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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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dell'ammalato. Quando chiesi al Padre spirituale se ero pronta apresentarmi davanti a Dio e se potevo stare tranquilla, ottenni questarisposta: « Può essere pienamente tranquilla, non solo adesso, ma dopoogni confessione settimanale ». La grazia <strong>di</strong> Dio che accompagna questeparole del sacerdote è grande. L'anima sente la forza ed il coraggio per labattaglia. O Congregazione, o madre mia, come è dolce vivere sotto le tueali, ma è ancora meglio morirvi! Ricevuti gli ultimi S. Sacramenti,sopravvenne un miglioramento totale. Rimasi sola. Il miglioramentodurò circa mezz'ora, poi si ripeté l'attacco, ma non più cosi violento,perché le cure me<strong>di</strong>che lo contrastavano. Unii le mie sofferenze a quelle<strong>di</strong> Gesù e le offrii per me e per la conversione delle anime che noncredono nella bontà <strong>di</strong> Dio. All'improvviso la mia cella si riempi <strong>di</strong> ceffineri pieni <strong>di</strong> malvagità e <strong>di</strong> o<strong>di</strong>o contro <strong>di</strong> me. Uno <strong>di</strong> essi <strong>di</strong>sse: «Maledetta tu e Colui che è in te, perché già cominci a tormentarcinell'inferno ». Appena <strong>di</strong>ssi: « Ed il Verbo si fece carne ed abitò in mezzoa noi », subito quei ceffi scomparvero rumorosamente. L'indomani misentivo debolissima, ma non provavo più nessuna sofferenza. Dopo lasanta Comunione vi<strong>di</strong> Gesù nell'aspetto che avevo già visto duranteun'ora <strong>di</strong> adorazione. Lo sguardo del Signore trapassò la mia anima daparte a parte e nemmeno il più minuscolo pulviscolo sfugge alla Suaattenzione. E <strong>di</strong>ssi a Gesù: « Pensavo che mi prendessi ». E Gesù mirispose: « Ancora non si è adempiuta completamente la Miavolontà in te; rimarrai ancora sulla terra, ma non per moltotempo. Mi piace molto la tua fiducia, ma l'amore sia piùardente. Un amore puro dà forza all'anima nell'agonia stessa.Quando agonizzavo sulla croce non pensavo a Me, ma ai poveripeccatori e pregavo il Padre per loro. Voglio che anche i tuoiultimi momenti siano completamente simili ai Miei sullacroce. Uno solo è il prezzo col quale si riscattano le anime equesto prezzo è la sofferenza unita alla Mia sofferenza sullacroce. L'amore puro comprende queste parole; l'amorecarnale non le comprenderà mai ».Anno 1934. Il giorno dell'Assunzione della SS.ma Vergine, non andaialla santa Messa, la dottoressa non me lo permise, ma pregaifervorosamente in cella. Dopo poco vi<strong>di</strong> la Madonna, che era <strong>di</strong> unabellezza indescrivibile e che mi <strong>di</strong>sse: « Figlia Mia, voglio da te preghiera,preghiera e ancora una volta preghiera per il mondo e specialmente perla tua Patria. Fa' la comunione riparatrice per nove giorni, uniscitistrettamente al sacrificio della <strong>Santa</strong> Messa. Per questi nove giorni staraidavanti a Dio come vittima, ovunque, continuamente, in ogni luogo e inogni momento giorno e notte; ogni volta che ti svegli, pregainteriormente. Pregare <strong>di</strong> continuo interiormente è possibile ». Una voltaGesù mi <strong>di</strong>sse: « Il Mio sguardo da quest'immagine è tale e quale89al Mio sguardo dalla croce». Una volta il confessore mi chiese comedoveva essere collocata la scritta, dato che non c'era posto sull'immagine.Risposi che avrei pregato ed avrei dato una risposta la settimanaseguente. Mentre mi allontanavo dal confessionale, passando accanto alSS.mo Sacramento, mi fu fatto capire interiormente come doveva esserequella scritta. Gesù mi ricordò quello che mi aveva detto la prima volta ecioè che queste tre parole dovevano essere messe in evidenza. Le parolesono queste: « Jezu, ufam Tobie ». Gesù, confido in Te. Capii che Gesùdesiderava che venisse messa questa frase, ma all'infuori <strong>di</strong> questeparole, non dava altri or<strong>di</strong>ni precisi. « Porgo agli uomini ilrecipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie allasorgente della Misericor<strong>di</strong>a. Il recipiente è quest'immaginecon la scritta: Gesù, confido in Te». O Amore purissimo, regnatotalmente nel mio cuore ed aiutami a compiere nella maniera più fedelela Tua santa volontà. Verso la fine <strong>di</strong> un ritiro spirituale <strong>di</strong> tre giorni, miaccorsi che camminavo lungo una strada accidentata ed inciampavo ognimomento e vedevo che <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> me veniva un altra figura che misosteneva continuamente e io non ero contenta <strong>di</strong> questo e chiesi chequella figura si scostasse da me, perché volevo camminare da sola.Tuttavia quella figura, che non riuscii a riconoscere, non mi abbandonònemmeno per un istante. La cosa m'innervosì e mi rivoltai contro <strong>di</strong> lei ela respinsi da me. In quel momento conobbi che quella figura era laMadre Superiora e nello stesso momento vi<strong>di</strong> che non era più la MadreSuperiora ma Gesù, che m'inviò uno sguardo profondo e mi fececonoscere quanto Gli sarebbe <strong>di</strong>spiaciuto se, anche nella più piccola cosa,non avessi cercato <strong>di</strong> fare la volontà della Superiora « che è la Miavolontà». Chiesi vivamente perdono al Signore e presi seriamente acuorequell'avvertimento.Una volta il confessore mi chiese <strong>di</strong> pregare secondo la sua intenzione ecominciai una novena alla Madonna. Questa novena consisteva nelrecitare nove volte la « Salve Regina ». Verso la fine della novena vi<strong>di</strong> laMadonna col Bambino Gesù in braccio e vi<strong>di</strong> anche il mio confessore cheera inginocchiato ai Suoi pie<strong>di</strong> e parlava con Lei. Non compresi <strong>di</strong> checosa parlasse con la Madonna, poiché ero impegnata a parlare colBambino Gesù, che era sceso dalle braccia della Madonna e si eraavvicinato a me. Non mi stancavo <strong>di</strong> ammirare la Sua bellezza. Sentiialcune parole che gli <strong>di</strong>ceva la Madonna, ma non sentii tutto. Le parolesono queste: « Io sono non solo la Regina del Cielo, ma anche laMadre della Misericor<strong>di</strong>a e la Madre tua ». In quel momento stesela mano destra con cui reggeva il mantello e copri con esso quelsacerdote. In quell'istante la visione scomparve. Oh! che grazia grande èquella <strong>di</strong> avere un <strong>di</strong>rettore spirituale! Si progre<strong>di</strong>sce più in fretta nellevirtù, si conosce più chiaramente la volontà <strong>di</strong> Dio, la si adempie piùfedelmente, si procede su una strada certa e sicura. il <strong>di</strong>rettore spirituale90

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