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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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Maestro, guidami! Mi affido a Te come un lattante all'amore dellapropria mamma. Anche se tutto congiurasse contro <strong>di</strong> me ed anche sevenisse a mancarmi la terra sotto i pie<strong>di</strong>, rimarrei tranquilla accanto alTuo Cuore. Tu sei per me la più tenera delle madri e sorpassi tutte lemadri. Ti canterò il mio dolore col silenzio e Tu mi comprenderai oltreogni mio modo <strong>di</strong> esprimermi...Oggi il Signore è venuto a farmi visita e mi ha detto: «Figlia Mia, nonaver paura <strong>di</strong> quello che potrà accaderti, non ti darò prove al <strong>di</strong>sopra delle tue forze. Conosci la potenza della Mia grazia,questo ti basti». Dopo queste parole il Signore mi ha fattocomprendere in modo più approfon<strong>di</strong>to l'azione della Sua grazia. Primadella santa Comunione Gesù mi ha fatto conoscere che non dovevoassolutamente dare ascolto nel parlare con una certa suora, perché nonGli piace la sua scaltrezza e la sua astuzia. «Figlia Mia, non farconoscere a quella persona né le tue idee né la tua opinione».Ho chiesto perdono al Signore per quello che non Gli piace in quell'animae L'ho scongiurato <strong>di</strong> sostenermi con la Sua grazia nel momento in cuiverrà <strong>di</strong> nuovo a parlare con me. Quella persona mi aveva domandatomolte cose alle quali avevo risposto con tutto l'affetto <strong>di</strong> sorella e, per<strong>di</strong>mostrarle che parlavo sinceramente, le avevo detto alcune cosesperimentate personalmente da me, ma le intenzioni <strong>di</strong> quell'animaerano <strong>di</strong>verse dalle parole che aveva sulle labbra..O mio Gesù, dai momento in cui mi sono data completamente a Te, nonpenso affatto a me stessa. Puoi fare <strong>di</strong> me quello che Ti piace. Io pensosoltanto ad una cosa, cioè a quello che Ti piace <strong>di</strong> più, con che cosa,Signore, posso farTi piacere. Sto in ascolto ed attenta ad ogni occasione,non curandomi che all'esterno venga in tal caso giu<strong>di</strong>cata <strong>di</strong>versamente...15.1.1938. Oggi quando è venuta a trovarmi quella stessa suora, per laquale sono stata ammonita dal Signore, mi sono preparataspiritualmente per la lotta. Benché la cosa mi sia costata molto, non misono allontanata nemmeno <strong>di</strong> un capello dalla raccomandazione <strong>di</strong>vina.Tuttavia, quando stava già per passare un'ora <strong>di</strong> tempo e quella suoranon pensava ad andarsene, ho invocato interiormente l'aiuto <strong>di</strong> Gesù.All'improvviso ho u<strong>di</strong>to una voce nell'anima: «Non temere, ti guardoin questo momento e ti vengo in aiuto. Ti mando subito duesuore, che verranno a farti visita ed allora ti sarà facilecontinuare la conversazione». Ed in quello stesso istante entraronodue suore e la conversazione allora <strong>di</strong>venne molto facile, ma si protrasseancora per mezz’ora. Oh, com'è bene durante una conversazione invocarel'aiuto <strong>di</strong> Gesù! Oh, com'è bene nei momenti <strong>di</strong> tranquiilità impetrare persé le grazie attuali! Ho una gran paura <strong>di</strong> simili conversazioniapparentemente confidenziali; in casi analoghi occorre avere molta luceda parte <strong>di</strong> Dio per poter conversare con profitto per quell'anima e per369noi. Dio concede il Suo aiuto, ma bisogna domandarglielo; nessunoconfi<strong>di</strong> eccessivamente su se stesso.17.1.1938. Oggi fin dalla mattina la mia anima si trova nelle tenebre.Non riesco ad elevarmi fino a Gesù, mi sento quasi abbandonata da Lui.Non mi rivolgerò alle creature per ottenere luce, poiché so che esse nonpossono illuminarmi, se Gesù intende mantenermi nelle tenebre. Misottometto alla Sua santa volontà e soffro, ma la lotta assume un aspettosempre maggiore. Durante i vespri ho voluto unirmi con la preghiera alleconsorelle. Quando mi sono trasferita col pensiero in cappella, il miospirito è sprofondato in tenebre ancora più fitte. Sentivo <strong>di</strong>sgusto perogni cosa. All'improvviso sento la voce <strong>di</strong> satana: «Guarda come è tuttocontrad<strong>di</strong>ttorio ciò che ti dà Gesù: ti or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> fondare un convento e timanda la malattia; ti or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> interessarti della festa della Misericor<strong>di</strong>aed una festa del genere il mondo non la vuole. Perché preghi per questafesta? Questa festa è così inopportuna». L'anima mia tace e prega con unatto della volontà, senza entrare in colloquio con lo spirito delle tenebre.Tuttavia s'impadronisce <strong>di</strong> me un <strong>di</strong>sgusto così strano della vita, chedebbo fare un grande sforzo della volontà per poterla accettare... E sento<strong>di</strong> nuovo le parole del tentatore: «Domani, dopo la santa Comunione,chie<strong>di</strong> <strong>di</strong> morire. Dio ti ascolterà. Infatti ti ha ascoltato tante volte e ti hadato quello che Gli avevi chiesto». Taccio e prego con un atto dellavolontà, anzi mi sottometto a Dio, pregandoLo interiormente che non miabbandoni in questo momento. Sono già le un<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sera, tutte le suoredormono ormai nelle loro celle, solo la mia anima combatte e con grandeimpegno. Il tentatore mi <strong>di</strong>ce ancora: « Perché t'interessano le altreanime? Tu devi pregare solo per te stessa. I peccatori si convertirannosenza le tue preghiere. Vedo che soffri molto in questo momento, ti do unconsiglio dal quale <strong>di</strong>penderà la tua felicità: non parlare mai della <strong>di</strong>vinaMisericor<strong>di</strong>a, e specialmente non incitare i peccatori alla fiducia nella<strong>di</strong>vina Misericor<strong>di</strong>a, poiché a loro spetta una giusta punizione. Laseconda cosa è la più importante, non parlare <strong>di</strong> quello che avviene nellatua anima coi confessori e specialmente a quel Padre straor<strong>di</strong>nario e aquel prete <strong>di</strong> Wilno. Io li conosco, so chi sono, perciò voglio metterti inguar<strong>di</strong>a da loro. Guarda che per essere una buona suora è sufficientevivere come tutte le altre. Perché esporti a tante <strong>di</strong>fficoltà? ». Io continuoa tacere e con un atto della volontà persevero tutta in Dio, sebbene misfugga dal cuore un lamento. Il tentatore finalmente se ne andò e iosfinita mi addormentai imme<strong>di</strong>atamente. La mattina, subito dopo lasanta Comunione, entrai nella mia cella e, cadendo in ginocchio, rinnovail'atto <strong>di</strong> sottomissione in tutto alla santissima volontà <strong>di</strong> Dio. Ti prego,Gesù, dammi la forza per lottare, avvenga <strong>di</strong> me secondo la Tua SS.mavolontà. La mia anima si è innamorata della Tua SS.ma volontà. In quelmomento vi<strong>di</strong> Gesù che mi <strong>di</strong>sse: «Sono contento <strong>di</strong> quello che fai e370

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