tentazioni. Talvolta per tutta la durata della S. Messa lottavo con pensieriblasfemi, che premevano per giungere alle mie labbra. Provavoavversione per i santi Sacramenti. Mi sembrava <strong>di</strong> non ricavare alcunodei benefici che i santi Sacramenti procurano. Mi accostavo ad essi soloper obbe<strong>di</strong>re al confessore e questa cieca obbe<strong>di</strong>enza era per me l’unicavia attraverso la quale dovevo procedere e la mia àncora <strong>di</strong> salvezza.Quando un sacerdote mi spiegò che queste sono prove mandate da Dio eche « nello stato in cui sei, non solo non offen<strong>di</strong> Dio, ma Gli sei moltogra<strong>di</strong>ta; questo è un segno che Id<strong>di</strong>o ti ama immensamente e che hamolta fiducia in te, dato che ti visita con queste prove », queste paroleperò non mi <strong>di</strong>edero alcun conforto; mi sembrava anzi che non siriferissero affatto a me. Una cosa mi stupiva. Talvolta capitava, quandosoffrivo tremendamente, che, nel momento in cui mi avvicinavo allasanta confessione, cessavano all'improvviso quei terribili tormenti; maappena mi allontanavo dalla grata, tutti quei tormenti si abbattevano su<strong>di</strong> me con un accanimento ancora maggiore. Allora cadevo con la faccia aterra davanti al SS.mo Sacramento e ripetevo queste parole: « Anche semi uccidessi, io confiderò in Te. Mi sembrava <strong>di</strong> morire per quellesofferenze. Il pensiero che mi tormentava <strong>di</strong> più era quello <strong>di</strong> essererespinta da Dio. E poi seguivano altri pensieri: A che scopo impegnarmiper la virtù e le buone azioni? Perché mortificarsi e annientarsi? Perchéemettere i voti? Perché pregare? Perché sacrificarsi e annientarsi? Perchéfar <strong>di</strong> sé un olocausto ad ogni passo? Con che vantaggio, se sono giàrespinta da Dio? A che pro questi sforzi? E qui Dio solo sa quello cheavveniva nel mio cuore. In un momento in cui ero tremendamenteschiacciata da queste sofferenze, andai in cappella e <strong>di</strong>ssi dal profondodell'amma queste parole: « Fa' <strong>di</strong> me, o Gesù, quello che Ti piace. Io Tiadorerò ovunque. E avvenga in me tutta la Tua volontà, o Signore e Diomio, e io glorificherò la Tua infinita Misericor<strong>di</strong>a ». In seguito aquest'atto <strong>di</strong> sottomissione cessarono quei terribili tormenti.All'improvviso vi<strong>di</strong> Gesù, che mi <strong>di</strong>sse: « Io sono sempre nel tuocuore ». Una gioia in<strong>di</strong>cibile inondò la mia anima e la riempì <strong>di</strong> tantoamor <strong>di</strong> Dio, che infiammò il mio povero cuore. Vedo che Id<strong>di</strong>o nonpermette mai prove al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> quello che possiamo sopportare. Oh!non mi spavento affatto: se manda all'anima gran<strong>di</strong> tribolazioni, lasostiene con una grazia ancora più grande, sebbene noi non la notiamo.Un solo atto <strong>di</strong> fiducia in quei momenti, dà più gloria a Dio che molte orepassate nel go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> consolazioni durante la preghiera. Ora vedoche, se Dio vuole tenere un'anima nelle tenebre, nessun libro né alcunconfessore riuscirà ad illuminarla. O Maria, Madre e Signora mia, affidoa Te la mia anima ed il mio corpo, la mia vita e la mia morte e ciò cheverrà dopo. Metto tutto nelle Tue mani. O Madre mia, copri col Tuomanto verginale la mia anima e conce<strong>di</strong>mi la grazia della purezza delcuore, dell'anima e del corpo e <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>mi con la Tua potenza da tutti i23nemici e soprattutto da quelli che nascondono la loro malvagità sotto lamaschera della virtù. O splen<strong>di</strong>do Giglio, Tu sei il mio specchio, o Madremia. O Gesù, <strong>di</strong>vino Prigioniero d'amore, quando rifletto sul Tuo amore esul Tuo annientamento per me, i sensi mi vengono meno. Nascon<strong>di</strong> laTua incomprensibile maestà e Ti abbassi fino a me miserabile. O Re dellagloria, sebbene Tu nasconda la Tua bellezza, tuttavia lo sguardo della miaanima squarcia il velo. Vedo i cori degli angeli, che incessantemente Tirendono onore e tutte le Potenze del cielo, che incessantemente Tiadorano ed incessantemente proclamano: Santo, Santo, Santo. Oh, chimal potrà comprendere il Tuo amore e la Tua insondabile Misericor<strong>di</strong>averso <strong>di</strong> noi? O Prigioniero d'amore, chiudo il mio povero cuore in questotabernacolo, perché Ti adori incessantemente, giorno e notte. Nonconosco impe<strong>di</strong>menti in questa adorazione e, anche se sarò fisicamentelontana, il mio cuore è sempre con Te. Niente può costituire un ostacoloal mio amore verso <strong>di</strong> Te. Non esistono impe<strong>di</strong>menti per me. O Gesù mio,Ti consolerò per tutte le ingratitu<strong>di</strong>ni, per le bestemmie, per la tiepidezza,per l'o<strong>di</strong>o dei senza-<strong>di</strong>o, per i sacrilegi. O Gesù, desidero ardere comevittima pura e consumata davanti al trono del Tuo nascon<strong>di</strong>mento.T'imploro incessantemente per i peccatori agonizzanti. O SantissimaTrinità, In<strong>di</strong>visibile, unico Dio, sii benedetta per questo grande dono etestamento <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a! O Gesù mio, in riparazione delle bestemmie,tacerò quando sarò rimproverata ingiustamente, per ricompensarTi inquesto modo almeno in piccola parte. Innalzo a te nella mia anima uninno incessante e questo nessuno lo immagina, né lo comprende. Il cantodella mia anima è noto soltanto a Te, o mio Creatore e Signore. Non milascerò assorbire dalla frenesia del lavoro fino al punto <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticarmi<strong>di</strong> Dio Tutti i momenti liberi li passerò ai pie<strong>di</strong> del Maestro nascosto neiSS.mo Sacramento. È Lui che m'istruisce fin dai miei più teneri anni.«Scrivi questo: prima <strong>di</strong> venire come Giu<strong>di</strong>ce giusto, vengocome Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a. Prima che giunga il giorno dellagiustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: sispegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità sututta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e daifori, dove furono inchiodati i pie<strong>di</strong> e le mani del Salvatore,usciranno gran<strong>di</strong> luci che per qualche tempo illumineranno laterra. Ciò avverrà poco tempo prima dell'ultimo giorno». OSangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore <strong>di</strong> Gesù, come sorgente <strong>di</strong>Misericor<strong>di</strong>a per noi, confido in Te.Wilno, 2.VIII.1934. Venerdì, dopo la S. Comunione, venni trasportatain ispirito davanti al trono <strong>di</strong> Dio. Davanti al trono <strong>di</strong> Dio vi<strong>di</strong> le Potenzecelesti, che adorano Dio incessantemente. Al <strong>di</strong> là del trono vi<strong>di</strong> unosplendore inaccessibile alle creature; vi entra soltanto il Verbo Incarnato,come Me<strong>di</strong>atore. Quando Gesù penetrò in quello splendore, sentii queste24
parole: “Scrivi subito quello che ascolti: sono il Signore nellaMia Essenza e non conosco imposizioni né bisogni. Se chiamodelle creature alla vita, questo è per l'abisso della MiaMisericor<strong>di</strong>a”. In quello stesso momento mi vi<strong>di</strong> nella nostra cappellacome prima, nel mio inginocchiatoio; la S. Messa era terminata; questeparole le trovai già scritte. Allorché vi<strong>di</strong> quanto il mio confessore dovevasoffrire a causa <strong>di</strong> quest'opera, che Id<strong>di</strong>o suo tramite sta mandandoavanti, mi spaventai per un momento e <strong>di</strong>ssi al Signore: Gesù, dopotuttoquest'impresa è Tua e perché ti comporti così con lui, sembra quasi chegliela ostacoli, mentre esigi che la attui? “Scrivi che giorno e notte ilMio sguardo riposa su <strong>di</strong> lui e che permetto queste contrarietàper aumentare i suoi meriti. Io do la ricompensa non per ilrisultato positivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata perMe ».Wilno, 26.X.1934. Venerdì, mentre dall'orto andavo a cena con leeducande, erano le sei meno <strong>di</strong>eci, vi<strong>di</strong> Gesù sulla nostra cappella, con lostesso aspetto <strong>di</strong> quando L'avevo visto la prima volta: così come è <strong>di</strong>pintoin questa immagine. I due raggi, che uscivano dal Cuore <strong>di</strong> Gesù,coprirono la nostra cappella e l'infermeria e poi tutta la città e si esteserosul mondo intero. Ciò durò forse circa quattro minuti e poi scomparve.Anche una delle figliole, che era assieme a me un po <strong>di</strong>etro alle altre, videquei raggi, ma non vide Gesù e non vide da dove uscivano i raggi. Rimasemolto impressionata e lo raccontò alle altre ragazze. Le ragazzecominciarono a ridere <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>cendole che le era sembrato <strong>di</strong> vederequalcosa e forse era una luce proveniente da un aereo, ma essa rimasesaldamente ferma sulla propria opinione e <strong>di</strong>sse che mal in vita sua avevavisto raggi <strong>di</strong> quel genere. Dato che le ragazze le obiettarono anche cheforse quello era un riflettore, essa allora rispose che conosceva la luce deiriflettori. « Raggi così non ne avevo visti mai ». Quella ragazza dopo cenasi rivolse a me e mi <strong>di</strong>sse che quei raggi l'avevano talmenteimpressionata, che non riusciva a darsi pace: « Continuamente ne avreiparlato »; eppure non aveva visto Gesù. E mi ricordava continuamentequei raggi, mettendomi così in un certo imbarazzo, dato che non potevo<strong>di</strong>rle <strong>di</strong> aver visto Gesù. Pregai per questa cara anima, perché il Signore leconcedesse le grazie <strong>di</strong> cui aveva tanto bisogno. Il mio cuore si rallegrò,perché Gesù stesso si fa conoscere nella Sua opera. Benché abbia avutoper questo motivo gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>spiaceri, tuttavia per Gesù si può sopportaretutto. Quando andai all'adorazione, sentii la vicinanza <strong>di</strong> Dio. Dopo unmomento vi<strong>di</strong> Gesù e Maria. Quella visione riempì la mia anima <strong>di</strong> gioia echiesi al Signore: Quale è, Gesù, la Tua volontà in questa questione, sulla,quale il confessore mi or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> interpellarTi? Gesù mi rispose: « E Miavolontà che stia qui e che non si licenzi ». E domandai a Gesù seandava bene la scritta: « Cristo, Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a ». Gesù mi rispose: «25Sono Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a », e non <strong>di</strong>sse: « Cristo ». « Desidero chequesta immagine venga esposta al pubblico la prima domenicadopo Pasqua. Tale domenica è la festa della Misericor<strong>di</strong>a.Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l'abisso dellaMia Misericor<strong>di</strong>a ». Avvenne in modo mirabile! Come il Signore avevachiesto, il primo tributo <strong>di</strong> venerazione per questa immagine da partedella folla ebbe luogo una prima domenica dopo Pasqua. Per tre giorniquest'immagine fu esposta al pubblico e fu oggetto della pubblicavenerazione. Era stata sistemata ad Ostra Brama su <strong>di</strong> una finestra inalto, per questo era visibile da molto lontano. Ad Ostra Brama vennecelebrato un triduo solenne a chiusura del Giubileo della Redenzione delMondo, per il 19° centenario della Passione del Salvatore. Ora vedo chel'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericor<strong>di</strong>arichiesta dal Signore. Un certo giorno vi<strong>di</strong> interiormente quanto dovràsoffrire il mio confessore. Gli amici ti abbandoneranno e tutti ticontrasteranno e le forze fisiche <strong>di</strong>minuiranno. Ti ho visto come ungrappolo d'uva, scelto dal Signore e gettato sotto il torchio dellesofferenze. In certi momenti, padre, la tua anima sarà piena <strong>di</strong> dubbi perquanto riguarda quest'opera e me. E vi<strong>di</strong> come se Id<strong>di</strong>o stesso gli fossecontrario e domandai al Signore perché si comportasse così con lui, comese gli rendesse <strong>di</strong>fficile quello che or<strong>di</strong>na Ed il Signore <strong>di</strong>sse: « Micomporto così con lui, per far comprendere che quest'opera èMia. Digli che non abbia paura <strong>di</strong> nulla. Il Mio sguardo èrivolto giorno e notte su <strong>di</strong> lui. Nella sua corona ci sarannotante corone quante sono le anime che si salveranno tramitequest'opera. Io do il premio per le sofferenze, non per il buonesito nel lavoro ». O mio Gesù, Tu solo sai quante persecuzioni stosopportando per il fatto che Ti sono fedele e che mi attengo decisamentealle Tue richieste. Tu sei la mia forza; sostienimi, affinché possa semprefedelmente adempiere tutto quello che richie<strong>di</strong> da me. Io da sola nonsono capace <strong>di</strong> nulla, ma se Tu mi sostieni, tutte le <strong>di</strong>fficoltà non contanoniente. O Signore, vedo bene che la mia vita, dal primo momento in cui lamia anima ricevette la capacità <strong>di</strong> conoscerTi, è una lotta incessante esempre più accanita. Ogni mattina durante la me<strong>di</strong>tazione mi preparoalla lotta per tutto il giorno e la S. Comunione mi dà la sicurezza chevincerò e così avviene. Ho paura <strong>di</strong> quel giorno in cui non ho la S.Comunione. Questo Pane dei Forti mi dà ogni energia per portare avantiquest'opera ed ho il coraggio <strong>di</strong> eseguire tutto quello che richiede ilSignore. Il coraggio e l'energia, che sono dentro <strong>di</strong> me, non sono miei, ma<strong>di</strong> Chi abita in me: l'Eucaristia. O Gesù mio, quanto sono gran<strong>di</strong> leincomprensioni! Talvolta, se non ci fosse l'Eucaristia, non avrei ilcoraggio <strong>di</strong> proseguire sulla strada che mi hai in<strong>di</strong>cato. L'umiliazione è ilmio cibo quoti<strong>di</strong>ano. È logico che la promessa sposa si adorni con ciò cheinteressa al suo promesso Sposo, perciò la veste dello scherno che ha26
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quanto desidero la gloria della Tua
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