gra<strong>di</strong>sco essere ospite in un'anima così». In quell'istante la miaanima venne attirata vicino a Lui ed ottenni una profonda luce interioreper cui compresi intimamente tutta l'opera della Misericor<strong>di</strong>a. Fu unlampo, ma più evidente che se avessi osservato per ore intere con gliocchi del corpo. Tuttavia per scrivere almeno qualche cosa, debbo usareparole che non esprimono in pieno ciò per cui si è rallegrata la mia animavedendo la gloria della Misericor<strong>di</strong>a Divina. La gloria della DivinaMisericor<strong>di</strong>a già risuona, nonostante gli sforzi dei nemici e dello stessosatana che o<strong>di</strong>a accanitamente la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio, ma quest'opera glistrapperà il maggior numero <strong>di</strong> anime. Per questo lo spirito delle tenebretenta talvolta violentemente persone buone, affinché ostacolinoquest'opera. Ma ho conosciuto chiaramente che la volontà <strong>di</strong> Dio già sista adempiendo e si compirà fino all'ultima goccia. I massimi sforzi deinemici non annulleranno nemmeno il più piccolo dettaglio <strong>di</strong> ciò che ilSignore ha stabilito. Non importa se ci sono dei momenti nei quallquest'opera sembra completamente annientata: essa allora si rafforza. Lamia anima fu colmata da una pace così profonda quale non avevo maiprovato. Dopo questa assicurazione da parte <strong>di</strong> Dio, che nulla potrà piùcancellare, questa profonda pace che nulla può turbare, anche se dovessiattraversare le prove più <strong>di</strong>fficili, sono tranquilla. E Dio stesso che <strong>di</strong>rigequest'opera. Ho passato tutta la giornata a ringraziare e la riconoscenzam'inondava l'anima. O Dio, quanto sei buono! Quanto è grande la TuaMisericor<strong>di</strong>a! Visiti con grazie così gran<strong>di</strong> me, che sono la più miserabilepolvere. Gettandomi ai Tuoi pie<strong>di</strong> con la faccia a terra, o Signore,riconosco in sincerità <strong>di</strong> cuore che per nulla ho meritato nemmeno la piùpiccola delle Tue grazie e che se Tu Ti dai a me tanto generosamente, èsolo per la Tua inconcepibile bontà. Per questo, quanto più gran<strong>di</strong> sono legrazie che il mio cuore riceve, tanto maggiore è l'umiltà in cui sprofonda.O Cristo, soffrire per Te è una delizia per il cuore e per l'anima. O miesofferenze prolungatevi all'infinito, affinché possa darTi la <strong>di</strong>mostrazionedel mio amore. Ecco, accetto tutto quello che mi porge la Tua mano. Mibasta il Tuo amore, o Gesù. Ti glorificherò nell'abbandono e nelletenebre, nei tormenti e nella paura, nei dolori e nell'amarezza, neitormenti dell'anima e nell'amarezza del cuore; in tutto sii glorificato. Ilmio cuore è talmente staccato dalla terra, che Tu solo mi bastipienamente. Non c’è più un momento nella mia vita in cui mi occupi <strong>di</strong>me stessa. Giovedì Santo. Oggi mi sono sentita abbastanza forte ed hopotuto partecipare alle funzioni in chiesa. Durante la santa Messa Gesùstette accanto e mi <strong>di</strong>sse: «Guarda il Mio Cuore pieno <strong>di</strong> amore e<strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a per gli uomini, ma specialmente per ipeccatori... Guarda e me<strong>di</strong>ta sulla Mia Passione». In un attimoprovai e vissi tutta la Passione <strong>di</strong> Gesù, meravigliandomi che quelletorture non mi avessero tolta la vita. Durante l'adorazione Gesù mi <strong>di</strong>sse:«Figlia Mia, sappi che il tuo vivo amore e la compassione che403hai per Me, Mi furono <strong>di</strong> conforto nell'Orto degli Ulivi». La sera,durante l'Ora <strong>Santa</strong>, u<strong>di</strong>i queste parole: «Ve<strong>di</strong> la Mia Misericor<strong>di</strong>aper i peccatori, che in questo momento si manifesta in tutta lasua potenza. Guarda quanto poco hai scritto su <strong>di</strong> essa, èappena una goccia. Fa' quanto è in tuo potere affinché ipeccatori conoscano la Mia bontà». Venerdì Santo. Ho visto Gesùmartoriato, ma non inchiodato sulla croce. Ancora prima dellacrocifissione, mi ha detto: «Tu sei il Mio cuore, parla ai peccatoridella Mia Misericor<strong>di</strong>a». Ed il Signore mi ha fatto conoscereinteriormente tutto l'abisso della Sua Misericor<strong>di</strong>a per le anime ed hocapito che quello che avevo scritto è veramente una goccia. Sabato Santo.Durante l'adorazione il Signore mi ha detto: «Sta' tranquilla, figliaMia, quest'opera della Misericor<strong>di</strong>a è Mia, non c'è nulla in essa<strong>di</strong> tuo. Sono contento che esegui fedelmente quello che ti horaccomandato, non hai aggiunto né tolto nemmeno unaparola». E mi ha dato una luce interiore ed ho conosciuto che non c'eranemmeno una parola <strong>di</strong> mio e che sempre, sempre avevo eseguito la Suavolontà, come l'avevo conosciuta, nonostante le <strong>di</strong>fficoltà e le contrarietà.Messa <strong>di</strong> Risurrezione. Prima della « Messa <strong>di</strong> Risurrezione » mi sentivocosì debole, che avevo perso la speranza <strong>di</strong> partecipare alla processioneche si svolge in chiesa e <strong>di</strong>ssi al Signore: « Gesù, se Ti sono gra<strong>di</strong>te le miepreghiere, dammi la forza per questo momento in modo che possapartecipare alla processione ». In quello stesso istante mi sentii forte esicura <strong>di</strong> poter andare assieme alle consorelle. Quando la processione simosse, vi<strong>di</strong> Gesù in uno splendore più grande <strong>di</strong> quello del sole. Gesù miguardò con amore e <strong>di</strong>sse: «Cuore del Mio Cuore, colmati <strong>di</strong> gioia».In quello stesso istante il mio spirito sprofondò in Lui... Quando rientraiin me, stavo andando in processione con le altre suore e la mia anima eratutta immersa in Lui...Pasqua. Durante la santa Messa ho ringraziato il Signore Gesù per essersidegnato <strong>di</strong> re<strong>di</strong>merci e per il dono più grande, perché si è degnato <strong>di</strong>darci il Suo amore nella santa Comunione, cioé Se stesso. In quello stessomomento venni attratta nel seno della Santissima Trinità e fui immersanell'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. È dIfficiledescrivere questi momenti. In quel momento pregai il Signore per unacerta persona ed il Signore mi rispose: «Quell'anima Mi èparticolarmente cara». Me ne rallegrai enormemente. La felicità dellealtre anime mi riempie <strong>di</strong> una nuova gioia e quando scorgo in qualcheanima dei doni superiori, il mio cuore s'innalza verso il Signore con unanuova adorazione.19.IV.1938. Durante la ricreazione una suora ha detto: “Suor Faustina ècosì malridotta <strong>di</strong> salute che cammina appena, ma sarebbe bene chemorisse al più presto, perché sarà santa”. Allora è intervenuta una delle404
suore <strong>di</strong>rettrici: « Che morirà lo sappiamo, ma se sarà santa, è un puntointerrogativo». Su questo argomento hanno cominciato ad arrivarebattute pungenti. Io tacevo, ho detto una sola parola, ma avendo vistoche la conversazione si inaspriva, ho preferito il silenzio. Attualmentericevo lettere curiose dalle consorelle che si trovano in altre case edassieme alle quali ho fatto il noviziato. Alle volte mi fanno ridere molto emi <strong>di</strong>verto. Sono <strong>di</strong> questo genere: « Cara Suor Faustina, ci <strong>di</strong>spiacemolto che lei sia così gravemente malata, ma siamo molto liete alpensiero che quando il Signore Gesù la prenderà, lei, sorella, pregheràper noi, poiché lei può molto presso il Signore ». Una suora si è espressain questo modo: « Quando morirà, sorella, mi prenda sotto la suaspeciale protezione, poiché lei me lo potrà fare sicuramente ». Un'altra siesprime così: « Io aspetto con impazienza che il Signore Gesù la prenda,sorella, poiché so quello che avverta e desidero molto che lei muoia,sorella». Avrei voluto chiederle cosa pensava della mia morte, ma hofatto una mortificazione ed ho risposto: «Di me peccatrice avverrà ciòche avviene <strong>di</strong> tutti i peccatori, se la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio non miprotegge».20.IV.38. Partenza per Prsdnik. Ero molto mortificata perché avreidovuto stare nella corsia comune, dove sarei stata esposta a variinconvenienti. Se si fosse trattato <strong>di</strong> una settimana o due, ma per unperiodo così lungo, due mesi e forse più... La sera andai dal Signore Gesùper un lungo colloquio. Quando vi<strong>di</strong> Gesù, Gli aprii il mio cuore e Gliesposi tutte le <strong>di</strong>fficoltà, le mie apprensioni ed i miei timori. Gesù miascoltò con amore, poi <strong>di</strong>sse: «Sta' tranquilla, bambina Mia, Iosono con te. Parti con la massima serenità. È tutto pronto, hoor<strong>di</strong>nato nel modo che Mi è proprio <strong>di</strong> approntare per te unastanzetta separata». Così tranquillizzata, andai a riposare col cuorepieno <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne. Il giorno dopo mi accompagnò Suor Felicia. Andaicon profonda serenità e libertà <strong>di</strong> spirito. Quando arrivammo ci <strong>di</strong>sseroche per Suor Faustina c'era una stanzetta solo per lei. Appena entrammoin quella cameretta, ci meravigliammo che tutto fosse stato sistemato contanta grazia, tutto così pulito, coperto con tovagliette, abbellito con fiori.Le suore avevano messo sul como<strong>di</strong>no un bell'agnellino pasquale.Vennero subito tre suore del Sacro Cuore che prestano servirio in questosanatorio, mie vecchie conoscenze e mi accolsero affettuosamente. SuorFelicia era stupita per tutto questo. Ci salutammo cor<strong>di</strong>almente e se neandò. Quando rimasi sola a tu per tu col Signore Gesù, Lo ringraziai perquesta grande grazia. Gesù mi <strong>di</strong>sse: «Stai tranquilla, Io sono conte». Ero stanca e m'addormentai. La sera venne la suora che aveva ilcompito <strong>di</strong> assistermi, e mi <strong>di</strong>sse: «Sorella, domani lei non avrà il SignoreGesù, perché è molto affaticata e poi in seguito vedremo come andrà». Lacosa mi addolorò enormemente, ma risposi con molta calma: « Va bene405», affidandomi completamente al Signore e cercai <strong>di</strong> addormentarmi. Lamattina feci la me<strong>di</strong>tazione e mi preparai per la santa Comunione,benché non dovessi ricevere il Signore Gesù. Quando il mio desiderio e<strong>di</strong>l mio amore raggiunsero il grado più alto, all'improvviso vi<strong>di</strong> accanto almio letto un Serafino, che mi porse la santa Comunione pronunciandoqueste parole: « Ecco il Signore degli Angeli ». Dopo che ebbi ricevuto ilSignore, il mio spirito s’immerse nell'amore <strong>di</strong> Dio e nello stupore. Ilfatto si ripeté per tre<strong>di</strong>ci giorni, però non avevo la certezza che il giornodopo me l'avrebbe portata, ma abbandonandomi a Dio, avevo fiducianella Sua bontà, e non osavo nemmeno pensare che l'indomani avreiricevuto la santa Comunione in quel modo. Il Serafino era circondato daun grande splendore, traspariva da lui la <strong>di</strong>vinizzazione e l'amor <strong>di</strong> Dio.Aveva una veste dorata e su <strong>di</strong> essa indossava una cotta trasparente eduna stola pure trasparente. Il calice era <strong>di</strong> cristallo ed era coperto da unvelo trasparente. Appena m'ebbe dato il Signore, scomparve. Una voltache avevo un dubbio, che mi era venuto poco prima della santaComunione all'improvviso venne <strong>di</strong> nuovo il Serafino con il Signore Gesù.Io però rivolsi una domanda al Signore Gesù, e non avendo ricevutorisposta, <strong>di</strong>ssi al Serafino: « Mi potresti confessare? ». Ma egli mirispose: «Nessuno spirito celeste ha questo potere». In quell'istantel'Ostia si posò sulle mie labbra. La domenica la suora che mi assisteva mi<strong>di</strong>sse: «Finalmente oggi il sacerdote le porterà Gesù». Risposi: «Vabene». E me Lo portò. Dopo un certo tempo ottenni il permesso <strong>di</strong>alzarmi e quin<strong>di</strong> andavo alla santa Messa ed a far visita al Signore. Dopola prima visita il me<strong>di</strong>co confermò che il mio stato era grave. « Sospetto,sorella, che si tratti <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui lei mi domanda, ma Dio onnipotentepuò tutto». Quando rientrai nella mia stanzetta, m'immersi in unapreghiera <strong>di</strong> ringraziamento per tutto ciò che il Signore mi avevamandato per tutta la vita, sottomettendomi completamente alla Suasantissima volontà. Un abisso <strong>di</strong> gioia e <strong>di</strong> serenità inondò la mia anima.Provavo una pace così profonda che se la morte fosse sopraggiunta inquel momento non le avrei detto: « Aspetta, poiché ho ancora dellefaccende da sbrigare ». No, ma l'avrei salutata con gioia, perché sonopronta all'incontro con il Signore non solo da oggi, ma dal momento incui ho posto la mia fiducia completamente nella Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio,abbandonandomi totalmente alla Sua santissima volontà, piena <strong>di</strong>Misericor<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> pietà. So quello che sono da me stessa...Domenica in Albis. Oggi mi sono offerta <strong>di</strong> nuovo al Signore come vittimad'olocausto per i peccatori. O mio Gesù, se si sta già avvicinando la finedella mia vita, Ti supplico nel modo più umile, accetta la mia morte inunione con Te, come un sacrificio d'olocausto, che oggi con prontezza <strong>di</strong>spirito e piena consapevolezza della mia volontà io offro a Te per untriplice scopo: Primo - affinché l'opera della Tua Misericor<strong>di</strong>a si <strong>di</strong>ffonda406
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