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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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<strong>di</strong>vina felicità, ma nello stesso tempo che gran dolore trafigge il miocuore per il fatto che molte anime <strong>di</strong>sprezzano questa felicità! Quandocominciammo a scambiarci l'oplatek, regnò un sincero, reciproco affetto.La Madre Superiora mi fece gli auguri con queste parole: « Sorella, leopere <strong>di</strong> Dio vanno adagio, perciò non abbia fretta ». In genere tutte lesuore con grande affetto mi augurarono sinceramente quello chedesideravo maggiormente. M'accorsi che quesri auguri provenivanoveramente dal cuore, ad eccezione <strong>di</strong> una suora che, sotto i suoi auguri,nascondeva la malignità. La cosa però non mi fece soffrire molto, poichéavevo l'anima inebriata <strong>di</strong> Dio, ma m'illuminò sul perché Id<strong>di</strong>o sicomunicasse così poco a quell'anima e conobbi che essa cercava semprese stessa, perfino nelle cose sante. Oh, quanto è buono il Signore, che nonmi permette <strong>di</strong> andare fuori strada e so che mi custo<strong>di</strong>rà gelosamente,ma solo fino a quando resterò piccola, poiché a Lui, Sovrano eccelso,piace intrattenersi coi piccoli, mentre i gran<strong>di</strong> li osserva da lontano e licontrasta. Sebbene desiderassi vegliare un po' prima della Messa <strong>di</strong>Mezzanotte, non mi fu possibile, poiché m'addormentai subito ancheperché mi sentivo molto debole. Però quando suonarono per la Messa <strong>di</strong>Mezzanotte, mi alzai imme<strong>di</strong>atamente, sebbene mi vestissi con moltafatica, poiché ogni momento mi sentivo svenire.Quando giunsi alla Messa <strong>di</strong> Mezzanotte, subito fin dall'inizio m'immersitutta in un profondo raccoglimento, nel quale vi<strong>di</strong> la Capanna <strong>di</strong>Betlemme inondata da tanta luce. La Vergine SS.ma avvolgeva neipannolini Gesù, tutta assorta in un grande amore. San Giuseppe invecedormiva ancora. Solo quando la Madonna depose Gesù nella mangiatoia,la luce <strong>di</strong>vina svegliò Giuseppe che si unì a lei nella preghiera. Dopo unpo' rimasi io sola col piccolo Gesù, che allungò le Sue manine verso <strong>di</strong> meed io compresi che Lo dovevo prendere in braccio. Gesù appoggiò la Suatestina sul mio cuore e con uno sguardo profondo mi fece comprendereche stava bene accanto al mio cuore. In quel momento Gesù scomparve esuonò il campanello per la santa Comunione. La mia anima non riuscivaa reggersi dalla gioia. Verso la fine della santa Messa però mi sentii cosìdebole, che dovetti uscire dalla cappella e andare nella mia cella. Non fuipiù in grado <strong>di</strong> partecipare al tè con la comunità. Ma la mia gioia fugrande per tutta la durata delle feste, poiché la mia anima rimase unita alSignore senza interruzione. Conobbi che ogni anima vorrebbe leconsolazioni <strong>di</strong>vine, ma non rinuncia per nessun motivo alle consolazioniumane, e purtroppo le due cose non sono assolutamente conciliabili fra<strong>di</strong> loro. Durante questo periodo festivo ho avvertito che alcune animepregavano per me. Sono felice che ci sia fin d'ora su questa terra una taleunione e conoscenza spirituale. O mio Gesù, sia gloria a Te per ogni cosa.Nelle più gravi tribolazioni dell'anima sono sempre sola. Ma non sola,perché sono con Te, o Gesù, però qui parlo <strong>di</strong> persone umane. Nessunacreatura umana comprende il mio cuore, ma ora non mi meraviglio più325<strong>di</strong> questo, mentre in passato me ne meravigliavo, quando le mieintenzioni venivano condannate e male interpretate; ora non me nemeraviglio affatto. Gli uomini non sanno scorgere l'anima, essi vedono ilcorpo e secondo questo corpo giu<strong>di</strong>cano. Ma per quanto è <strong>di</strong>stante laterra dal cielo, così sono <strong>di</strong>stanti i pensieri <strong>di</strong> Dio dai nostri pensieri. Iostessa ho sperimentato che abbastanza spesso avviene che... Il Signore miha detto: «Non deve interessarti per niente come si comportanogli altri; tu comportati come ti or<strong>di</strong>no Io. Devi essere una Miacopia vivente tramite l'amore e la Misericor<strong>di</strong>a». Risposi: « Ma,Signore, abusano spesso della mia bontà ». «Non importa, figlia Mia,non te ne curare, tu sii sempre misericor<strong>di</strong>osa con tutti especialmente con i peccatori».«Quanto mi addolora che le anime si uniscano così poco a Menella santa Comunione! Attendo le anime ed esse sonoin<strong>di</strong>fferenti per Me. Le amo con tanta tenerezza e sincerità edesse non si fidano <strong>di</strong> Me. Voglio colmarle <strong>di</strong> grazie, ma essenon vogliono riceverle. Trattano con Me come con una cosainerte eppure ho un cuore pieno d'amore e <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a.Affinché tu possa conoscere almeno un po' il Mio dolore, pensaalla più tenera delle madri, che ama molto i suoi figli, ma i figli<strong>di</strong>sprezzano l'amore della madre. Immagina il suo dolore,nessuno riuscirà a consolarla. Questa è un'immagine ed unapallida somiglianza del Mio amore. Scrivi, parla della MiaMisericor<strong>di</strong>a. Dì alle anime dove debbono cercare leconsolazioni cioè nel tribunale della Misericor<strong>di</strong>a, lìavvengono i più gran<strong>di</strong> miracoli che si ripetonocontinuamente. Per ottenere questo miracolo non occorre farepellegrinaggi in terre lontane né celebrare solenni ritiesteriori, ma basta mettersi con fede ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> un Miorappresentante e confessargli la propria miseria ed il miracolodella Divina Misericor<strong>di</strong>a si manifesterà in tutta la suapienezza. Anche se un'anima fosse in decomposizione come uncadavere ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità <strong>di</strong>risurrezione e tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio:un miracolo della Divina Misericor<strong>di</strong>a risusciterà quest'animain tutta la sua pienezza. Infelici coloro che non approfittano <strong>di</strong>questo miracolo della Divina Misericor<strong>di</strong>a! Lo invochereteinvano, quando sarà troppo tar<strong>di</strong>!».G.M.G. ANNO 1938 - PRIMO GENNAIO Salve, anno nuovo, in cui lamia perfezione verrà rifinita. Ti ringrazio in anticipo, Signore, per tuttoquello che mi manderà la Tua benevolenza. Ti ringrazio per il calice dellesofferenze, dal quale berrò ogni giorno. Non ridurre la sua amarezza,326

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