong> Te non m'accostonemmeno ad un problema, ma con Te affronto le cose più <strong>di</strong>fficili.29.1.1936. La sera, quando ero nella cella, ad un tratto vi<strong>di</strong> una grandeluce e in alto in quella luce una grande croce grigioscura edall'improvviso venni attratta vicino alla croce e l'osservai attentamente,ma non capii nulla e pregavo per comprendere cosa volesse significare.Improvvisamente vi<strong>di</strong> Gesù e scomparve la croce. Gesù era seduto su unagrande luce, i suoi pie<strong>di</strong> e le gambe fino alle ginocchia erano immersi inquella luce in modo tale che io non li vedevo. Gesù si piegò verso <strong>di</strong> me,mi guardò amabilmente e mi parlò della volontà del Padre Celeste. Mi<strong>di</strong>sse che « l'anima più perfetta e santa è quella che fa la volontàdel Padre Mio, ma tali anime sono poche». Guarda con un amoreparticolare l'anima che vive secondo la Sua volontà. E Gesù mi <strong>di</strong>sse cheio adempio la volontà <strong>di</strong> Dio in modo perfetto, cioè perfettamente e <strong>di</strong>sse:« Per questo Mi unisco a te in modo così particolare e intimo etratto familiarmente con te ». Id<strong>di</strong>o avvolge col Suo in<strong>di</strong>cibile amore156

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