attingono la forza da Dio e tutto ciò <strong>di</strong> cui hanno bisogno, lo hanno per sée per gli altri. Portano il loro peso, ma sanno e sono capaci <strong>di</strong> prendere su<strong>di</strong> sé i pesi degli altri. Sono vere colonne luminose, sulle vie <strong>di</strong> Dio, chevivono esse stesse nella luce ed illuminano gli altri. Loro stessi vivonosulle alture e agli altri, più piccoli, sanno in<strong>di</strong>carle, aiutandoli araggiungerle.O mio Gesù, Tu ve<strong>di</strong> che non so scrivere come si deve; per <strong>di</strong> più non honemmeno una penna buona e certe volte scrive così male, tanto chedebbo scrivere frasi intere lettera per lettera e questo non è ancora tutto.Ho anche la <strong>di</strong>fficoltà che prendo nota <strong>di</strong> queste poche cose <strong>di</strong> nascostodalle suore; perciò certe volte debbo chiudere il quaderno ogni momentoed ascoltare pazientemente i racconti <strong>di</strong> una data persona e così se ne vail tempo che avevo destinato per scrivere e quando lo chiudo in tuttafretta, il quaderno si macchia. Scrivo col permesso dei superiori e peror<strong>di</strong>ne del confessore. E curioso il fatto che qualche volta scrivo in modopassabile, mentre altre volte in verità, io stessa riesco a leggere a fatica.23.XII.1936. Trascorro dei momenti con la Madonna e mi preparo almomento solenne della venuta <strong>di</strong> Gesù. La Madonna mi dà degliinsegnamenti in merito alla vita interiore dell'anima con Gesù,specialmente nella santa Comunione. Solo nell'eternità conosceremoquale grande mistero compie in noi la santa Comunione. Sono i momentipiù preziosi della vita. O mio Creatore, ho nostalgia <strong>di</strong> Te. Tu micompren<strong>di</strong>, Signore mio. Tutto ciò che c'è sulla terra, mi sembra unapallida ombra. Io voglio e desidero Te, benché Tu faccia per me moltecose inconcepibili, poiché Tu stesso mi fai visita in modo singolare;tuttavia tali visite non leniscono le ferite del cuore, ma suscitano in meuna sempre maggiore nostalgia <strong>di</strong> Te, o Signore. Pren<strong>di</strong>mi con Te,Signore, se questa è la Tua volontà. Tu sai che muoio, sì muoio <strong>di</strong>nostalgia <strong>di</strong> Te, ma non posso morire. O morte, dove sei? Mi attirinell'abisso della Tua Divinità, ma Ti nascon<strong>di</strong> <strong>di</strong>etro una fitta nebbia.Tutto il mio essere è immerso in Te; io però desidero contemplarTi facciaa faccia. Quando avverrà questo per me? Oggi mi ha fatto visita SuorCrisostoma. Mi ha portato dei limoni, delle mele ed un piccolo albero <strong>di</strong>Natale. Mi ha fatto un gran<strong>di</strong>ssimo piacere. La Madre Superiora hachiesto al me<strong>di</strong>co, tramite Suor Crisostoma, <strong>di</strong> permettermi <strong>di</strong> andare acasa per le feste ed il me<strong>di</strong>co ha acconsentito volentieri. E stata una gioiaper me ed ho pianto come una bimba. Suor Crisostoma è rimastameravigliata vedendo il mio brutto aspetto e che sono tanto cambiata. Emi ha detto: « Sai, mia cara Faustina, <strong>di</strong> sicuro morirai; devi soffriretremendamente! ». Le ho risposto che oggi soffrivo più degli altri giorni,ma non era niente; che per la salvezza delle anime non era troppo. OGesù misericor<strong>di</strong>oso, dammi le anime dei peccatori.20724.XII.1936. Oggi durante la santa Messa sono stata particolarmenteunita a Dio ed alla Sua Madre Immacolata. L'umiltà e l'amore dellaVergine Immacolata sono penetrati nella mia anima. Più imito la Madre<strong>di</strong> Dio, più profondamente conosco Dio. Oh, quale inconcepibilenostalgia pervade la mia anima! Gesù, come puoi lasciarmi ancora inquest'esilio? Muoio <strong>di</strong> desiderio per te. Ogni volta che Tu tocchi la miaanima, mi procuri una ferita enorme. L'amore e la sofferenza vannoassieme. Tuttavia non cambierei la sofferenza, che Tu mi procuri, connessun tesoro al mondo, poiché questa è una sofferenza <strong>di</strong> un'in<strong>di</strong>cibiledelizia ed è una mano amorevole che procura queste ferite alla miaanima. Nel pomeriggio è venuta Suor Gaetana e mi ha accompagnato acasa per le feste. Ero contenta <strong>di</strong> poter stare assieme alla comunità.Attraversando la città, immaginavo che fosse Betlemme. Vedevo che tuttala gente si affrettava e pensavo: « Chi me<strong>di</strong>ta oggi su questo Misteroineffabile nel raccoglimento e nel silenzio? ». O Vergine Purissima, Tuoggi sei in viaggio ed anch'io sono in viaggio. Sento che il viaggio o<strong>di</strong>ernoha un significato. O Vergine Ra<strong>di</strong>osa, pura come il cristallo, tuttaimmersa in Dio, affido a Te la mia vita interiore. Organizza tutto in modoche sia gra<strong>di</strong>to a Tuo Figlio, o Madre mia, ed io desidero tanto che Tu mi<strong>di</strong>a il Piccolo Gesù durante la Messa <strong>di</strong> Mezzanotte. E sentii in fondoall'anima talmente viva la presenza <strong>di</strong> Dio, che dovetti trattenere la gioiacon la forza della volontà, per non far capire all'esterno quello cheavveniva nella mia anima. Prima <strong>di</strong> cena sono entrata un momento incappella, per scambiare spiritualmente l'oplatek con le persone care almio cuore. Ho presentato tutti per nome a Gesù ed ho chiesto delle grazieper loro. Ma questo non è tutto; ho raccomandato al Signore iperseguitati, i sofferenti e coloro che non conoscono il Tuo Nome especialmente i poveri peccatori. O Piccolo Gesù, Ti prego ardentemente,chiu<strong>di</strong> tutti nel mare della Tua inimmaginabile Misericor<strong>di</strong>a. O dolce,Piccolo Gesù, hai il mio cuore; sia per Te una gra<strong>di</strong>ta e comoda <strong>di</strong>mora. Oinfinita Maestà, con quanta dolcezza Ti sei avvicinata a noi! Qui non c'è ilterrore dei fulmini del grande Jahvé; qui c'è il dolce, Piccolo Gesù. Quinessun'anima ha paura, benché non sia <strong>di</strong>minuita la Tua Maestà, ma sisia semplicemente celata. Dopo cena ero molto stanca e sofferente; hodovuto andare a coricarmi, ma ho vegliato assieme alla Madonna inattesa della venuta del Bambinello.23.XII.1936. Messa <strong>di</strong> mezzanotte. Durante la santa Messa la presenza<strong>di</strong> Dio mi penetrò da parte a parte. Un momento prima dell'elevazione208
vi<strong>di</strong> la Madre ed il piccolo Gesù Bambino ed il vecchio Nonno. La MadreSS.ma mi <strong>di</strong>sse queste parole: «Figlia Mia, Faustina, pren<strong>di</strong> questoTesoro preziosissimo». E mi <strong>di</strong>ede il piccolo Gesù. Quando presiGesù in braccio, la mia anima provò una gioia inconcepibile, che nonsono in grado <strong>di</strong> descrivere. Ma, cosa strana, dopo un momento Gesù<strong>di</strong>venne terribile, spaventoso, grande, sofferente e la visione scomparve.Mancava poco al momento <strong>di</strong> accostarsi alla santa Comunione. Quandoricevetti Gesù nella santa Comunione la mia anima tremava tutta sottol’influsso della presenza <strong>di</strong> Dio. Il giorno dopo vi<strong>di</strong> per un momento ilBambinello <strong>di</strong>vino durante l'elevazione. Il secondo giorno della festavenne da noi Padre Andrasz a celebrare la santa Messa, durante la qualevi<strong>di</strong> pure il piccolo Gesù. Nel pomeriggio andai a confessarmi. Ad alcunedomande che riguardavano quest'opera, il Padre non mi rispose. Disse:“Quando starà bene, allora parleremo concretamente; per ora procuri <strong>di</strong>far tesoro delle grazie che il Signore le dà e cerchi <strong>di</strong> ristabilirsi bene insalute. Per il resto sa come comportarsi e che regole seguire in questecose”. Per penitenza il Padre mi <strong>di</strong>ede da recitare la coroncina che mi hainsegnato Gesù. Mentre recitavo la coroncina sentii improvvisamenteuna voce: «Oh! che gran<strong>di</strong> grazie concederò alle anime chereciteranno questa coroncina: le viscere della MiaMisericor<strong>di</strong>a s'inteneriscono per coloro che recitano lacoroncina. Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondodella Mia Misericor<strong>di</strong>a. Che conosca tutta l'umanità la Miainsondabile Misericor<strong>di</strong>a. Questo è un segno per gli ultimitempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintantoche c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericor<strong>di</strong>a,approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro». O animeumane, dove troverete riparo nel giorno dell'ira <strong>di</strong> Dio? Accorrete ora allasorgente della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. Oh, che gran numero <strong>di</strong> anime vedo!Vedo che hanno adorato la Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio e canteranno nell'eternitàl'inno della gloria. 27.XII.1936. Oggi son tornata nell'eremo della miastanza. Ho avuto un viaggio piacevole, poiché ha viaggiato con me unapersona che portava a battezzare un bambino. L'abbiamo accompagnatafino alla chiesa <strong>di</strong> Podgòrze. Per poter scendere mi ha dato il bambino inbraccio. Appena ebbi il bimbo in braccio, con una fervorosa preghieral'offrii a Dio, affinché un giorno potesse recare una gloria speciale alSignore. Sentii nel mio intimo che il Signore guardò in modo particolareverso quella cara piccola anima. Quando arrivammo Pradnik, SuorDamiana mi aiutò a portare un pacco. Appena entrammo nella miastanzetta, vedemmo un bellissimo angelo <strong>di</strong> carta con la scritta: « Gloriain »... Ho l'impressione che sia da parte della suora ammalata, alla qualeavevo mandato il piccolo albero <strong>di</strong> Natale. E così son passate le feste.Nulla è in grado <strong>di</strong> acquietare la nostalgia della mia anima. Ho nostalgia<strong>di</strong> Te, o mio Creatore e Dio eterno. Né le solennità né i bei canti riescono209a lenire la mia anima, ma mi procurano una nostalgia sempre maggiore.Al solo ricordo del Tuo Nome, il mio spirito si lancia verso <strong>di</strong> Te, Signore.28.XII.1936. Oggi ho cominciato una novena alla Divina Misericor<strong>di</strong>a.Mi porto in ispirito davanti a quell'immagine e recito la coroncina che miha insegnato il Signore. Il secondo giorno della novena ho vistol'immagine come fosse viva; attorno c'erano appesi innumerevoli ex votoed ho visto una gran folla <strong>di</strong> gente che accorreva ed ho visto che molti <strong>di</strong>loro erano felici. O Gesù, quanta gioia ho provato nel mio cuore! Faccioquesta novena per due persone, cioè per l'arcivescovo e Don Sopocko.Prego fervorosamente il Signore perché ispiri all'arcivescovo <strong>di</strong> volerapprovare questa coroncina tanto gra<strong>di</strong>ta a Dio e questa immagine,affinché non rinvii e non sia motivo <strong>di</strong> ritardo per quest'opera. Oggiimprovvisamente mi penetrò come un lampo lo sguardo del Signore econobbi subito i più minuscoli pulviscoli della mia anima ed avendoconosciuto il mio nulla fino in fondo cad<strong>di</strong> in ginocchio e domandaiperdono al Signore e con grande fiducia mi affidai alla Sua infinitaMisericor<strong>di</strong>a. Questa conoscenza non mi deprime, né mi allontana dalSignore, anzi suscita nella mia anima un maggior amore ed una fiduciaillimitata ed il pentimento del mio cuore è unito all'amore. Questi lampiparticolari plasmano la mia anima. O dolce Raggio Divino, illuminami finnei punti più segreti e profon<strong>di</strong>, poiché desidero giungere alla più grandepurezza <strong>di</strong> cuore e <strong>di</strong> anima. Verso sera una grande nostalgia s'impadronìdella mia anima. Presi l'opuscolo con l'immagine <strong>di</strong> Gesù Misericor<strong>di</strong>osoe lo strinsi al cuore e mi uscirono dall'anima queste parole: « Gesù,Amore eterno, per Te vivo, per Te muoio e desidero unirmi a Te ».All'improvviso vi<strong>di</strong> il Signore <strong>di</strong> una bellezza inconcepibile, che miguardò benevolmente e <strong>di</strong>sse: «Figlia Mia, anch'Io per amor tuosono sceso dal cielo, per te ho vissuto, per te sono morto e perte ho creato i cieli». E Gesù mi strinse al Suo Cuore e mi <strong>di</strong>sse: « Franon molto; sta' tranquilla, figlia Mia ». Quando rimasi sola, l'animamia s'infiammò dal desiderio <strong>di</strong> soffrire fino al momento in cui il Signore<strong>di</strong>rà: ora basta. Ed anche se dovessi vivere migliaia <strong>di</strong> anni, alla luce <strong>di</strong>Dio vedo che è soltanto un momento.Le anime... [La frase è rimasta incompiuta].29.XII.l936. Oggi dopo la santa Comunione ho u<strong>di</strong>to una vocenell'anima: «Figlia Mia, vigila, poiché verrò inavvertitamente». «Gesù, non vuoi <strong>di</strong>rmi l'ora che attendo con tanta nostalgia? ». « FigliaMia, per il tuo bene la saprai, ma non ora, vigila ». O Gesù, fa' <strong>di</strong>me quello che Ti piace. So che sei il Salvatore misericor<strong>di</strong>oso e so che noncambierai per me nell'ora della morte. Se ora mi <strong>di</strong>mostri un amore cosìparticolare e se Ti degni unirTi a me in una maniera così confidenziale edamorevole, per questo spero ancora <strong>di</strong> più nell'ora della morte. Tu210
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