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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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Dio, considerando che l'altissimo Signore si accosta ad una tale miseria.Durante la santa Comunione la gioia inondò la mia anima; sentii che erostrettamente unita alla Divinità; la Sua onnipotenza assorbì tutto il mioessere. Per tutta la giornata avvertii in modo particolare la vicinanza <strong>di</strong>Dio e, sebbene gli impegni non mi permettessero per tutta la giornata <strong>di</strong>andare nemmeno per un momento in cappella, tuttavia non ci fu un soloistante in cui non fossi unita a Dio. Lo sentii in me in una maniera piùsensibile <strong>di</strong> qualunque altra volta. Salutai senza posa la Madonna,immedesimandomi nel Suo spirito e La pregai, affinché m'insegnasse ilvero amore <strong>di</strong> Dio. Ad un tratto u<strong>di</strong>i queste parole: « Durante la S.Messa <strong>di</strong> mezzanotte ti comunicherò il segreto della Miafelicità ». La cena fu prima delle sei; nonostante la letizia ed il chiassoesterno che c'è quando ci si scambia l'oplatek, durante lo scambiovicendevole degli auguri non venni privata nemmeno per un istante dellapresenza <strong>di</strong> Dio. Dopo cena ci affrettammo col lavoro ed alle nove poteiandare all'adorazione in cappella. Avevo ottenuto il permesso <strong>di</strong> nonandare a riposare, ma <strong>di</strong> attendere la Messa <strong>di</strong> mezzanotte. Ne gioiienormemente; dalle nove alle do<strong>di</strong>ci avevo tempo libero. Dalle nove alle<strong>di</strong>eci feci l'adorazione per i miei genitori e per tutta la mia famiglia. Dalle<strong>di</strong>eci alle un<strong>di</strong>ci feci l'adorazione per il mio <strong>di</strong>rettore spirituale,ringraziando anzitutto Dio, che si era degnato <strong>di</strong> darmi qui in terraquesto grande aiuto visibile, come mi aveva promesso e, in secondoluogo, per impetrargli luce, affinché potesse conoscere la mia anima eguidarmi come piaceva a Dio. Dalle un<strong>di</strong>ci alle do<strong>di</strong>ci ho pregato per lasanta Chiesa e per il clero, per i peccatori, per le missioni, per le nostrecase. Le indulgenze le ho offerte per le anime del purgatorio.Ore do<strong>di</strong>ci. 25.XII.1934. Messa <strong>di</strong> mezzanotte. Appena usci la santaMessa, il raccoglimento interiore s'impadronì <strong>di</strong> me, la gioia inondò lamia anima. Durante l'offertorio vi<strong>di</strong> Gesù sull'altare; era <strong>di</strong> una bellezzaincomparabile. Il Bambinello per tutto il tempo guardò verso tutti,tendendo le manine. Quando ci fu l'elevazione il Bambinello non guardòverso la cappella, ma verso il cielo; dopo l'elevazione si rivolse <strong>di</strong> nuovoverso <strong>di</strong> noi, ma per poco tempo, poiché come al solito venne spezzato emangiato dal sacerdote. La fascia l'aveva bianca. Il giorno dopo vi<strong>di</strong> lastessa cosa e lo stesso vi<strong>di</strong> il terzo giorno. E <strong>di</strong>fficile esprimere la gioiache avevo nell'anima. Questa visione si ripeté durante tre sante Messe,esattamente come nelle prime.Anno 1934. Primo giovedì dopo Natale. Avevo <strong>di</strong>menticatocompletamente che oggi era giovedì, perciò non ho fatto l'adorazione.Sono andata assieme alle consorelle in dormitorio alle ore nove.Stranamente non riuscivo a dormire. Mi sembrava che avessi ancoraqualche cosa da fare. Ripassai mentalmente i miei impegni, ma non95riuscii a ricordarmi niente del genere; la ricerca andò avanti fino alle<strong>di</strong>eci. Alle ore <strong>di</strong>eci vi<strong>di</strong> il Volto martoriato <strong>di</strong> Gesù. Ad un tratto Gesù mi<strong>di</strong>sse queste parole: « Ti ho attesa per <strong>di</strong>videre con te le Miesofferenze; chi infatti comprende le Mie sofferenze megliodella Mia sposa? ». Chiesi perdono a Gesù per la mia tiepidezza, piena<strong>di</strong> rossore e confusa, non osando rivolgere lo sguardo a Gesù, ma colcuore contrito chiesi a Gesù che si degnasse <strong>di</strong> darmi una spina della Suacorona. Gesù mi rispose che mi avrebbe concesso questa grazia, mal'indomani, e subito la visione scomparve. Al mattino, durante lame<strong>di</strong>tazione, sentii una spina dolorosa dalla parte sinistra del capo; ildolore mi durò per tutto il giorno e pensai continuamente a come Gesùavesse potuto resistere al dolore <strong>di</strong> tutte quelle spine che sono nella Suacorona. Unii le mie sofferenze alla sofferenza <strong>di</strong> Gesù e le offrii per ipeccatori. Alle quattro, quando sono andata per l'adorazione, ho vistouna delle nostre allieve che offendeva Dio terribilmente con dei peccatiimpuri <strong>di</strong> pensiero. Ho visto pure una certa persona a causa della qualepeccava. Un fremito <strong>di</strong> spavento ha attraversato l'anima mia ed hopregato Dio, per i dolori <strong>di</strong> Gesù, che si degnasse strapparla daquell'orribile miseria. Gesù mi rispose che le avrebbe concesso la grazia,non per suo merito, ma per la mia preghiera. Allora compresi quantodovremmo pregare per i peccatori e specialmente per le nostre educande.La nostra è una vita veramente apostolica; non so immaginare unareligiosa che viva nelle nostre case, cioè nella nostra Congregazione, chenon abbia spirito apostolico; lo zelo per la salvezza delle anime dovrebbeardere nei nostri cuori. O mio Dio, come è dolce soffrire per Te, soffrirenel più segreto del cuore, nel più grande nascon<strong>di</strong>mento, immolandosicome vittima non notata da alcuno, pura come il cristallo, senza alcunasod<strong>di</strong>sfazione nè partecipazione affettiva. Il mio spirito arde per unamore attivo, non perdo tempo per nessuna fantasticheria, prendosingolarmente ogni istante, poiché questo è in mio potere; il passato nonmi appartiene più, il futuro non è ancora mio, procuro <strong>di</strong> utilizzare contutta l'anima il tempo presente.4.I.1935. Primo capitolo <strong>di</strong> Madre Borgia. In questo capitolo la Madreha messo in evidenza la vita <strong>di</strong> fede e la fedeltà nelle piccole cose. A metàdel capitolo ho u<strong>di</strong>to queste parole: « Desidero che nel momentopresente ci sia in voi più fede. Che grande gioia Mi procura lafedeltà della Mia sposa nelle piccole cose! ». Ad un tratto rivolsi losguardo sul crocifisso e vi<strong>di</strong> che Gesù aveva il capo rivolto verso ilrefettorio e che le Sue labbra si muovevano. Quando ne parlai alla MadreSuperiora, mi rispose: « Vede, sorella, come Gesù esige che la nostra siauna vita <strong>di</strong> fede ». Quando la Madre se n'era andata in cappella ed io erorimasta a mettere in or<strong>di</strong>ne la stanza, tutto ad un tratto sentii questeparole: « Dì questo a tutte le Suore, che esigo che vivano con96

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