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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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parole: “Scrivi subito quello che ascolti: sono il Signore nellaMia Essenza e non conosco imposizioni né bisogni. Se chiamodelle creature alla vita, questo è per l'abisso della MiaMisericor<strong>di</strong>a”. In quello stesso momento mi vi<strong>di</strong> nella nostra cappellacome prima, nel mio inginocchiatoio; la S. Messa era terminata; questeparole le trovai già scritte. Allorché vi<strong>di</strong> quanto il mio confessore dovevasoffrire a causa <strong>di</strong> quest'opera, che Id<strong>di</strong>o suo tramite sta mandandoavanti, mi spaventai per un momento e <strong>di</strong>ssi al Signore: Gesù, dopotuttoquest'impresa è Tua e perché ti comporti così con lui, sembra quasi chegliela ostacoli, mentre esigi che la attui? “Scrivi che giorno e notte ilMio sguardo riposa su <strong>di</strong> lui e che permetto queste contrarietàper aumentare i suoi meriti. Io do la ricompensa non per ilrisultato positivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata perMe ».Wilno, 26.X.1934. Venerdì, mentre dall'orto andavo a cena con leeducande, erano le sei meno <strong>di</strong>eci, vi<strong>di</strong> Gesù sulla nostra cappella, con lostesso aspetto <strong>di</strong> quando L'avevo visto la prima volta: così come è <strong>di</strong>pintoin questa immagine. I due raggi, che uscivano dal Cuore <strong>di</strong> Gesù,coprirono la nostra cappella e l'infermeria e poi tutta la città e si esteserosul mondo intero. Ciò durò forse circa quattro minuti e poi scomparve.Anche una delle figliole, che era assieme a me un po <strong>di</strong>etro alle altre, videquei raggi, ma non vide Gesù e non vide da dove uscivano i raggi. Rimasemolto impressionata e lo raccontò alle altre ragazze. Le ragazzecominciarono a ridere <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>cendole che le era sembrato <strong>di</strong> vederequalcosa e forse era una luce proveniente da un aereo, ma essa rimasesaldamente ferma sulla propria opinione e <strong>di</strong>sse che mal in vita sua avevavisto raggi <strong>di</strong> quel genere. Dato che le ragazze le obiettarono anche cheforse quello era un riflettore, essa allora rispose che conosceva la luce deiriflettori. « Raggi così non ne avevo visti mai ». Quella ragazza dopo cenasi rivolse a me e mi <strong>di</strong>sse che quei raggi l'avevano talmenteimpressionata, che non riusciva a darsi pace: « Continuamente ne avreiparlato »; eppure non aveva visto Gesù. E mi ricordava continuamentequei raggi, mettendomi così in un certo imbarazzo, dato che non potevo<strong>di</strong>rle <strong>di</strong> aver visto Gesù. Pregai per questa cara anima, perché il Signore leconcedesse le grazie <strong>di</strong> cui aveva tanto bisogno. Il mio cuore si rallegrò,perché Gesù stesso si fa conoscere nella Sua opera. Benché abbia avutoper questo motivo gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>spiaceri, tuttavia per Gesù si può sopportaretutto. Quando andai all'adorazione, sentii la vicinanza <strong>di</strong> Dio. Dopo unmomento vi<strong>di</strong> Gesù e Maria. Quella visione riempì la mia anima <strong>di</strong> gioia echiesi al Signore: Quale è, Gesù, la Tua volontà in questa questione, sulla,quale il confessore mi or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> interpellarTi? Gesù mi rispose: « E Miavolontà che stia qui e che non si licenzi ». E domandai a Gesù seandava bene la scritta: « Cristo, Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a ». Gesù mi rispose: «25Sono Re <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a », e non <strong>di</strong>sse: « Cristo ». « Desidero chequesta immagine venga esposta al pubblico la prima domenicadopo Pasqua. Tale domenica è la festa della Misericor<strong>di</strong>a.Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l'abisso dellaMia Misericor<strong>di</strong>a ». Avvenne in modo mirabile! Come il Signore avevachiesto, il primo tributo <strong>di</strong> venerazione per questa immagine da partedella folla ebbe luogo una prima domenica dopo Pasqua. Per tre giorniquest'immagine fu esposta al pubblico e fu oggetto della pubblicavenerazione. Era stata sistemata ad Ostra Brama su <strong>di</strong> una finestra inalto, per questo era visibile da molto lontano. Ad Ostra Brama vennecelebrato un triduo solenne a chiusura del Giubileo della Redenzione delMondo, per il 19° centenario della Passione del Salvatore. Ora vedo chel'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericor<strong>di</strong>arichiesta dal Signore. Un certo giorno vi<strong>di</strong> interiormente quanto dovràsoffrire il mio confessore. Gli amici ti abbandoneranno e tutti ticontrasteranno e le forze fisiche <strong>di</strong>minuiranno. Ti ho visto come ungrappolo d'uva, scelto dal Signore e gettato sotto il torchio dellesofferenze. In certi momenti, padre, la tua anima sarà piena <strong>di</strong> dubbi perquanto riguarda quest'opera e me. E vi<strong>di</strong> come se Id<strong>di</strong>o stesso gli fossecontrario e domandai al Signore perché si comportasse così con lui, comese gli rendesse <strong>di</strong>fficile quello che or<strong>di</strong>na Ed il Signore <strong>di</strong>sse: « Micomporto così con lui, per far comprendere che quest'opera èMia. Digli che non abbia paura <strong>di</strong> nulla. Il Mio sguardo èrivolto giorno e notte su <strong>di</strong> lui. Nella sua corona ci sarannotante corone quante sono le anime che si salveranno tramitequest'opera. Io do il premio per le sofferenze, non per il buonesito nel lavoro ». O mio Gesù, Tu solo sai quante persecuzioni stosopportando per il fatto che Ti sono fedele e che mi attengo decisamentealle Tue richieste. Tu sei la mia forza; sostienimi, affinché possa semprefedelmente adempiere tutto quello che richie<strong>di</strong> da me. Io da sola nonsono capace <strong>di</strong> nulla, ma se Tu mi sostieni, tutte le <strong>di</strong>fficoltà non contanoniente. O Signore, vedo bene che la mia vita, dal primo momento in cui lamia anima ricevette la capacità <strong>di</strong> conoscerTi, è una lotta incessante esempre più accanita. Ogni mattina durante la me<strong>di</strong>tazione mi preparoalla lotta per tutto il giorno e la S. Comunione mi dà la sicurezza chevincerò e così avviene. Ho paura <strong>di</strong> quel giorno in cui non ho la S.Comunione. Questo Pane dei Forti mi dà ogni energia per portare avantiquest'opera ed ho il coraggio <strong>di</strong> eseguire tutto quello che richiede ilSignore. Il coraggio e l'energia, che sono dentro <strong>di</strong> me, non sono miei, ma<strong>di</strong> Chi abita in me: l'Eucaristia. O Gesù mio, quanto sono gran<strong>di</strong> leincomprensioni! Talvolta, se non ci fosse l'Eucaristia, non avrei ilcoraggio <strong>di</strong> proseguire sulla strada che mi hai in<strong>di</strong>cato. L'umiliazione è ilmio cibo quoti<strong>di</strong>ano. È logico che la promessa sposa si adorni con ciò cheinteressa al suo promesso Sposo, perciò la veste dello scherno che ha26

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