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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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trattenne; mi sentii come paralizzata ed all'improvviso u<strong>di</strong>i questeparole: « Hai intenzione <strong>di</strong> uscire dalla cappella, ma non usciraida Me, poiché sono ovunque. Tu da sola con le tue forze nonriesci a far nulla, ma con Me puoi tutto ». Durante la settimana,quando sono andata dal mio confessore e gli ho svelato lo stato della miaanima e specialmente che evito il colloquio interiore con Dio, mi è statorisposto che non devo evitare il colloquio interiore con Dio, ma devoascoltare attentamente le parole che mi <strong>di</strong>ce. Mi sono regolata secondo lein<strong>di</strong>cazioni del confessore ed al primo incontro col Signore, mi sonogettata ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Gesù e col cuore straziato Gli ho chiesto perdono <strong>di</strong>tutto. Allora Gesù mi ha sollevato da terra e mi ha fatto sedere accanto aSé e mi ha permesso <strong>di</strong> appoggiare il capo sul Suo petto, in modo chepotessi comprendere e percepire meglio i desideri del Suo dolcissimoCuore. Ed all'improvviso Gesù mi ha detto queste parole: « Figlia Mia,non aver paura <strong>di</strong> nulla. Io sono sempre con te. Qualunqueavversario ti potrà nuocere soltanto per quello che Io glipermetterò. Tu sei la Mia <strong>di</strong>mora ed il Mio stabile riposo. Perte trattengo la mano punitrice; per te bene<strong>di</strong>co la terra ». Inquello stesso momento avvertii uno strano fuoco nel mio cuore; sento chevengono a cessare i miei sensi; non capisco quello che avviene attorno ame. Sento che lo sguardo del Signore penetra in me; conosco bene la Suagrandezza e la mia miseria. Una sofferenza misteriosa penetra nella miaanima ed una tale gioia, che non riesco a paragonarla a nulla. Mi sentoinerte fra le braccia <strong>di</strong> Dio; sento che sono in Lui e mi sciolgo come unagoccia d'acqua in un oceano. Non riesco ad esprimere quello che provo.Dopo una tale preghiera interiore sento una forza ed un impulso acompiere i più <strong>di</strong>fficilì atti <strong>di</strong> virtù; sento avversione verso tutte le coseche il mondo apprezza; desidero con tutta l'anima la solitu<strong>di</strong>ne e laquiete.V.1935. Durante la funzione dei quaranta giorni, ho visto il Volto <strong>di</strong>Gesù nell'Ostia santa, che era esposta nell'ostensorio; Gesù guardavaamabilmente a tutti. Vedo spesso il Bambino Gesù durante la santaMessa. E straor<strong>di</strong>nariamente bello e in quanto all'età mostra circa unanno. Una volta che nella nostra cappella vi<strong>di</strong> lo stesso Bambino durantela santa Messa, fui assalita da un desiderio fortissimo e da una smaniairresistibile <strong>di</strong> avvicinarmi all'altare e <strong>di</strong> prendere il Bambino Gesù. Inquello stesso istante il Bambino Gesù fu accanto a me in fondoall'inginocchiatoio e si aggrappò al mio braccio con entrambe le manine,incantevole e gioioso, con lo sguardo profondo e penetrante. Però quandoil sacerdote spezzò l'Ostia, Gesù era sull'altare e venne spezzato econsumato dal sacerdote. Dopo la santa Comunione vi<strong>di</strong> Gesù tale equale nel mio cuore e Lo sentii per tutto il giorno fisicamente, realmentenel mio cuore. Un raccoglimento più profondo s'impadronì <strong>di</strong> me117inavvertitamente e non <strong>di</strong>ssi una parola con nessuno. Evitai per quantomi fu possibile la presenza della gente. Risposi sempre alle richieste chesi riferivano ai miei impegni; al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> ciò nemmeno una parola.9.VI.1935. <strong>LA</strong> DISCESA DELLO SPIRITO SANTO. Verso sera,mentre passavo per l'orto, u<strong>di</strong>i queste parole: «Unitamente alle tuecompagne, dovrai impetrare la Misericor<strong>di</strong>a per voi stesse eper il mondo». Compresi che non sarò nella Congregazione nella qualesono attualmente. Vedo chiaramente che nei miei riguar<strong>di</strong> la volontà <strong>di</strong>Dio è un'altra. Tuttavia mi rifiuto continuamente davanti a Dio, <strong>di</strong>cendoche non sono idonea a compiere quest'opera. «Gesù, Tu naturalmente saimolto bene chi sono » e cominciai ad elencare davanti al Signore le miemanchevolezze e mi trincerai <strong>di</strong>etro a quelle, affinché riconoscesse il miorifiuto, poiché non sono idonea a compiere i Suoi progetti. Ad un tratto,u<strong>di</strong>i queste parole: « Non temere; lo stesso provvederò a tuttoquello che ti manca ». Queste parole mi penetrarono nel profondo econobbi ancora <strong>di</strong> più la mia miseria; conobbi che la parola del Signore èviva e penetra in profon<strong>di</strong>tà. Compresi che Id<strong>di</strong>o esigeva da me unsistema <strong>di</strong> vita più perfetto; tuttavia mi rifiutavo continuamente per lamia inidoneità.29.VI.1935. Quando parlai col mio <strong>di</strong>rettore spirituale delle varie coseche il Signore esigeva da me, pensavo che m'avrebbe risposto che nonsono adatta a compiere simili cose e che Gesù non si serve <strong>di</strong> animemisere come sono io, per qualunque opera voglia compiere. Invece misentii <strong>di</strong>re che il più delle volte Dio sceglie proprio tali anime perrealizzare i suoi <strong>di</strong>segni. Quel sacerdote però è guidato dallo Spirito <strong>di</strong>Dio; egli riuscì a scrutare nell'intimo della mia anima i più nascostisegreti che c'erano fra me e Dio, e <strong>di</strong> cui non gli avevo ancora mai parlato,e non gliene avevo parlato poiché io stessa non li avevo compresi bene e<strong>di</strong>l Signore non mi aveva detto chiaramente che gliene parlassi. Il segreto èquesto, che Id<strong>di</strong>o esige che ci sia una congregazione che annunci laMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio al mondo e la impetri per il mondo. Quando quelsacerdote mi chiese se avessi avuto tali ispirazioni, risposi che or<strong>di</strong>niprecisi non ne avevo avuti. Ma in quello stesso momento era penetratauna strana luce nella mia anima ed avevo capito che il Signore mi parlavaper mezzo <strong>di</strong> lui. Mi ero <strong>di</strong>fesa inutilmente <strong>di</strong>cendo che non avevo unor<strong>di</strong>ne preciso, poiché verso la fine del colloquio vi<strong>di</strong> Gesù sulla soglia,nello stesso aspetto come è <strong>di</strong>pinto nell'immagine, che mi <strong>di</strong>sse: «Desidero che ci sia una tale Congregazione ». La cosa durò unmomento. Di questo però non parlai subito; anzi, avevo fretta <strong>di</strong> tornarea casa e ripetevo continuamente al Signore: « Io non sono idonea arealizzare i Tuoi piani, o Dio ». Ma, e questa è la cosa curiosa, Gesù nonbadò a questa mia invocazione, bensì mi illuminò e mi fece conoscere118

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