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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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potenza nei momenti <strong>di</strong> unione. La Sua potenza mi viene trasmessa e mirende capace <strong>di</strong> amarlo. L'anima non perviene mai a ciò con le proprieforze. All'inizio <strong>di</strong> questa grazia interiore ero piena <strong>di</strong> paura, e cominciaia controllarmi, cioè a lasciarmi guidare dalla paura; ma ben presto ilSignore mi fece conoscere quanto ciò non Gli piacesse. Ed anche questolo decise Lui stesso, mia quiete. Quasi ogni solennità della santa Chiesami procura una più profonda conoscenza <strong>di</strong> Dio ed una graziaparticolare; per questo mi preparo ad ogni solennità e mi uniscostrettamente allo spirito della Chiesa. Che gioia essere una figlia fedeledella Chiesa! Oh! quanto amo la santa Chiesa e tutti coloro che vivono inessa; guardo a loro, come a membra vive <strong>di</strong> Cristo, che è il loro capo.M'infiammo d'amore con quelli che amano; soffro con quelli chesoffrono; mi consumo dal dolore osservando i tiepi<strong>di</strong> e gli ingrati; allorami sforzo <strong>di</strong> avere un tale amore verso Dio da compensarlo per quelli chenon Lo amano, che ripagano il loro Salvatore con nera ingratitu<strong>di</strong>ne. Omio Dio, sono consapevole della mia missione nella santa Chiesa. Il mioimpegno continuo è quello <strong>di</strong> impetrare la Misericor<strong>di</strong>a per il mondo. Miunisco strettamente a Gesù e mi offro come vittima che implora per ilmondo. Id<strong>di</strong>o non mi negherà nulla, quando L'invocherò con la voce <strong>di</strong>Suo Figlio. il mio sacrificio è niente per se stesso, ma quando l'unisco alsacrificio <strong>di</strong> Gesù Cristo, <strong>di</strong>viene onnipotente ed ha la forza <strong>di</strong> placare losdegno <strong>di</strong> Dio. Id<strong>di</strong>o ci ama nel Figlio Suo. La dolorosa Passione delFiglio <strong>di</strong> Dio è una continua invocazione che attenua la collera <strong>di</strong> Dio. ODio, quanto desidero che Ti conoscano le anime e che sappiano che le haicreate per un amore incomparabile. O mio Creatore e Signore, sento cherimuoverò il velo del cielo, affinché la terra non dubiti della Tua bontà.Fa' <strong>di</strong> me, o Gesù, una vittima gra<strong>di</strong>ta e pura davanti al Volto del PadreTuo. O Gesù, Tu che puoi tutto, trasforma me misera e peccatrice in Te econsegnami al Tuo Eterno Padre. Desidero <strong>di</strong>ventare una vittimasacrificale davanti a Te, ma essere davanti agli uomini una normale ostia.Desidero che il profumo del mio sacrificio sia noto soltanto a Te, o Dioeterno. In me arde un desiderio inestinguibile d'implorare da TeMisericor<strong>di</strong>a; sento e comprendo che questo è il mio compito qui enell'eternità. Tu stesso d'altronde mi hai or<strong>di</strong>nato dì parlare della tuagrande Misericor<strong>di</strong>a e bontà. In un dato momento ho compreso quantonon piaccia a Dio un'azione anche la più lodevole, se non ha il sigillo dellaretta intenzione. Tali azioni spingono Dio più che alla ricompensa, alcastigo. Che nella nostra vita ce ne siano il meno possibile, anzi nella vitareligiosa non ce ne dovrebbero essere affatto. Con identica <strong>di</strong>sposizioneaccetto la gioia come la sofferenza, la lode come l'umiliazione. Ricordoche sia l'una che l'altra sono passaggere. Cosa m'importa <strong>di</strong> quello che<strong>di</strong>cono <strong>di</strong> me? Da tempo ormai ho rinunciato a tutto ciò che riguarda lamia persona. il mio nome è ostia, cioè vittima, non a parole, ma nei fatti,nell'annientamento <strong>di</strong> me stessa, per essere simile a Te sulla croce, o129buon Gesù e mio Maestro. O Gesù, quando vieni a me nella S.Comunione Tu, che Ti sei degnato <strong>di</strong>morare assieme al Padre ed alloSpirito Santo nel piccolo cielo del mio cuore, procuro per tutto il giorno<strong>di</strong> tenerTi compagnia, non lasciandoTi solo nemmeno un istante; benchéio sia in compagnia <strong>di</strong> altra gente, o assieme alle educande, il mio cuore èsempre unito a Lui. Quando riposo Gli offro ogni palpito del mio cuore;quando mi sveglio, m'immergo in Lui senza <strong>di</strong>re una parola. Quando misveglio, adoro un momento la Santissima Trinità e la ringrazio d'essersidegnata <strong>di</strong> concedermi un altro giorno ancora e per il fatto che si ripeteancora in me il mistero dell'Incarnazione del Figlio Tuo, perché ancorauna volta si ripete davanti ai miei occhi la Tua dolorosa Passione. Cercoallora <strong>di</strong> facilitare a Gesù il passaggio attraverso me, per giungere alleanime degli altri. Con Gesù vado ovunque; la Sua presenza mi seguedappertutto. Nelle sofferenze sia dell'anima che del corpo procuro <strong>di</strong>mantenere il silenzio, poiché è allora che il mio spirito acquista la forzache gli deriva dalla Passione <strong>di</strong> Gesù. Ho continuamente davanti agliocchi il Suo Volto oltraggiato e sfigurato, il Suo Cuore <strong>di</strong>vino trafitto dainostri peccati e specialmente dall'ingratitu<strong>di</strong>ne delle anime elette.Doppio avvertimento, perché mi prepari alle sofferenze che mi attendonoa Varsavia. il primo avvertimento è stato interiore attraverso una voceu<strong>di</strong>ta; il secondo è avvenuto durante la S. Messa. Prima dell'elevazionevi<strong>di</strong> Gesù crocifisso, che mi <strong>di</strong>sse: « Preparati alla sofferenza ».Ringraziai il Signore <strong>di</strong> avermi avvertito e Gli <strong>di</strong>ssi: « Non soffriròcertamente più <strong>di</strong> Te, mio Salvatore ». Tuttavia mi preoccupai della cosae mi fortificai con la preghiera e con piccole sofferenze, per essere prontaa sopportarne <strong>di</strong> maggiori, quando giungeranno.19.X.35. Partenza da Wilno per Cracovia per gli esercizi spirituali dì ottogiorni. Venerdì sera durante il rosario, mentre pensavo al viaggiodell'indomani ed all'importanza della questione che dovevo sottoporre aPadre Andrasz, fui presa dalla paura vedendo chiaramente la mia miseriaed inettitu<strong>di</strong>ne e la grandezza dell'opera <strong>di</strong> Dio. Schiacciata da talesofferenza, mi rimisi alla volontà del Signore. In quel momento vi<strong>di</strong> Gesùvicino al mio inginocchiatoio, con una veste chiara, che mi <strong>di</strong>sse questeparole: «Perché hai paura <strong>di</strong> compiere la Mia volontà? Forsenon ti aiuterò come ho fatto finora? Ripeti ogni Mia richiestadavanti a coloro che Mi sostituiscono in terra e fa' solo quelloche ti or<strong>di</strong>nano ». In quel momento una forza entrò nella mia anima.La mattina del giorno dopo vi<strong>di</strong> l'Angelo Custode, che mi tennecompagnia nel viaggio fino a Varsavia. Quando entrammo nellaportineria, scomparve. Quando passammo accanto alla piccolacappellina, per andare a salutare le Superiore, in un attimo s'impadronì<strong>di</strong> me la presenza <strong>di</strong> Dio ed il Signore mi riempì del fuoco del Suo amore.In tali momenti conosco sempre meglio la grandezza della Sua Maestà.130

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