han cominciato a prendermi anche dolori agli intestini; tutti i cibi piùpiccanti mi procuravano tremen<strong>di</strong> dolori, tanto che più <strong>di</strong> una notte misono <strong>di</strong>vincolata fra spasmi lancinanti e lacrime a vantaggio deipeccatori. Ho chiesto però al confessore come dovevo comportarmi, sedovevo continuare a sopportare tutto ciò per i peccatori, oppure chiederealla Superiora un'eccezione e cibi più leggeri. Il confessore ha deciso chedovevo chiedere alle Superiore cibi leggeri e mi sono comportata secondol'in<strong>di</strong>cazione del confessore, vedendo che questa umiliazione è piùgra<strong>di</strong>ta a Dio. Un giorno m'era venuto il dubbio che non fosse possibilesentire continuamente odore <strong>di</strong> un organismo in decomposizione e nellostesso tempo camminare e lavorare. Non si trattava per caso <strong>di</strong>un'illusione? Ma d'altra parte non poteva essere un'illusione, dato che miprocurava una sofferenza tremenda. Mentre pensavo a questo, è venutada me una delle suore, per scambiare due parole. Dopo un palo <strong>di</strong> minutiha fatto un'orribile smorfia e mi ha detto: « Io qui, sorella, sento odore <strong>di</strong>cadavere, esattamente come se andasse in putrefazione. È spaventoso! ».Le risposi: «Non si spaventi, sorella, sono io che puzzo <strong>di</strong>cadavere». Rimase assai meravigliata, ma <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> non poter resisterepiù a lungo. Quando se ne fu andata, compresi che Dio aveva fatto sentirecosì alla suora, per togliere a me ogni dubbio e che Egli nascondeva allacomunità la mia sofferenza in modo ad<strong>di</strong>rittura miracoloso. O mio Gesù,solo Tu conosci la profon<strong>di</strong>tà del mio sacrificio. Tuttavia in refettoriodovetti sopportare ancora più <strong>di</strong> un sospetto <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>fficile nelmangiare. Allora come al solito vado in fretta accanto al tabernacolo,m'inchino davanti alla pisside ed attingo la forza per uniformarmi allavolontà <strong>di</strong> Dio. Quello che ho scritto, non è tutto. Oggi, durante la santaconfessione, il confessore spezzando spiritualmente l'oplatek con me, miha fatto i seguenti auguri: «Sia fedelissima alla grazia <strong>di</strong> Dio. Secondo:impetri la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio per sé e per il mondo intero, poiché tuttiabbiamo molto, molto bisogno della <strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a». Due giorniprima delle feste vennero lette in refettorio queste parole: « Domani è lanascita <strong>di</strong> Gesù Cristo secondo la carne ». A queste parole la mia animafu trapassata dalla luce e dall'amore <strong>di</strong> Dio e compresi più a fondo ilmistero dell'Incarnazione. Quale grande Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong>vina è racchiusanel mistero dell'Incarnazione del Figlio <strong>di</strong> Dio! Oggi il Signore mi ha fattoconoscere la sua ira contro l'umanità, che per i suoi peccati merita chevengano accorciati i suoi giorni. Mi ha fatto conoscere inoltre chel'esistenza del mondo è sostenuta dalle anime elette, cioè gli or<strong>di</strong>nireligiosi. Guai al mondo, se venissero a mancare gli or<strong>di</strong>ni religiosi!G.M.G. Eseguo ogni azione <strong>di</strong> fronte alla morte, La eseguo adesso comedesidero vederla nell'ultima ora; Pur se la vita vola rapida come unturbine Nessuna azione intrapresa in Dio andrà perduta. Sento la323completa decomposizione del mio organismo, Benché io viva e lavoriancora, La morte per me non sarà una trage<strong>di</strong>a, Poiché la sento da moltotempo. Benché per la natura sia molto penoso Sentir continuamente illezzo del proprio cadavere, Non è poi così tremendo, se la luce <strong>di</strong> Dioinonda l'anima, Poiché in essa si risveglia la fede, la speranza, l'amore e ilpentimento. Tutti i giorni faccio sforzi <strong>di</strong> ogni genere, Per partecipare allavita comunitaria, E con ciò impetrare grazie per la salvezza delle anime,Riparandole coi miei sacrifici dal fuoco dell'inferno. Difatti per lasalvezza anche <strong>di</strong> una sola anima, Val la pena sacrificarsi per tutta la vita,E sopportare i più gran<strong>di</strong> sacrifici e tormenti, Vedendo qual grande gloriane riceve Dio.Signore, benché Tu spesso mi faccia conoscere i fulmini della Tuain<strong>di</strong>gnazione, tuttavia la Tua ira scompare <strong>di</strong> fronte ad un'anima che siumilia. Sebbene Tu sia grande, Signore, tuttavia Ti lasci vincere daun'anima sottomessa e profondamente umile. O umiltà, virtùpreziosissima, quanto sono poche le anime che Ti posseggono! Vedoovunque solo l'apparenza <strong>di</strong> questa virtù, ma la virtù stessa non la vedo.Annientami, Signore, ai miei propri occhi, affinché possa trovare graziaagli occhi Tuoi santi.Vigilia <strong>di</strong> Natale 1937. Dopo la santa Comunione la Madonna mi fececonoscere la preoccupazione che aveva avuto nel Suo Cuore a motivo delFiglio <strong>di</strong> Dio. Ma tale preoccupazione era stracolma <strong>di</strong> tanto profumo <strong>di</strong>rassegnazione alla volontà <strong>di</strong> Dio, che la chiamerei piuttosto delizia e nonpreoccupazione. Ho compreso in che modo la mia anima deve accettarequalunque volere <strong>di</strong> Dio. Peccato che io non sappia descrivere ciò cosìcome l'ho conosciuto. La mia anima è rimasta per tutta la giornata in unraccoglimento più profondo, dal quale niente è riuscito a strapparla, né isuoi doveri, né i rapporti avuti con persone secolari. Prima del cenonesono andata un momento in cappella per scambiare spiritualmentel'oplatek con le persone che mi amano e sono care al mio cuore, ma sonolontane. Prima <strong>di</strong> tutto mi sono immersa in una profonda preghiera edho chiesto al Signore grazie per loro e poi per ciascuna in particolare.Gesù mi ha fatto conoscere quanto ciò Gli sia gra<strong>di</strong>to ed una gioia ancorapiù grande ha riempito la mia anima, nel vedere che Id<strong>di</strong>o ama in modoparticolare coloro che noi amiamo.Entrata in refettorio, durante la lettura tutto il mio essere venne immersoin Dio. Vi<strong>di</strong> interiormente lo sguardo <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong>retto su <strong>di</strong> noi con grandecompiacimento. Rimasi a tu per tu col Padre Celeste. In quel momentoconobbi più a fondo le Tre Persone <strong>di</strong>vine che contempleremo per tuttal'eternità, e dopo milioni <strong>di</strong> anni ci renderemo conto <strong>di</strong> aver appenainiziato la nostra contemplazione. Oh, quanto è grande la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Dio, che ammette l'uomo ad una così grande partecipazione alla Sua324
<strong>di</strong>vina felicità, ma nello stesso tempo che gran dolore trafigge il miocuore per il fatto che molte anime <strong>di</strong>sprezzano questa felicità! Quandocominciammo a scambiarci l'oplatek, regnò un sincero, reciproco affetto.La Madre Superiora mi fece gli auguri con queste parole: « Sorella, leopere <strong>di</strong> Dio vanno adagio, perciò non abbia fretta ». In genere tutte lesuore con grande affetto mi augurarono sinceramente quello chedesideravo maggiormente. M'accorsi che quesri auguri provenivanoveramente dal cuore, ad eccezione <strong>di</strong> una suora che, sotto i suoi auguri,nascondeva la malignità. La cosa però non mi fece soffrire molto, poichéavevo l'anima inebriata <strong>di</strong> Dio, ma m'illuminò sul perché Id<strong>di</strong>o sicomunicasse così poco a quell'anima e conobbi che essa cercava semprese stessa, perfino nelle cose sante. Oh, quanto è buono il Signore, che nonmi permette <strong>di</strong> andare fuori strada e so che mi custo<strong>di</strong>rà gelosamente,ma solo fino a quando resterò piccola, poiché a Lui, Sovrano eccelso,piace intrattenersi coi piccoli, mentre i gran<strong>di</strong> li osserva da lontano e licontrasta. Sebbene desiderassi vegliare un po' prima della Messa <strong>di</strong>Mezzanotte, non mi fu possibile, poiché m'addormentai subito ancheperché mi sentivo molto debole. Però quando suonarono per la Messa <strong>di</strong>Mezzanotte, mi alzai imme<strong>di</strong>atamente, sebbene mi vestissi con moltafatica, poiché ogni momento mi sentivo svenire.Quando giunsi alla Messa <strong>di</strong> Mezzanotte, subito fin dall'inizio m'immersitutta in un profondo raccoglimento, nel quale vi<strong>di</strong> la Capanna <strong>di</strong>Betlemme inondata da tanta luce. La Vergine SS.ma avvolgeva neipannolini Gesù, tutta assorta in un grande amore. San Giuseppe invecedormiva ancora. Solo quando la Madonna depose Gesù nella mangiatoia,la luce <strong>di</strong>vina svegliò Giuseppe che si unì a lei nella preghiera. Dopo unpo' rimasi io sola col piccolo Gesù, che allungò le Sue manine verso <strong>di</strong> meed io compresi che Lo dovevo prendere in braccio. Gesù appoggiò la Suatestina sul mio cuore e con uno sguardo profondo mi fece comprendereche stava bene accanto al mio cuore. In quel momento Gesù scomparve esuonò il campanello per la santa Comunione. La mia anima non riuscivaa reggersi dalla gioia. Verso la fine della santa Messa però mi sentii cosìdebole, che dovetti uscire dalla cappella e andare nella mia cella. Non fuipiù in grado <strong>di</strong> partecipare al tè con la comunità. Ma la mia gioia fugrande per tutta la durata delle feste, poiché la mia anima rimase unita alSignore senza interruzione. Conobbi che ogni anima vorrebbe leconsolazioni <strong>di</strong>vine, ma non rinuncia per nessun motivo alle consolazioniumane, e purtroppo le due cose non sono assolutamente conciliabili fra<strong>di</strong> loro. Durante questo periodo festivo ho avvertito che alcune animepregavano per me. Sono felice che ci sia fin d'ora su questa terra una taleunione e conoscenza spirituale. O mio Gesù, sia gloria a Te per ogni cosa.Nelle più gravi tribolazioni dell'anima sono sempre sola. Ma non sola,perché sono con Te, o Gesù, però qui parlo <strong>di</strong> persone umane. Nessunacreatura umana comprende il mio cuore, ma ora non mi meraviglio più325<strong>di</strong> questo, mentre in passato me ne meravigliavo, quando le mieintenzioni venivano condannate e male interpretate; ora non me nemeraviglio affatto. Gli uomini non sanno scorgere l'anima, essi vedono ilcorpo e secondo questo corpo giu<strong>di</strong>cano. Ma per quanto è <strong>di</strong>stante laterra dal cielo, così sono <strong>di</strong>stanti i pensieri <strong>di</strong> Dio dai nostri pensieri. Iostessa ho sperimentato che abbastanza spesso avviene che... Il Signore miha detto: «Non deve interessarti per niente come si comportanogli altri; tu comportati come ti or<strong>di</strong>no Io. Devi essere una Miacopia vivente tramite l'amore e la Misericor<strong>di</strong>a». Risposi: « Ma,Signore, abusano spesso della mia bontà ». «Non importa, figlia Mia,non te ne curare, tu sii sempre misericor<strong>di</strong>osa con tutti especialmente con i peccatori».«Quanto mi addolora che le anime si uniscano così poco a Menella santa Comunione! Attendo le anime ed esse sonoin<strong>di</strong>fferenti per Me. Le amo con tanta tenerezza e sincerità edesse non si fidano <strong>di</strong> Me. Voglio colmarle <strong>di</strong> grazie, ma essenon vogliono riceverle. Trattano con Me come con una cosainerte eppure ho un cuore pieno d'amore e <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a.Affinché tu possa conoscere almeno un po' il Mio dolore, pensaalla più tenera delle madri, che ama molto i suoi figli, ma i figli<strong>di</strong>sprezzano l'amore della madre. Immagina il suo dolore,nessuno riuscirà a consolarla. Questa è un'immagine ed unapallida somiglianza del Mio amore. Scrivi, parla della MiaMisericor<strong>di</strong>a. Dì alle anime dove debbono cercare leconsolazioni cioè nel tribunale della Misericor<strong>di</strong>a, lìavvengono i più gran<strong>di</strong> miracoli che si ripetonocontinuamente. Per ottenere questo miracolo non occorre farepellegrinaggi in terre lontane né celebrare solenni ritiesteriori, ma basta mettersi con fede ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> un Miorappresentante e confessargli la propria miseria ed il miracolodella Divina Misericor<strong>di</strong>a si manifesterà in tutta la suapienezza. Anche se un'anima fosse in decomposizione come uncadavere ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità <strong>di</strong>risurrezione e tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio:un miracolo della Divina Misericor<strong>di</strong>a risusciterà quest'animain tutta la sua pienezza. Infelici coloro che non approfittano <strong>di</strong>questo miracolo della Divina Misericor<strong>di</strong>a! Lo invochereteinvano, quando sarà troppo tar<strong>di</strong>!».G.M.G. ANNO 1938 - PRIMO GENNAIO Salve, anno nuovo, in cui lamia perfezione verrà rifinita. Ti ringrazio in anticipo, Signore, per tuttoquello che mi manderà la Tua benevolenza. Ti ringrazio per il calice dellesofferenze, dal quale berrò ogni giorno. Non ridurre la sua amarezza,326
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vidi la Madre ed il piccolo Gesù B
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depongo il mio cuore ai Tuoi piedi
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