annienti tutto ciò che può oscurare la santità dei sacerdoti, poiché Tupuoi tutto.25.III.1937. Giovedì Santo. Durante la santa Messa ho visto il Signore,che mi ha detto: «Posa il tuo capo sul Mio petto e riposati». ilSignore mi strinse al Suo Cuore e <strong>di</strong>sse: «Ti darò una piccola partedella Mia Passione, ma non temere, sii forte; non cercaresollievo, e accerta tutto sottomettendoti alla Mia volontà».Mentre il Signore se ne andava, un dolore così acuto mi strinse l'anima,che non è possibile esprimerlo. Mi vennero a mancare le forze fisiche,uscii presto dalla cappella e mi coricai. Dimenticai quello che avvenivaintorno a me, l'anima mia anelava al Signore e tutta l'amarezza del SuoCuore <strong>di</strong>vino si comunicò a me. Ciò durò circa tre ore. Pregai il Signoreperché mi preservasse dalla vista <strong>di</strong> quanti mi stavano attorno. Benché lovolessi, non potei prendere alcun cibo per tutto il giorno fino alla sera.Desideravo ardentemente passare tutta la notte nel fondo della prigioneoscura, assieme a Gesù. Ho pregato fino alle un<strong>di</strong>ci. Alle un<strong>di</strong>ci Gesù miha detto: «Va' a riposare, ti ho fatto rivivere per tre ore quelloche ho sofferto per una notte intera». E subito dopo mi sono messaa letto. Ero completamente senza forze fisiche: la Passione <strong>di</strong> Gesù, me leaveva tolte del tutto. Per tutto quel tempo ero rimasta come svenuta; ognipalpito del Cuore <strong>di</strong> Gesù si ripercuoteva nel mio cuore e mi trapassaval'anima. Di certo se quel martirio avesse riguardato soltanto me, avreisofferto <strong>di</strong> meno, ma quando guardavo Lui, che il mio cuore ama contutte le forze, a vederLo soffrire senza avere la minima possibilità <strong>di</strong>recaGli sollievo, il mio cuore si spezzava nell'amore e nell'amarezza.Agonizzavo con Lui e non potevo morire. Però non cambierei questomartirio per tutte le delizie del mondo. il mio amore in questa sofferenzasi è accresciuto in maniera in<strong>di</strong>cibile. So che il Signore mi ha sostenutocon la Sua onnipotenza, poiché <strong>di</strong>versamente non avrei potuto resisterenemmeno un istante. Ho vissuto insieme a Lui in maniera singolare ognigenere <strong>di</strong> tormenti. Il mondo non conosce ancora tutto quello che Gesùha sofferto. Gli ho fatto compagnia nell'Orto degli Ulivi e nel buio dellaprigione sotterranea, negli interrogatori dei tribunali; sono stata con Luiin ogni tappa della Sua Passione; non è sfuggito alla mia attenzione unsolo movimento, né un Suo sguardo. Ho conosciuto tutta l'onnipotenzadel Suo amore e della Sua Misericor<strong>di</strong>a verso le anime.26.III.1937. Venerdì. Fin dal mattino ho provato nel mio corpo lostrazio delle Sue cinque Piaghe. Questa sofferenza è durata fino alle tre.Benché all'esterno non ci sia alcuna traccia, tuttavia queste torture nonsono meno dolorose. Sono lieta che Gesù mi <strong>di</strong>fenda dagli sguar<strong>di</strong> dellagente. Alle un<strong>di</strong>ci Gesù mi ha detto: «O Mia Vittima, Tu sei unrefrigerio per il Mio Cuore martoriato». Dopo queste parole251pensavo che il mio cuore prendesse fuoco. E m'introdusse in un'intimaunione con Lui, ed il mio cuore si sposò col Suo Cuore in modo amoroso,sentivo i Suoi più deboli palpiti ed Egli i miei. Il fuoco provocato dal mioamore venne unito all'ardore del Suo amore eterno. Questa grazia superaper la sua enormità tutte le altre. La Sua Essenza Trina mi avvolsetotalmente e fui tutta immersa in Lui. In un certo senso la mia piccolezzasi scontrò col Sovrano immortale. Fui immersa in un amore inconcepibilee in un inconcepibile tormento, a causa della Sua Passione. Tutto ciò cheriguardava il Suo Essere, si comunicava anche a me. Gesù mi aveva fattoconoscere e pregustare questa grazia, ma oggi me l'ha concessa. Nonavrei osato nemmeno sognare una simile grazia. Il mio cuore è come inuna continua estasi, sebbene all'esterno nulla m'impe<strong>di</strong>sca <strong>di</strong> trattare colprossimo e <strong>di</strong> sbrigare varie faccende. Nulla è in grado d'interrompere lamia estasi, né alcuno riesce a supporla, poiché L'ho pregato che sidegnasse <strong>di</strong> preservarmi dagli occhi della gente. E con questa grazia èentrato nella mia anima tutto un mare <strong>di</strong> luce nella conoscenza <strong>di</strong> Dio e<strong>di</strong> me stessa e lo stupore m'invade tutta e mi trasporta come in unanuova estasi, per il fatto che Id<strong>di</strong>o si è degnato <strong>di</strong> abbassarsi fino a mecosìpiccola.Alle tre ho pregato, stesa in croce, per il mondo intero. Gesù ormai haconcluso la sua vita mortale, ho u<strong>di</strong>to le Sue sette parole, poi ha guardatoverso <strong>di</strong> me ed ha detto: «Diletta figlia del Mio Cuore, tu sei unrefrigerio per Me fra questi orribili tormenti». Gesù mi or<strong>di</strong>na <strong>di</strong>fare una novena prima della festa della Misericor<strong>di</strong>a e debbo cominciarlaoggi per la conversione del mondo intero e perché venga conosciuta laMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. “Percbé ogni anima esalti la Mia bontà.Desidero fiducia dalle Mie creature. Esorta le anime ad unagrande fiducia nella Mia insondabile Misericor<strong>di</strong>a. L'animadebole, peccatrice, non abbia timore <strong>di</strong> accostarsi a Me, edanche se avesse più peccati <strong>di</strong> quanti granelli <strong>di</strong> sabbia ci sonosulla terra, tutto sprofonderà nell'abisso della MiaMisericor<strong>di</strong>a”. Quando Gesù <strong>di</strong>ede l'ultimo respiro, la mia anima fuannientata dal dolore e per lungo tempo non mi fu possibile ritornare inme. Trovai un qualche sollievo nelle lacrime. Colui, che il mio cuore amaardentemente, muore. C'è qualcuno che possa comprendere il miodolore? Prima <strong>di</strong> sera ho u<strong>di</strong>to per ra<strong>di</strong>o un canto, e precisamente i salmicantati da sacerdoti. Sono scoppiata a piangere e tutto il dolore mi si èrinnovato nell'anima e piangevo non riuscendo a trovare conforto al miodolore. All'improvviso ho u<strong>di</strong>to una voce nell'anima: «Non piangere,non soffro più. E per la fedeltà con la quale Mi haiaccompagnato nella Passione e nella morte, la tua morte saràsolenne e ti farò compagnia in quell'ultima ora. Diletta perladel Mio Cuore, vedo il tuo amore così puro, più <strong>di</strong> quello degliangeli, proprio <strong>di</strong> più, perché tu combatti. Per te bene<strong>di</strong>co il252
mondo. Vedo i tuoi sforzi verso <strong>di</strong> Me ed essi affascinano il MioCuore». Dopo queste parole ho smesso <strong>di</strong> piangere, ma ho ringraziato ilPadre Celeste per averci inviato Suo Figlio e per l'opera della redenzionedel genere umano.Ho fatto un'ora <strong>di</strong> adorazione in ringraziamento <strong>di</strong> tutte le grazie che misono state concesse e per tutta la malattia. Anche la malattia è unagrande grazia. Sono stata malata quattro mesi, ma non ricordo <strong>di</strong> averperso per questo un solo minuto. Tutto per Id<strong>di</strong>o e per le anime.Desidero esseGli fedele ovunque. Durante questa adorazione hoconosciuto tutta la protezione e la bontà <strong>di</strong> cui mi ha circondato Gesù,<strong>di</strong>fendendomi da ogni male. In modo particolare Ti ringrazio, Gesù, peresser venuto a farmi visita nella solitu<strong>di</strong>ne della mia cella e Ti ringrazioper aver ispirato i miei superiori ad inviarmi a fare questa cura. Conce<strong>di</strong>loro, o Gesù, la Tua bene<strong>di</strong>zione onnipotente e ricompensali per tutte leper<strong>di</strong>te subite per me. Oggi Gesù mi ha or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> consolare etranquillizzare una cara anima, che si è confidata con me e mi ha rivelatole sue <strong>di</strong>fficoltà. Quest'anima è cara al Signore, ma essa non lo sa. Id<strong>di</strong>o lamantiene in una profonda umiltà. Ho eseguito la raccomandazione delSignore.O mio dolcissimo Maestro, o Gesù buono, Ti consegno il mio cuore, e Tuformalo e plasmalo a Tuo piacimento. O amore ineffabile, apro il calicedel mio cuore davanti a Te, come un bocciolo <strong>di</strong> rosa alla frescura dellarugiada; il profumo del fiore del mio cuore è noto soltanto a Te. O mioSposo, l'aroma del mio sacrificio Ti sia gra<strong>di</strong>to. O Dio immortale, o miaeterna delizia, fin d'ora qui sulla terra Tu sei il mio para<strong>di</strong>so; ogni battitodel mio cuore sarà un nuovo inno <strong>di</strong> adorazione per Te, o SantissimaTrinità. Se avessi tanti cuori, quante sono le gocce d'acqua nell'oceano,quanti i granelli <strong>di</strong> sabbia su tutta la terra, li offrirei tutti a Te, o mioAmore, o Tesoro del mio cuore. Coloro con i quali avrò rapporti durantela mia vita, desidero attirarli tutti ad amare Te, o mio Gesù, mia Bellezza,mio Riposo, unico mio Maestro, Giu<strong>di</strong>ce, Salvatore e Sposo insieme. Soche un titolo attenua l'altro, perciò ho compreso tutto nella TuaMisericor<strong>di</strong>a.O mio Gesù, sostienimi, quando vengono le giornate pesanti e nuvolose, igiorni delle prove e della lotta, quando la sofferenza e la stanchezzacominceranno ad opprimere il mio corpo e la mia anima. Sostienimi,Gesù, dammi la forza <strong>di</strong> sopportare le sofferenze. Metti una sentinellaalle mie labbra, affinché non esca alcuna parola <strong>di</strong> lamentela con lecreature. Tutta la mia speranza è il Tuo Cuore misericor<strong>di</strong>osissimo, nonho nulla a mia <strong>di</strong>fesa, solo la Tua Misericor<strong>di</strong>a, in essa sta tutta la miafiducia.27.III.1937. Oggi sono ritornata da Pradnik dopo circa quattro mesi <strong>di</strong>cure. Ringrazio molto Id<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tutto. Ho utilizzato ogni momento per253lodare Dio. Quando sono entrata in cappella per un momento, hoconosciuto quanto dovrò soffrire e combattere per questa causa. O Gesù,mio sostegno, solo Tu puoi aiutarmi, dammi forza.28.III.1937 La « Risurrezione ». Durante la celebrazione della «Risurrezione », ho visto il Signore nella bellezza e nello splendore e mi hadetto: «Figlia Mia, pace a te»; ha benedetto ed è scomparso, e la miaanima fu ripiena <strong>di</strong> gioia e d'esultanza indescrivibile. Il mio cuore sirafforzò per la lotta e per le sofferenze. Oggi ho parlato col Padre, il qualemi ha raccomandato grande prudenza in queste improvvise apparizioni<strong>di</strong> Gesù. Quando ha parlato della Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio, nel mio cuore sonoentrati una forza ed un vigore strani. Mio Dio, desidero tanto rivelaretutto, ma non posso. Il Padre mi <strong>di</strong>ce che Gesù è molto generoso nel darsiad un'anima, ma nello stesso tempo da un altro punto <strong>di</strong> vista è quasiavaro. « Benché sia grande la generosità <strong>di</strong> Dio, mi ha detto il Padre,tuttavia sia prudente, poiché questo improvviso apparire suscita sospetti,nonostante che io non veda qui nulla <strong>di</strong> male, né niente che sia incontrasto con la fede. Sia un po' più prudente; quando la Madre verrà,può parlare <strong>di</strong> tali questioni».29.III.37. Oggi, durante la me<strong>di</strong>tazione, ho visto il Signore in un aspetto<strong>di</strong> grande bellezza, che mi ha detto: «Pace a te, Figlia Mia». Tutta lamia anima ha sussultato d'amore verso <strong>di</strong> Lui e Gli ho detto: « O Signore,benché io Ti ami con tutto il cuore, Ti prego <strong>di</strong> non apparirmi, perché ilPadre spirituale mi ha detto che il Tuo improvviso apparire suscitasospetti, e che può darsi che Tu sia un'illusione. E sebbene io Ti ami piùdella mia vita e sappia che Tu sei il Signore e Dio mio, che trattifamiliarmente con me, tuttavia al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> tutto sono obbe<strong>di</strong>ente alconfessore ». Gesù ha ascoltato con serietà ed amabilità quello che Gli hodetto e mi ha risposto con queste parole: «Dì al confessore che trattocon la tua anima tanto intimamente, perché tu non rubi i Mieidoni e per questo riverso ogni genere <strong>di</strong> grazie sulla tua anima,perché so che non te ne approprierai. E come segno che la suaprudenza Mi è gra<strong>di</strong>ta, non Mi vedrai e non ti apparirò inquesto modo finché non avrai riferito quello che ti ho detto».2.IV.1937. La mattina, durante la santa Messa, ho u<strong>di</strong>to queste parole:«Dì alla superiora che desidero che l'adorazione qui sia fattacon l'intenzione d'impetrare Misericor<strong>di</strong>a per il mondo». O mioGesù, solo Tu sai quello che sta passando il mio cuore. O mia forza, Tupuoi tutto e sebbene io m'esponga a gran<strong>di</strong> sofferenze, Ti rimarrò semprefedele, poiché sono sostenuta da una Tua grazia particolare.254
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